Firenze, basilica della Santissima Annunziata
Per capire come fosse la Firenze nei secoli passati, quando ancora non esisteva la fotografia, è necessario guardare i quadri dei contemporanei. Le varie, poche carte geografiche ci aiutano a immaginarla nel complesse, ma i quadri o gli affreschi, come in questo caso, ci aiutano a vedere scorci perduti o estremamente modificati. Cosimo di Lorenzo Rosselli (Firenze, 1439 – Firenze, 1507), nell'affresco a cui si da il titolo de
La Vestizione del Santo
situato all'angolo sinistro del Chiostro dei Voti, all'interno della basilica della Santissima Annunziata, ci lascia la testimonianza visiva di una Firenze racchiusa dalle mura con la cupola del Duomo, il vertice del Campanile di Giotto, il Battistero oltre che la zona ancora semi selvaggia, libera da costruzioni e solcata da un corso d'acqua che probabilmente è il Mugnone. Il Mugnone, più volte deviato nei secoli, oggi segue un percorso verso ovest sboccando in Arno molto più lontano rispetto a quei tempi.
Ricorderete che sepre presso la basilica della Santissima Annunziata abbiamo già incontrato un affresco che ci descriveva Firenze in un'altra prospettiva. E' il particolare di una delle sei lunette affrescate prima del 1612 dal Poccetti (pseudonimo di Bernardo Barbatelli, Firenze 1548 – Firenze, 1612) sul lato nord del chiostro "grande" o dei "morti" dove si riconosce chiaramente, l'inconfondibile architettura del Duomo.
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