Firenze, Piazza San Firenze
Qui siamo in Piazza San Firenze dove troviamo la chiesa in stile tardobarocco (progetto di Pietro da Cortona come di tutto il complesso) dedicata a San Filippo Neri, il convento e l'oratorio. Nel 1640, i padri Filippini, venuti a Firenze da Roma, ricevettero in dono da papa Urbano VIII l'area che da piazza San Firenze si estende fra Borgo de' Greci, via dell'Anguillara fino a via Filippina. Tale zona comprendeva, oltre a case-torri e palazzetti, anche la chiesa di San Firenze (nome che deriva da San Fiorenzo), ricordata già nel 1174. I due edifici vennero quindi uniti dal prospetto del convento. Le tre sezioni in cui è diviso il prospetto, da cui scende una scenografica scalinata, corrispondono dunque all'originaria chiesa, al convento e all'oratorio dei padri Filippini. Il convento e l'oratorio sono stati sede del Tribunale di Firenze adesso trasferito in periferia.
In alto troviamo la copia (l'originale si trova nel chiostro delle Oblate) dello stemma dei Serragli, due figure alate con la clarina ed una targa dedicata a Serragli, il benefattore che nel 1645 lasciò in eredità un cospicuo patrimonio per la conclusione dei lavori.
IULIANI SERRAGLI
HERED. EXT. OR. PRESB. F.
ABSOLUTUM
A REP. S. MDCCLXXV
Nel suo libro intitolato "Iscrizioni e memorie della città di Firenze" (1887) Francesco Bigazzi scrive:
"Mancò di vita nel 1648 Giuliano Serragli, dopo di aver testata la sua eredità a vantaggio della Congregazione dei Filippini, i quali volendo con questa ricca eredità secondare la pia mente del testatore, pensarono subito al disegno di una nuova Chiesa. Fu incaricato Pietro da Cortona di formare il progetto, ma essendo riuscito troppo grandioso.... vi ripugnò la modestia di quei Padri, e fu risoluto di ridurre l' antica Chiesa ad Oratorio, e l'Oratorio principiato dal Silvani nel 1645 a Chiesa, e situare fra l'una e l'altra di queste fabbriche il Convento, come appunto fu fatto.... La facciata intermedia del Convento è d' ordine dorico ed assai commendevole.... Sopra il cornicione è una balaustrata, e nel centro di essa campeggia lo stemma marmoreo del fondatore Serragli, posto in mezzo a due Fame scolpite da Pompilio Ticciati [(1706-1777)] con la suddetta iscrizione....".
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