Guardando Firenze nei particolari da dietro l'obiettivo di una fotocamera.

giovedì 7 aprile 2016

Graffiti di qualità

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Firenze, Borgo degli Albizi 26, Palazzo Ramirez de Montalvo

 L'edificio situato in Borgo degli Albizi 26 risulta costruito a partire dai primi anni sessanta del Cinquecento, terminato nel 1568 secondo la testimonianza del diarista Lapini (Firenze, 1515 - 1592), su progetto di Bartolomeo Ammannati (Settignano, 1511 – 1592) e direzione di Alfonso Parigi  (... – 1590), tramite la riunificazione di una serie di case preesistenti (motivo questo che ha comportato l'eccentricità dell'ingresso principale) in parte di proprietà dei Buonafé (o Buonafede), in parte dei Pazzi e degli Adimari.
Notevolissima, nonostante i guasti del tempo (e l'incauto rifacimento degli anni ottanta dell'Ottocento denunciato da Guido Carocci (Firenze 1851 - 1916) sulle pagine di "Arte e Storia"), la facciata a graffito, realizzata nel 1573-1574 su cartoni di Giorgio Vasari (1511 – 1574), forse dal giovane Bernardino Poccetti (Firenze 1542- 1612), e sulla base di un dotto programma iconografico stilato da Vincenzo Borghini  (Firenze, 1515 – 1580), teso ad esaltare il duca Cosimo (1519 – 1574) come benefattore della famiglia. Più in particolare si illustrano in basso le virtù dell'animo che più convengono alla vita al servizio del principe, quali la Modestia, la Prudenza, la Fedeltà, e, al di sopra, gli effetti di tali virtù, quali l'Obbedienza, la Segretezza e la Sollecitudine. (tratto dal Repertorio delle Architetture Civili di Firenze)


Coordinate:   43°46'17.42"N,  11°15'31.33"E                     Mappe: Google - Bing




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