Guardando Firenze nei particolari da dietro l'obiettivo di una fotocamera.

martedì 5 settembre 2017

Il forestiero istruito e S. Maria Novella di Firenze




Firenze, Santa Maria Novella 

"IN SANTA MARIA NOVELLA
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Prima però, che il Forestiero ponga il piede dentro la Chiesa, conviene il trattenersi per un poco, al fine di dare un guardo alla Piazza, che gli rimane davanti, essendo delle più grandi della Città, ordinata dalla Repubblica Fiorentina fino del 1287 a contemplazione della nuova Chiesa. In questa piazza vi si veggono due Guglie di mistio di Seravezza ordinate da Cosimo I de' Medici [Firenze, 1519 – 1574], allora Duca di Firenze, é poi I Granduca di Toscana, all' effetto  di dare, a guisa delle quadrighe nel circo usato dagli antichi Romani, varj spettacoli al Popolo. Sopra le basi di pietra si veggono quattro testuggini di bronzo in ambedue, quasi dimostrino di sostenere le predette guglie (quelle Guglie da principio furon fatte di legno, e poi di mirtio di Seravezza a' tempi di Ferdinando I [Firenze, 1549 – 1609]), stimabili, perchè getto del celebre Scultore Fiammingo nato in Rovai domandato comunemente Giovanni Bologna da Rovai [Giambologna].
La Chiesa poi, che è volta a mezzo giorno ha la facciata incrostata a marmi bianchi, e neri (veramente è un marmo chiamato Verde dì Prato; ma dicesi nero, perchè tende piuttosto al nericcio) così principiata dopo il 1350 per un legato di Messer Turino Baldesi, e fu condotta quasi fino al primo cornicione; ma poi lasciata imperfetta, venne dalla liberalità di Giovanni di Paolo Rucellai nel 1470 terminata, essendovi state poste le armi, e i geroglifici della famiglia, che sono quelle vele sotto il cornicione, col disegno di Leon Batista Alberti [Genova, 1404 – 1472] , e in tale occasione fu rinnovata, ed abbellita magnificamente la Porta del mezzo, che in Firenze certamente non vi è la più bella, dovendosi grado allo Storico Bernardo di Giovanni Rucellai, che quivi volle essere sepolto, notandosi il suo nome in una fascia di porfido inserita nello scalino, essendo queste le prime lettere che si trovassero in Firenze in pietra sì dura; mentre non avevasi ancora di quest' arte aperta contezza: Fanno ornato alla facciata anche gli Avelli, i quali oltre esser ben' disposti, sono parimente arricchiti di marmi della medesima qualità : Sopra la Porta nel semicerchio vedesi una pittura rappresentante S. Tommaso D' Aquino avanti al Crocifisso, osservandosi in certa distanza la solenne processione del Corpus Domini, che è di mano di Ulisse Ciocchi [Monte San Savino 1560/70 - 1631] scolare del Poccetti [Firenze 1542- 1612] (Ulisse Ciocchi era da San Savino di quello Pittore non fi trova essere stata scritta da alcuno la vita) fatta nel 1616 [?], siccome sono opera del medesimo le due figure Aronne colla manna, e Melchisedecco co' pani, sopra le Porte laterali. Degni pure di osservazione sono i due Istrumenti astronomici collocati nella predetta facciata da Maestro Ignazio Danti [Perugia, 1536-1586] Religioso Domenicano, uno de' quali serve per additare i segni dello Zodiaco, i gradi del Sole, gli Equinozi, e i solstizi; e 1' altro accenna, mediante certi stiletti di bronzo, le ore solari, secondo i diversi usi delle Nazioni , e tali Istrumenti furon posti per ordine di Cosimo I essendo il Danti Cosmografo, e Matematico addetto al di lui servigio, come lo denotano le due cartelle registrate nella muraglia della predetta facciata. ..."

Da "Il forestiero istruito, S. Maria Novella di Firenze" di Vincenzio Fineschi,  pubblicato nel 1790



Coordinate:   43°46'27.18"N,  11°14'57.76"E                    Mappe: Google - Bing






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