Firenze, Biblioteca Nazionale
In Piazza dei Cavalleggeri sorge la Biblioteca Nazionale, anzi la Biblioteca Nazionale "Centrale" essendo stata l'unica al tempo, breve, in cui Firenze fu Capitale d'Italia. La posizione non è delle migliori ricordando ciò che avvenne nella disastrosa alluvione de 4 Novembre 1966. La sua costruzione iniziò nel 1911, su progetto dell'architetto Cesare Bazzani, ampliato dall'architetto Vincenzo Mazzei. Subito dopo la sua realizzazione i fiorentini trovarono spunto per trovare difetti e singolarità ed uno dei più famosi epiteti fu quello destinato alle torrette laterali (si vedono qui) che vennero soprannominate "le orecchie dell'architetto". All'orecchio sinistro, entro una nicchia, vediamo la statua bronzea di Galileo sotto alla quale è un motto in grandi caratteri in rilievo: PIV' DIRITTO CAMMINO tratto, come si legge sotto, dal "Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo Tolemaico e Copernicano" VII, 42 dello stesso Galileo, trattato scientifico composto tra il 1624 e il 1630, pubblicato nel 1632.
Qui sotto vediamo il 'padiglione auricolare' di lato.
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Nella nicchia dell'"orecchio destro" troviamo la statua di Dante situato sotto la quale leggiamo "QVESTO SARA' LVCE NOVA" tratta dal Convivio I,13.
Le due statue dovevano essere posizionate davanti alla facciata della Biblioteca al centro della Piazza ma poi fu deciso di piazzarle là dove oggi le vediamo.
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