Firenze, Piazza del Limbo, Tabernacolo
Due epigrafi in pietra serena di carattere devozionale
" In Piazza del Limbo
( ME
) .... TE VERGIN S .... AN TE....( IL CIGLIO )
DEPRENDI
IL PREGAR NOSTO ET P NOI P ( REG) A
L ( ETERN ) O
DIO TVO PADRE ISPOSO ET FIGLIO
....
HOME . IN . S. MARIA DEL FIORE
( VISI ) TANDO
. L ALTARE . DELA. S. CROCE
SAQVISTA .
P. OGNI. VOLTA . CINQVE
MILA
. ANI. DINDVLGENTIA . PREGADO
P.
LIPONTEFICI. E . S. MADRE. CHIESA
Alla parete di fianco del palazzo Rosselli Del Turco, vedonsi le suddette due iscrizioni, in alcuni punti alquanto corrose da non lasciar leggervi lo scritto. Il primo verso della terzina è non solo mancante di alcune lettere; ma è stato malamente inciso quell'AN dalla lettera S tanto distante, mancandovi la parola alziamo; ed allora è facile sottintendervi la seguente lezione, cioè:
Mentre in te, Vergin Santa, alziamo il ciglio.
Nella seconda memoria, pure al primo verso, non si leggono alcune parole, ma panni poterci supplire sostituendo:
Si
notifica come in....."
Da "Iscrizioni e memorie della città di Firenze" di M. Francesco Bigazzi del 1887
Pesano i quasi 130 anni trascorsi dal 1887, la pietra serena si consuma e si corrode per le intemperie e l'inquinamelo atmosferico, altre lettere sono diventate illeggibili quelle che abbiamo chiuso nelle parentesi. Sopra l'iscrizione è possibile riconoscere il monogramma di Cristo e un piccolo bassorilievo riportante il ritratto di profilo e una Madonna con bambino che la tradizione vuole attribuire a Benedetto da Maiano.
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