Firenze, Piazza Santa Trinita, Palazzo Bartolini Salimbeni
Ne abbiamo approfittato per entrare nel cortile di Palazzo Bartolini Salimbeni noto anche per la scritta incisa su tutte le finestre del primo e secondo piano della facciata il motto della famiglia Salimbeni "PER NON DORMIRE". Motto che si tramanda sia nato da un aneddoto vero o falso di come all'origine della sua famiglia, il capostipite, mercante di sete, avesse fatto fortuna grazie ad uno stratagemma messo all'opera durante un banchetto contro i suoi concorrenti drogandoli con l'oppio mescolato nel vino (l'oppio è estratto lai semi del papavero di cui vi sono appunto le rappresentazioni) riuscendo in tal modo ad accaparrarsi da solo il monopolio di un grosso affare e generando così la sua grande ricchezza.
Il palazzo fu edificato da Baccio d'Agnolo (Firenze 1462, Firenze 1543) tra il 27 febbraio 1520 ed il maggio 1523.
Nel cortile si possono ammirare gli sgraffiti a grottesco di Andrea di Cosimo Feltrini (1477-1548) che eseguì dopo avere studiato in Roma le rovine affrescate della Domus Aurea, il famoso Palazzo d\ Nerone. che erano state appena scoperte e chiamate dal popolo grotte da cui lo stile che ne prese appunto il nome. In essi il motivo dei papaveri ed il motto appaiono ripetutumente.
La famiglia Bartolini Salimbeni abitò fino al 1839 allorché il Palazzo fu trasformato nell'Hotel du Nord in cui soggiornarono illustri personaggi in visita a Firenze fra cui gli scrittori Henry James (Ritratto di signora) ed Herman Melville (Moby-Dick) e molti altri. Passò nel 1863 in proprietà dei Principi Pio di Savoia che lo divisero in varie proprietà per essere poi riunificate dal Marchese Salina Amorini Bolognini ed attualmente è dei suoi discendenti, i Principi Colonna di Stigliano che nelle ultimi decadi lo hanno mantenuto effettuando con notevoli sacrifici molti restauri e ristrutturazioni.
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