Firenze, panorama di Fiesole dalla Fortezza da Basso
Presa e distruzione
1010 delli anni di Cristo.
Essendo li nostri Fiorentini con li
Fiesolani, e li Fiesolani verso li Fiorentini mimici; et avendosi
fatto guerra l'uno contro a l'altro lungo tempo; e veggendo li
Fiorentini non poter sottomettersi li Fiesolani, come arebbono
volsuto; feciono insieme e d'accordo tregua: talmente che li
Fiesolani se ne venivano in Firenze, e li Fiorentini se n' andavono
per Fiesole, quasi che alla libera et alla sicura, negoziando e
conversando insieme domesticamente. Nacque nel pensier de' Fiorentini
di voler soggiogare e pigliare la detta città di Fiesole: et
ordinorno in fra di loro segretamente d'ingannar li Fiesolani, e di
pigliare la detta città il di 6 di luglio, cioè il di proprio della
festa loro principale, che è di santo Romolo. Non si guardando li
detti Fiesolani e vivendo a caso et alla reale, li Fiorentini
ordinorno, come si fa per le feste e massime principali, di andare a
vedere la lor detta festa, sotto colore d'amici. Et essendo entrati
in buona quantità nella città di Fiesole, pur sotto armati, e
veggiendo il bello, detti Fiorentini appoco appoco si accostorno alle
porte et in un subito presole, dettono cenno, e li altri che erono
fuori et in aguato aspettando, corsono dentro et in poco spazio di
tempo la detta città di Fiesole fu ripiena di Fiorentini armati, et
a pie et a cavallo; non facendo però offesa nè troppo danno a
nessuno: faccende mandar bando da parte delli Fiorentini, per detta
città di Fiesole, che chiunque delli Fiesolani voleva andar ad
abitare la città di Firenze potessi liberamente e sicuramente.
Andovvene ad abitare assai di detti Fiesolani: e di molti se
n'andorno dispersi in varii e diversi paesi. Feciono li nostri
Fiorentini quasi che di subito disfar la detta città di Fiesole, non
lasciando altro che la chiesa del Duomo, con la muraglia del
vescovado, insieme con certe altre poche chiesette.
Diario Fiorentino di
Agostino Lapini dal 252 al 1596 - Corazzini 1900
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