Firenze, Via Lambertesca, tabernacolo
Via Lambertesca, appena si entra dal piazzale circondato dagli ombreggiati archi degli Uffizi, di fronte alla Porta delle suppliche e alla buca delle suppliche, vediamo, per modo di dire, un tabernacolo sempre poco illuminato dalla luce del giorno, sia d'estate che d'inverno, mattino o pomeriggio che sia. Bisogna sapere che c'è per vederlo. E' un tabernacolo nel quale vi è raffigurata la Madonna col Bambino e i Santi, di un non ben identificato pittore fiorentino di fine secolo XVI, dipinta su tavola. L'edicola entro cui è racchiusa è opera più tarda, del secolo XVIII in stucchi policromi, recentemente restaurata, nel 1996. Chissà quanti, nei secoli, hanno visto questo dipinto situato in un luogo tra i più transitati di Firenze, chissà quanti si sono chiesti chi fosse il pittore fiorentino che ha vissuto tutta la sua vita nell'anonimato lasciando ai posteri solo questa opera come unico segno della sua esistenza terrena.
Questo tabernacolo lo ha visto anche Francesco Bigazzi e ne ha scritto qualcosa nella sua opera del 1886 intitolata "Iscrizioni e memorie della città di Firenze - raccolte e illustrate da Francesco Bigazzi". Leggiamo:"...Per questa porta, non sono molti anni passati, si entrava per ascendere alla pubblica Galleria degli Ufizi; attualmente però vi si ascende dagli Uffizi Lunghi per una porta, che è presso alla statua di Lorenzo il Magnifico.
(Tabernacolo)
EX AERE PIO
COLLECTO
Presso gli Ufizi Corti in Via Lambertesca, sotto ad un tabernacolo mal custodito e pieno di polvere, che fa più vergogna di quello che ispiri rispetto e devozione, leggesi malamente la suddetta memoria. Pregasi pertanto chi è in dovere di farlo spolverare e restaurare, od altrimenti toglierlo. (1)... "
Più sotto la nota: "(1) Tale era il tabernacolo quando lo vidi, e ne copiai la breve memoria; ma oggi Febbraio 1886 è stato restaurato e pulito."
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