Firenze, Orsanmichele, Tabernacolo dell'Arte della Seta, lato sud, San Giovanni Evangelista, dettaglio
Nel 1515 Baccio da Montelupo (Montelupo 1469 -
1535) aveva 46 anni quando gli fu commissionata l'opera scultorea in bronzo del San Giovanni Evangelista
da parte del l'Arte
dei setaioli, volendo essi sostituire la scultura marmorea del proprio
tabernacolo
sul lato sud di Orsanmichele. Si tramanda che per questo incarico Baccio intascò 340 fiorini.
Giorgio Vasari (1511 – 1574), ricordando che molti erano
stati i concorrenti per quest'ambita impresa, scriveva:”... e fugli allogato dall'arte di porta S.
Maria una statua di S. Giovanni Evangelista per farla di bronzo; la
quale prima che avesse, ebbe assai contrari , perché molti maestri
fecero modelli a concorrenza; la quale figura fu posta poi sul canto
di S. Michele in Orto dirimpetto all'Ufizio.
Fu
quest'opera finita da lui con somma diligenza. Dicesi che quando egli
ebbe fatta la figura di terra, chi vide l'ordine delle armadure e le
forme fattele addosso, l'ebbe per cosa bellissima, considerando il
bello ingegno di Baccio in tal cosa. E quegli che con tanta facilità
la videro gettare, dedero a Baccio il titolo di avere con grandissima
maestria saldissimamente fatto un bel getto. Le quali fatiche durante
in quel mestiero, nome di buono, anzi ottimo maestro gli diedero:
oggi più che mai da tutti gli artefici è tenuta bellissima questa
figura...." Da Vite de' più eccellenti pittori, scultori e architetti.Giorgio Vasari, Tomo Sesto.
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