Firenze, piazza Santa Felicita
Tempo fa avevamo visto la colonna in piazza Santa Felicita, piazza ove sorge la chiesa omonima. L'unicità della chiesa risiede nel fatto che quello che appare essere un semplice portico in realtà non è altro che il loggiato del Corridoio Vasariano che collega gli Uffizi a Palazzo Pitti. Il tutto si integra perfettamente ed armoniosamente con l'antica facciata. Qui la vediamo meglio.
L'attuale chiesa settecentesca sorse sulle fondamenta di una precedente chiesa romanica, a sua volta eretta sul luogo di una basilica cimiteriale cristiana. E' dedicata alla santa vissuta all'epoca dell'imperatore Marco Aurelio, che con i suoi sette figli subì il martirio da parte del prefetto Publio. La prima chiesa, risalente agli inizi del V secolo, era di notevoli dimensioni e circondata da un'ampia zona destinata alla sepoltura. 1 lavori di scavo e i successivi rifacimenti hanno riportato in luce resti delle fondamenta ed epigrafi che si erano conservate sotto le successive costruzioni.
L'attuale chiesa settecentesca sorse sulle fondamenta di una precedente chiesa romanica, a sua volta eretta sul luogo di una basilica cimiteriale cristiana. E' dedicata alla santa vissuta all'epoca dell'imperatore Marco Aurelio, che con i suoi sette figli subì il martirio da parte del prefetto Publio. La prima chiesa, risalente agli inizi del V secolo, era di notevoli dimensioni e circondata da un'ampia zona destinata alla sepoltura. 1 lavori di scavo e i successivi rifacimenti hanno riportato in luce resti delle fondamenta ed epigrafi che si erano conservate sotto le successive costruzioni.
Nell'XI secolo fu costruito l'edificio romanico; al 1055 risale la prima menzione documentaria di un annesso monastero di monache benedettine. Nel 1565, come ricorda lo stesso Giorgio Vasari (1511 – 1574), Cosimo I (Firenze 1519 – 1574) decise la costruzione del lungo corridoio che doveva collegare l'antico Palazzo dei Priori di piazza della Signoria con la nuova residenza medicea, già proprietà dei Pitti, passando appunto dalla chiesa di Santa Felicita, che cominciò in tal modo a ricoprire un ruolo di primo piano nella vita di Corte. La corte granducale poteva assistere da un palco alle funzioni religiose, che grazie ad un'apertura realizzata nel Corridoio.
L'interno ad unica navata e transetto fu ristrutturato nel '700 dall'architetto Ferdinando Ruggieri ed è ricco di opere d'arte assai pregevoli. Nella Cappella Capponi, costruita da Filippo Brunelleschi (1377 - 1446) per i Barbadori (a destra dell'ingresso), sono conservate le felici creazioni del Pontormo (1494 – 1557), esponente del primo Manierismo fiorentino.
"La Chiesa di S. Felicita. Un portico sostenuto da pilastri di pietra serve di vestibolo a questa chiesa. Vi si vedono dal lato destro dei monumenti inalzati alla memoria del senator Ferrante Capponi, e del cardinale Luigi de’ Rossi nipote di Leone X, e dal lato sinistra il mausoleo di Banduccio di Chierichino personaggio che figurò ai tempi della Repubblica, e quello d’Arcangelo Palladini musico e pittor celebre. La chiesa di S, Felicita è una delle più belle e ' più regolari della città. Il suo interno è formato da una sola navata, ed offre da ciaschedun lato delle cappelle che terminano in archi a semicerchio. ...
Vedesi alla prima cappella a mano destra cominciando da un quadro ove la deposizione di croce fu dipinta da Iacopo da Pontormo, che è pure autore degli affreschi che ne fanno l'ornamento, ad eccezione d’uno’ degli Evangelisti, che è opera del Bronzino suo allievo. Si osserva in questa cappella un ritratto somigliantissimo di S. Carlo Borromeo, collocato in un tabernacolo di marmo eseguito sul disegno del Vignola.
" Da "Guida per la città di Firenze e suoi contorni" - Giuseppe Formigli 1830 – pagg 221-222
Cliccare sull'immagine per ingrandire
L'interno ad unica navata e transetto fu ristrutturato nel '700 dall'architetto Ferdinando Ruggieri ed è ricco di opere d'arte assai pregevoli. Nella Cappella Capponi, costruita da Filippo Brunelleschi (1377 - 1446) per i Barbadori (a destra dell'ingresso), sono conservate le felici creazioni del Pontormo (1494 – 1557), esponente del primo Manierismo fiorentino.
Nessun commento:
Posta un commento