Guardando Firenze nei particolari da dietro l'obiettivo di una fotocamera.

lunedì 12 febbraio 2018

Ma chi è questo Porcellana?





Firenze, Via del Porcellana 

Via del Porcellana è una strada stretta stretta che unisce via della Scala con Borgo Ognissanti. Già il nome fa capire che che 'il' Porcellana doveva essere un uomo e non una donna o quel materiale tanto usato per realizzare vasi, suppellettili ornamenti vari. Nel trecento si era ancora lontani dal conoscere la porcellana proveniente dalla Cina, che fu resa nota solo tanti decenni dopo. In realtà nel Trecento viveva questo buon uomo soprannominato, chissà è perché, il Porcellana che ha legato il suo nome anche al vicino Spedale del Michi.

La strada ha come termini borgo Ognissanti e via della Scala e incontra lungo il tracciato via Palazzuolo. Il primo tratto, da borgo Ognissanti a via Palazzuolo, tracciato su terreni di proprietà dei Vespucci, fu detto a lungo via Nuova d'Ognissanti (così ancora nella pianta delineata da Ferdinando Ruggieri nel 1731), mentre il secondo, dove tra Duecento e Trecento era sorto lo spedale dei Santi Jacopo e Filippo detto del Michi, fu denominato da questa presenza via dello Spedale del Michi. 
Fu proprio uno spedalingo chiamato alla carica nel 1337, Guccio Aghinelli (altrove Ghinetti o Aghinetti), soprannominato il Porcellana (altrove membro della famiglia Del Porcellana), benemerito dell'istituzione, all'origine dell'attuale titolazione del tracciato. "Accadde così che tanto l'Ospedale quanto l'ultima parte della via, all'angolo con Via della Scala, presero il nome di Porcellana, Ospedale del Porcellana, Via del Porcellana, unificata poi fino a Borgo Ognissanti" (Bargellini-Guarnieri). Si tratta di una strada secondaria, a carattere residenziale popolare, comunque vivificata dalla presenza di varie botteghe artigiane e alcune trattorie, tra cui la Trattoria Sostanza, detta "i' Troia", fondata nel 1869 da Pasquale Campolmi e inserita a pieno diritto tra i locali storici fiorentini. (da Repertorio delle Architetture Civili di Firenze)

Dal libro Notizie istoriche delle chiese fiorentine divise ne' uartuieri di Giuseppe Richa, edito nelk 1757 leggiamo: 
  ... dove oggi il Convento volta nella Via del Porcellana, alla quale vi dovette dare anticamente il nome un certo Frate Guccio detto il Porcellana , come apparisce da una scrittura ne' protocolli di Ser Benedetto di Maestro Martino all'Arcivescovado, ove per un non so che contratto è così descritto: 1337. Frater Guerini evocatus Porcellana Hospitalarius Hospitalis SS. Filippi & Jacobi de Fiorentia & c. E alle Risormagioni in un Libro di Provvisioni del 1376. leggesi „ I Priori danno licenza, che gli Uomini della Compagnia di Filippo del Porcellana ragunino nello Spedale de' Santi Filippo, e Giacomo,,
Ed ancora nello stesso libro:

Era pure chiamato lo Spedale de1 Michi, nome di nobile Famiglia già estinta, ma degna di eterna memoria, avendo ella dato alla Repubblica non solamente Gonfalonieri, e Priori, ma Soldati ancora agli Eserciti Fiorentini, due de' quali leggo nel novero de' prigionieri condotti a Lucca dal vincitore Castruccio dopo la rotta ad Altopscio a i 23. di Settembre 1325. e furono Cino de' Michi, e Cenni de' Michi con molt' altri Cittadini, i cui nomi fono registrati in un libro presso i Mazzinghi; e finalmente tra' Capitani di Parte Guelfa sta scritto nel 1372. Piero di Nuto de' Michi. L'arme loro fono tre Lune in un campo mezzo azzurro, e l' altra metà d'oro, veggendosi tali arme anche in oggi in sui Canto del Porcellana e lungo la Via della Scala alla parete. E tra molti documenti, che provano essere stato in questa Famiglia il Padronato dello Spedale, ne riporterò due, il primo de' quali è cavato dalle Scritture del Roflelli ....


Nomi particolari sono quelli delle trattorie situate in questa via, oltre alla Trattoria Sostanza, detta "i' Troia", troviamo anche la Trattoria dei 13 Gobbi.



Naturalmente non mancano tabernacoli e immagini sacre lungo questa via del Porcellana. Questo raffigurato sotto è il tabernacolo che si trova subito all'angolo di via della Spada, Santa Chiara d'Assisi...



... mentre questo sotto è un tabernacolo all'angolo di via Palazzuolo, un affresco, molto consumato anche se restaurato nel 1995 dal Comune di Firenze, che raffigura la Madonna con Bambino e Santi Giovanni Evangelista e Antonio Abate di un anonimo pittore fiorentino del XIV secolo.







Coordinate:  43°46'22.95"N, 11°14'51.36"E                 Mappe: Google - Bing




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