Firenze, gli Uffizi
E' piuttosto strano non vedere una lunga fila di visitatori in attesa di entrare in uno dei musei più famoso al mondo e la sera, la notte sono le uniche occasioni per poter gustare le architetture, gli scorci, le fughe prospettiche senza il fiume dei pazienti turisti provenienti da tutto il mondo.
"Fra i maggiori musei del mondo, la Gallerìa degli Uffizi è una delle più antiche sorte in Europa secondo una concezione moderna di museo, cioè di uno spazio espositivo ordinato sistematicamente e destinato anche al pubblico. Già due secoli prima della sua apertura ufficiale nel 1765 la Galleria risulta visitatele su richiesta: nel 1591 la guida dì Firenze di Francesco Bocchi la dice infatti "fra le più sovrane bellezze... al Mondo", " piena di statue antiche, di pitture nobilissime e di preziosissimi arnesi". Essa si forma, è bene ricordarlo, nella città che da tempo e per prima ha ripristinato un termine in disuso da secoli: museo, per gli antichi greci luogo consacralo alle Muse, nella Firenze laurenziana indica la collezione di sculture antiche del Magnifico (1449-1492) nei giardino di San Marco. Artisti come Leonardo (Vinci, 1452 - 1519) e Michelangelo (Caprese Michelangelo, 1475 – 1564) vi si radunano "per bellezza, per studio e per piacere". Ce lo racconta Giorgio Vasari (Arezzo, 1511 – 1574), architetto degli Uffizi ma anche autore di quelle vite di artisti, pubblicate nel 1550 e nel 1568, di cui spesso si farà menzione in questa guida.
Le origini degli Uffizi risalgono al 1560, quando su richiesta di Cosimo I de' Medici (Firenze, 1519-1574) Vasari progetta un grande palazzo a due ali, "sul fiume e quasi in aria", che ospiti le Magistrature, ovvero gli uffici amministrativi e giudiziali (Uffizi) del ducato di Toscana. Cinque anni dopo lo stesso Vasari realizza in pochi mesi la galleria aerea che collegando gli Uffizi alla nuova residenza medicea di Palazzo Pitti passa tuttora sopra Ponte Vecchio e la chiesa di Santa Felicita per sboccare nel Giardino dì Boboli. Si crea così col Corridoio vasariano una relazione urbanistica unica al mondo: i punti nevralgici della città, il fiume, il ponte più antico, i centri del potere, uniti in uno spettacolare percorso sopraelevalo, allora ad uso esclusivo della corte.
"Fra i maggiori musei del mondo, la Gallerìa degli Uffizi è una delle più antiche sorte in Europa secondo una concezione moderna di museo, cioè di uno spazio espositivo ordinato sistematicamente e destinato anche al pubblico. Già due secoli prima della sua apertura ufficiale nel 1765 la Galleria risulta visitatele su richiesta: nel 1591 la guida dì Firenze di Francesco Bocchi la dice infatti "fra le più sovrane bellezze... al Mondo", " piena di statue antiche, di pitture nobilissime e di preziosissimi arnesi". Essa si forma, è bene ricordarlo, nella città che da tempo e per prima ha ripristinato un termine in disuso da secoli: museo, per gli antichi greci luogo consacralo alle Muse, nella Firenze laurenziana indica la collezione di sculture antiche del Magnifico (1449-1492) nei giardino di San Marco. Artisti come Leonardo (Vinci, 1452 - 1519) e Michelangelo (Caprese Michelangelo, 1475 – 1564) vi si radunano "per bellezza, per studio e per piacere". Ce lo racconta Giorgio Vasari (Arezzo, 1511 – 1574), architetto degli Uffizi ma anche autore di quelle vite di artisti, pubblicate nel 1550 e nel 1568, di cui spesso si farà menzione in questa guida.
Le origini degli Uffizi risalgono al 1560, quando su richiesta di Cosimo I de' Medici (Firenze, 1519-1574) Vasari progetta un grande palazzo a due ali, "sul fiume e quasi in aria", che ospiti le Magistrature, ovvero gli uffici amministrativi e giudiziali (Uffizi) del ducato di Toscana. Cinque anni dopo lo stesso Vasari realizza in pochi mesi la galleria aerea che collegando gli Uffizi alla nuova residenza medicea di Palazzo Pitti passa tuttora sopra Ponte Vecchio e la chiesa di Santa Felicita per sboccare nel Giardino dì Boboli. Si crea così col Corridoio vasariano una relazione urbanistica unica al mondo: i punti nevralgici della città, il fiume, il ponte più antico, i centri del potere, uniti in uno spettacolare percorso sopraelevalo, allora ad uso esclusivo della corte.
Ma è al figlio di Cosimo, Francesco I (Firenze, 1541-1587), che si deve il primo vero nucleo della Galleria. L'introverso granduca ha già allestito uno Studiolo con dipinti e oggetti preziosi nella residenza di Palazzo Vecchio, poi collegato anch'esso agli Uffizi da un passaggio sopraelevato. Verso il 1581 trasforma in Galleria, luogo dove "passeggiare, con pitture, statue e altre cose di pregio", l'ultimo piano degli Uffizi, e nel 1586 fa realizzare all'eclettico Bernardo Buontalenti [Firenze, 1531 – 1608] il Teatro mediceo, luogo di memorabili spettacoli corrispondente in altezza al primo e secondo piano attuali del museo, dove ora sono le raccolte di grafica e altre sale espositive. I.a Galleria viene chiusa da ampie vetrate, ornala di sculture antiche e di affreschi nei soffitti. Ma l'idea più geniale è la Tribuna: uno spazio, anche simbolico, insolito e avvolgerle, con la cupola ottagonale incrostata di conchiglie, ricco di opere d'arte e arredi illuminati dall'alto. Vicino alla Tribuna è un terrazzo che nel 1589 verrà chiuso dal granduca Ferdinando [Firenze, 1549 – 1609], fratello di Francesco, per divenire la Loggia delle Carte geografiche (Sala 16). Al termine dell'altra ala della Galleria, oltre la Fonderia e diversi laboratori, viene allestito un giardino pensile sopra la Loggia dell'Orcagna.
Oggi gli Uffizi vantano un patrimonio artistico incomparabile: migliaia di quadri dall'epoca medievale a quella moderna, sculture antiche, miniature, arazzi; una galleria unica al mondo di autoritratti, in costante accrescimento anche con acquisizioni e donazioni di artisti contemporanei al pari di un'altra sua eccezionale raccolta, nella città che per tradizione vanta il "primato del disegno", quella del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe.
Se a buon diritto la Galleria degli Uffizi può dirsi "il museo per eccellenza", non è tuttavia solamente per gli splendidi ambienti e per i suoi capolavori. Sono le origini delle sue raccolte, la sua storia che ha più di quattro secoli, a essere uniche perché intrecciate con le vicende della civiltà fiorentina."
Da Gli Uffizi. La guida ufficiale - Gloria Fossi - 2010
Oggi gli Uffizi vantano un patrimonio artistico incomparabile: migliaia di quadri dall'epoca medievale a quella moderna, sculture antiche, miniature, arazzi; una galleria unica al mondo di autoritratti, in costante accrescimento anche con acquisizioni e donazioni di artisti contemporanei al pari di un'altra sua eccezionale raccolta, nella città che per tradizione vanta il "primato del disegno", quella del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe.
Se a buon diritto la Galleria degli Uffizi può dirsi "il museo per eccellenza", non è tuttavia solamente per gli splendidi ambienti e per i suoi capolavori. Sono le origini delle sue raccolte, la sua storia che ha più di quattro secoli, a essere uniche perché intrecciate con le vicende della civiltà fiorentina."
Da Gli Uffizi. La guida ufficiale - Gloria Fossi - 2010
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