Firenze, Via della Vigna Nuova, 18
La via ha un nome che evoca molte cose, Dante, per esempio. La strada stretta nominata via del Purgatorio lascia vedere in fondo ad essa una diga maestosa, un palazzo imponente, uno dei modelli ripresi per rappresentare il Rinascimento fiorentino. Reso omogeneo fondendo più costruzioni da Bernardo Rossellino (Settignano, 1409 – Firenze, 1464) su disegno di Giovan Battista Alberti intorno alla metà del Quattrocento, la data non è certa pochè sono andati perduti i documenti storici, per volere di Giovanni Rucellai. Rimaneggiato nei secoli successivi particolarmente nel Settecento.
"Piccole sono le finestre quadrate del piano terreno, grandi le bifore entro ghiere di conci bugnati dei piani superiori. Sopra il cornicione aggettante s'innalza una loggetta, visibile solo in lontananza, con pitture murali monocrome del sec. XV. Nei fregi della facciata ricorrono anelli con diamanti e piume, emblemi dei Rucellai (oltre che dei Medici), e le vele gonfie, insegne di Giovanni". Sopra una bifora centrale vi è lo stemma Rucellai esemplificazione e trasferimento su pietra di quello policromo trinciato nel primo di rosso, al leone leopardito d'argento, nel secondo fasciato increspato d'azzurro e d'oro.
"Piccole sono le finestre quadrate del piano terreno, grandi le bifore entro ghiere di conci bugnati dei piani superiori. Sopra il cornicione aggettante s'innalza una loggetta, visibile solo in lontananza, con pitture murali monocrome del sec. XV. Nei fregi della facciata ricorrono anelli con diamanti e piume, emblemi dei Rucellai (oltre che dei Medici), e le vele gonfie, insegne di Giovanni". Sopra una bifora centrale vi è lo stemma Rucellai esemplificazione e trasferimento su pietra di quello policromo trinciato nel primo di rosso, al leone leopardito d'argento, nel secondo fasciato increspato d'azzurro e d'oro.
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