Firenze, Via Maragliano 102 e 104
Come incastonata tra alti palazzi degli anni '70, resta in piedi una bassa, anonima, costruzione ad un piano. Una logora, ma ancora ben leggibile scritta nera su fondo bianco, dichiara ciò che essa era, cioè un "Ufficio daziario della barriera di San Donato". Non proprio così.
" ... Abbattuto
nel 1868 il quarto cerchio delle mura erette fra il declinare del
XIII e del XIV secolo, perché divenuto angusto a ricevere la
popolazione grandemente cresciuta por il trasporto provvisorio della
sede del governo da Torino, si poneva mano alla costruzione della
nuova cinta sulla destra riva dell'Arno, conservando dall'altro lato
le antiche mura quasi in ogni loro parte.
La
cinta daziaria, cominciando dall'antica torre della Zecca Vecchia
presso il Ponte di Ferro dov'è la barriera detta della Piacentina,
percorre l' argine dell'Arno fino all' imboccatura del torrente
Affrico, il cui letto reso più ampio e più regolare serve di cinta
per tutto il lato di levante. Lungo l'Affrico s'incontrano le
barriere : Aretina, di S. Salvi e di Settignano. Nel punto in cui la
linea di cinta abbandonando il corso dell' Affrico piega a
settentrione lungo le pendici dei colli di Majano e di Camerata
trovasi la barriera di Majano, e più avanti s'incontra quella della
Fonte all'Erta. Il corso del fosso di S. Gervasio che nasce nel colle
di Camerata serve per un altro tratto di cinta fino alla sua
imboccatura nel Mugnone ed in questo tratto s'incontrano le barriere
della Querce e delle Cure. La cinta costeggia di poi il torrente
Mugnone fino al Ponte alle Mosse e si apre alle barriere del Ponte
Rosso, del Romito, del Ponte all'Asse, di 5. Donato e del Ponte alle
Mosse. Di qui, dopo piccolo tratto va a trovare V argine del Fosso
Macinante e lo percorre fino all'incontro del Viale delle Cascine
dov' è la barriera del Canale Macinante. Ivi appresso è la barriera
delle Cascine che ha una succursale sul Lungarno.
Barriera
Di S. Donato — L'antichissimo monastero di S. Donato a Torri o a
Scopeto, oggi villa superba del Principe Demidoff, dette nome a
questa barriera posta sulla via Polverosa vicino al Ponte detto pure
di S. Donato, che traversa il Mugnone presso la confluenza del
torrente Terzolle.
La
via, che fin dagli antichi tempi si disse Polverosa, nome che si
aggiunse talvolta a quello delle chiese di S. Donato e di S.
Jacopino, oltrepassato il ponte, si dirige verso la vastissima
pianura che fu un giorno paludosa e quasi spoglia di abitanti. Dopo
aver costeggiato per lungo tratto il parco di S. Donato passando
accosto all'antico campanile della chiesa, tuttora in piedi, giunge
alla Torre Degli Agli "
I
contorni di Firenze, illustrazione storico-artistica - Guido Carocci
1875
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