Firenze, Palazzo Vecchio, Sala Leone X, dettaglio
Niente da eccepire, è del tutto evidente che qual cane sta lasciando le proprie deiezioni nel bel mezzo di Piazza della Signoria e proprio davanti al Davide del sommo Michelangelo (Caprese Michelangelo, 1475 – 1564). Chi sarà mai questo impudente pittore che ha il coraggio di fare un simile affronto all'arte a al luogo sì tanto seducente ed onorabile? In quale recondita sala sarà nascosto? Seguitemi che vi ci porto. Appuntamento in Piazza della Signoria, entriamo dal portone principale, attraversiamo il cortile di Michelozzo (Firenze, 1396 – 1472) e prendiamo le scale sulla destra dove è il cartello 'Salone dei Cinquecento'. Lo attraversiamo per prendere la porticina dall'altra parte del Salone. Percorriamo l'ingresso lasciando a sinistra la Sala di Cosimo il Vecchio (1389, 1464) e la Sala di Lorenzo il Magnifico (1449 - 1492), per entrare direttamente nella Sala di Leone X, il papa Medici figlio di Lorenzo, Giovanni di Lorenzo de' Medici (1475 – 1521). Eccolo lì l'affresco monocromo con il cane intento agli affari suoi, dipinto da ... Vasari, sì lui, Giorgio Vasari (1511 – 1574).
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