Guardando Firenze nei particolari da dietro l'obiettivo di una fotocamera.

lunedì 31 ottobre 2016

Chi non è con me è contro di me

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Firenze, Via Maggio, Palazzo Pannocchieschi

I Pannocchieschi d'Elci erano una famiglia nobile medievale originaria di Siena e Volterra, di probabile origine longobarda, che nel Seicento acquistò il palazzo di via Maggio dai Corbinelli. Si dice fosse appartenuto anche a Bianca Cappello (Venezia, 1548 – Poggio a Caiano, 1587) la quale aveva un altro palazzo proprio accanto, sempre in Via Maggio. Furono i Corbinelli nel Cinquecento a unificare in un unico edificio alcune loro case. Nel 1672 Filippo Pannocchieschi affidò il restauro del palazzo a Gherardo Silvani (Firenze, 1579 – 1675).
Lo stemma di famiglia è al centro della facciata, scolpito in pietra, è della famiglia Pannocchieschi, con l'aquila bicipite sormontata da una corona imperiale che sostiene due pannocchie tra le zampe. Campeggia in un festone in basso il motto :

QUI  MECUM NON EST CONTRA ME EST



Coordinate:   43°46'0.29"N,  11°14'56.15"E                    Mappe: Google - Bing




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giovedì 27 ottobre 2016

L'ultimo guizzo in Arno

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Firenze, Arno

Un gabbiano volteggia a pochi centimetri dalle acque dell'Arno tra Ponte Vecchio e Ponte Santa Trinita, rallenta, immerge il becco e improvvisamente tira fuori la sua preda.  


Coordinate:  43°46'6.69"N, 11°15'6.97"E                         Mappe: Google - Bing




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lunedì 24 ottobre 2016

Quelle donnine in piazza e nelle case nel 1635

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Firenze, Piazza Ognissanti


Abbiamo letto molte simili targhe dei Signori Otto di Guardia e Balia l'antica magistratura fiorentina che attendeva agli affari criminali e di polizia della Repubblica di Firenze e poi del granducato. Qualche targa indirizzata esplicitamente contro le signorine che si dedicavano alla prostituzione, altre contro gli schiamazzi, i giochi rumorosi, soprattutto il gioco delle pallottole, contro  chi sporcava le fontane pulendo i calamai o facendo 'brutture' agli angoli più o meno nascosti della pubblica via, particolarmente nei pressi di chiese e altri luoghi di culto. Qui siamo in Piazza Ognissanti.

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P COMANDAMENTO DI · S · A · SMA
LI · S · S · OTTO DELLA BALIA DI FIRENZE HANNO
FATTO DECRETO SOTTO IL DI 26 7BRE 1635 CHE
VICINO A 300 BRACCIA A QVESTA CHIESA DOGNI
SANTI NON HABITINO DONNE DI MALAVITA CON
PENA A CHI NON OBBEDISCE DESSERE SVBITO CACC
 E BVTTATEGLI LE ROBE NELLA STRADA ET A PADRONI
 DELLE CASE D HAVERLE SPIGIONATE P DVI ANNI
ET ARBITRIO DEL MAGISTRATO
STEFANO CVPRES CANCELLIERE
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Coordinate:    43°46'20.40"N,  11°14'45.27"E                   Mappe: Google - Bing




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lunedì 17 ottobre 2016

Fronte retro

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Firenze, Piazza Santissima Annunziata, Museo dello Spedale degli Innocenti

Un'oepra del quattrocento ci rivela quanto fosse importante utilizzare al massimo ciò che era disponibile. Giovanni di Francesco Toscani, (Firenze 1372 - 1430) ce lo rivela con la sua tempera su tavola dell'anno 1400 circa, un trittico designato con il nome di Madonna con Bambino San Girolamo, Santa Caterina d'Alessandria, Angelo annunziante, Crocifissione con i dolenti, Vergine annunziata, adesso esposto al Museo degli Innocenti. in Piazza Santissima Annunziata.
Il trittico era forse in origine sull'alar maggiore di una piccola chiesa, come fanno presumere le dimensioni contenute e la decorazione sul retro. Nel 1754, già smembrato, è attestato nella chiesa dell'Ospizio di Orbatello, in seguito le tavole laterali furono trasferite agli Innocenti, mentre il pannello centrale fu destinato alle Gallerie fiorentine e solo intorno al 1952 si è giunti alla sua ricomposizione. È attribuito alla fase del pittore legata a un elegante gusto tardo gotico.

Se guardiamo dietro le tre tavole che costituiscono il trittico portano i segni di abbozzi, appunti, con soggetti diversi da quelli raffigurati sulla faccia anteriore, La tavola centrale qui sotto riportata è in tempera monocroma.



Coordinate:  43°46'33.99"N,  11°15'38.95"E                     Mappe: Google - Bing




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giovedì 13 ottobre 2016

Il fregio delle Bombarde

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Firenze, Via delle Bombarde

A metà circa di via delle Bombarde c'è un bel fregio in bassorilievo messo trasversalmente sopra l'ingresso di un palazzo. Non ne sappiamo nulla ma la fattura è decisamente elegante, ricorda vagamente quei fregi in bronzo che contornano le porte del Battistero. Sarà stato recuperato dagli scavi del vecchio centro fiorentino? Sarà l'opera di un artista anonimo? 
La via è una traversa ortogonale che unisce via delle Terme a Borgo Santi Apostoli, ha una volta come la via accanto che ha la stessa funzione di mettere in comunicazione le due vie, via del Fiordaliso. Altre vie o chiassi si diramano da via delle Terme ma nessuna sul lato dei numeri pari, dove una volta vi erano le mura medievali.



Coordinate:  43°46'11.03"N,  11°15'7.81"E                    Mappe: Google - Bing




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lunedì 10 ottobre 2016

Il palazzo oltre i tetti degli Innocenti

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Firenze, Via degli Alfani, Palazzo Giugni

Visitando il Museo degli Innocenti, cosa che consiglio di fare, si può salire al quarto piano dove, oltre a ristorare il corpo con i servizi di un locale dispoto tra i porticati, si può godere una vista unica ad est e a sud con un'insolita angolatura della cupola del Brunelleschi e del campanile di Giotto. A metà strada, quindi  sud-est, l'occhio cade su un palazzo la bella loggia all'ultimo piano situata sul retro del palazzo che conferisce al prospetto un carattere quasi di villa. Il palazzo fu progettato da Bartolomeo Ammannati  (Settignano, 1511 – 1592) su commissione di Simone di Firenzuola, realizzato sui terreni già di proprietà di un monastero di monache camaldolesi (Santa Margherita delle Romite di Cafaggiolo) tra il 1570 e il 1577 circa.  Nel 1640 la proprietà passò per via ereditaria ai Giugni e nel 1691, in occasione del matrimonio tra Niccolò Giugni e Luisa Giraldi, fu ampliata con l'aggiunta di due ali laterali e di una grotta e arricchita, al piano nobile, da una galleria. Vari furono successivamente i proprietari, adesso è sede ci circoli, sindacati, ma sempre monumento a interesse nazionale.




Coordinate:    43°46'30.81"N,  11°15'40.32"E                   Mappe: Google Bing




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giovedì 6 ottobre 2016

La sfera dorata

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Firenze, Cupola del Duomo

In cima alla cupola del Duomo di Firenze c'è la lanterna e in vetta la sfera dorata.

Ecco come Giorgio Vasari (1511 – 1574) ricorda la realizzazione della sfera:
"...Andrea del Verrocchio. Pittore, scultore ed architetto (Nato 1432 - Morto 1488)… Dopo, essendosi finita di murare la cupola di Santa Maria del Fiore, fu risoluto, dopo molti ragionamenti, che si facesse la palla di rame, che aveva a esser posta in cima a quell'edifizio, secondo l’ordine lasciato da Filippo Brunelleschi: perché datone la cura ad Andrea, egli la fece alta braccia quattro, e posandola in sur un bottone, la incatenò di maniera, che poi vi si poté mettere sopra sicuramente la croce; la quale opera finita, fu messa su con grandissima festa e piacere de’ popoli. Ben e vero che bisogno usar nel farla ingegno e diligenza, perché si potesse, come si fa, entrarvi dentro per di sotto; ed ance nell’armarla con buone fortificazioni, acciò i venti non le potessero far nocumento."


Coordinate:    43°46'23.09"N,  11°15'25.32"E                   Mappe: Google - Bing




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lunedì 3 ottobre 2016

Una casa e una torre del Duecento e Quattrocento dritte fino ad oggi

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Firenze, Piazza de' Davanzati, Casa e torre dei Foresi

Da Piazza della Signoria per via Porta Rossa si arriva in 3 minuti in Piazza de' Davanzati, oppure da Piazza della Repubblica per via Sassetti o via Pellicceria, un minuto. La piazza  è frutto delle ristrutturazioni al tempo di Firenze Capitale del Regno d'Italia, nel periodo del risanamento del vecchio centro (1885-1895), il ghetto. Le case, già ridotte d'altezza e in questo periodo restaurate e rimaneggiate danno comunque il senso dell'aspetto di una architettura medioevale preesistente alle demolizioni ottocentesche. La casa con torre nel Duecento appartenne alla famiglia ghibellina dei Monaldi poi ai Foresi, parzialmente distrutte dopo la battaglia di Montaperti, furono ricostruite nel Quattrocento, diventando proprietà dei Della Palla e quindi dei Pandolfini. Sono ben visibili cinque fila di buche pontaie e tre finestre in asse tra di loro. La torre è affiancata da una casa più bassa e più ampia. 


Coordinate:  43°46'12.78"N,  11°15'9.37"E                     Mappe: Google - Bing




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