Firenze, Orsanmichele
Orsanmichele l'abbiamo vista più volte nei particolari esterni, le statue, gli elementi decorativi, gli stemmi ed altro. Oggi entriamo dentro la chiesa da via Arte della Lana per osservare nel buio appena rischiarato dai tagli soffusi di luce policroma delle vetrate, tra affreschi di santi e scene evangeliche, per osservare un particolare, quasi insignificante se non per la storia dell'edificio, che ai più sfugge. Nella penombra solo il tabernacolo dell'Orcagna
(1310 circa – 1368)
, Andrea di Cione di Arcangelo soprannominato l'Orcagna, è illuminato a dovere da un faretto, tabernacolo che accoglie l'opera di Bernardo Daddi (Firenze, 1290 circa – Firenze, 1348), la Madonna col Bambino in trono, da cui risaltano riflessi delle dorature.
Poderosi pilastri sorreggono il pavimento della sala del piano superiore alla chiesa che una volta avrebbe dovuto accogliere le granaglie ma in realtà mai utilizzatala a questo scopo. Su qualche pilastro laterale, in basso, ad altezza d'uomo, è possibile vedere o notare anche oggi le buche per le granaglie dalle quali avrebbe dovuto fuoriuscire il grano introdotto e gettato dalla sala magazzino superiore giù per i pilastri.
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