Firenze, Via Brunelleschi
Il palazzo fu costruito sul luogo che una volta era parte del ghetto abbattuto ai tempi di Firenze Capitale del Regno d'Italia dai fratelli Taiuti tra il 1901 e il 1903 su progetto dell'architetto Giovanni Paciarelli (Siena, 1862 - 1929),con qualche suggerimento di Giovanni Michelazzi (Firenze, 1879 – Firenze, 1920). Prende il nome dalla Palazzo Pola e Todescan da i “Grandi Magazzini, all'industria inglese, Pola e Todescan”, che all'epoca erano specializzati nella vendita di articoli a buon mercato. Opera modernista fu accolto da critiche per il suo distaccarsi dalla tradizione rinascimentale, fu abbellito di sculture, fregi in ceramica colorata della manifattura Cantagalli e lavori in ferro battuto delle Officine Michelucci di Pistoia. Varie teste femminile sono poste sui pilastri del primo piano.
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