Guardando Firenze nei particolari da dietro l'obiettivo di una fotocamera.

lunedì 24 novembre 2014

Dalla Torre della Vacca alla Torre di Arnolfo

Cliccare sull'immagine per ingrandire


Firenze, Piazza della Signoria

La Torre di Arnolfo di Cambio, noto anche come Arnolfo di Lapo (Colle di Val d'Elsa, circa 1240 – 1302), l'abbiamo vista più volte da varie angolazioni dal basso ma mai così da vicino come adesso, mai quasi toccando con mano la sommità, mettendo in risalto Palazzo Vecchio. Insieme alla Cupola del Duomo è un punto di riferimento quasi sempre visibile agli incroci della città per chi vuole raggiungere il centro città o semplicemente orientarsi. Uno spettacolo architettonico, uno spettacolo di colori al tramonto con la sua pietra forte che si accende di sfumature rossastre, col suo orologio ad una sola lancetta, uno spettacolo il panorama che dal ballatoio, con i merli ghibellini a coda di rondine si estende ai suoi piedi, prossimo alla cella campanaria, offre al visitatore. La cella campanaria ospita  tre campane ognuna delle quali ha una sua precisa funzione. La Martinella, che richiama i fiorentini ad adunanza, la campana che segna il mezzogiorno e la più grande, quella dei rintocchi che fissano l'orario. Quattro poderosi pilastri reggono la cella campanaria a cui si accede per una stretta scalinata a chiocciola, quella che qui vedete nel particolare della nostra foto in bianco e nero ...

  Cliccare sull'immagine per ingrandire

... e così come la vedevano i fotografi dello Studio dei Fratelli Alinari più di cento anni fa con il bellissimo scorcio panoramico con l'uomo col cappello che si arrampica con cauta attenzione. 

Cliccare sull'immagine per ingrandire

In cima in cima alla Torre si muove ancora la banderuola, la copia, mentre l'originale (un manufatto di ben 5 metri) è in bella mostra sul pianerottolo che è di fronte all'ingresso del Salone dei Cinquecento, sempre a Palazzo Vecchio.



La Torre è edificata su una preesistente torre chiamata Torre della Vacca appartenuta ai Foraboschi che qui avevano case dove adesso è il Palazzo Vecchio (o dei Priori).


“... La Casa , o Palazzo de' Foraboschi comprato da' Priori era dunque propriamente dove fu alzato quello della Signoria, e la Torre non variò di situazione: questa Torre aveva un' altezza di più di cento braccia , e chiamavasi con antica denominazione la Torre della Vacca. Per quante ricerche si siano potute fare intorno a questo nome, niente però si è potuto rinvenire. La Famiglia della Vacca pare che non sia nel novero delle Fiorentine, non trovandosi memoria che avesse Casa, e Torre, la quale poscia passasse ne' Foraboschi: è bensì vero che si trovano nelle Istorie alcuni del Vacca, e fra gli altri un tale Jacopo del Vacca, che era Alfiere di Bocca Abati nella famosa giornata di Montaperti sull'Arbia: ma ciò non porge altro schiarimento.
Evvi pure una tra da detta Via della Vacca, che rimane dietro al Ghetto; ed anco questa poco, o niente può aver che fare colle treno ricerche, stantechè la situazione è molto distante, e ne' tempi della Torre forse non avrà avuta esistenza. Si deve pure osservare, che la Via di contro alla Torre chiamasi Vacchereccia, nome che sembra originato dalla denominazione della detta Torre...”

Da Illustrazione istorica del palazzo della Signoria detto in oggi il Palazzo Vecchio (1792) Rastrelli, Modesto pag. 28


Coordinate: 43°46'9.20"N, 11°15'21.20"E                     Mappe: Google - Bing




 Firenze Nei Dettagli è su  
.

Nessun commento:

Posta un commento