Firenze, Piazza della Signoria, Fontana del Nettuno
"...E da Bartolomeo di Antonio Ammannati cominciando dico , che egli nacque in Firenze l'anno della Christiana salute 1511 e dal Cavaliere Bandinello apparò i primi principi del disfegno, e poscia in Vinegia sotto gli ammaestramenti di Iacopo Sansovino si fece valenthuomo nella cultura : e dopo ritornato a Firenze si diede a studiare sopra le statue di Michelagnolo , che sono nella sagrestia di San Lorenzo , Le prime figure che egli facesse di marmo furono nel Duomo di Pisa a una sepoltura di corpi Santi … e in Firenze una Leda alta due braccia , che si trova hoggi in mano del Duca d' Urbino , e tre figure di marmo grandi quanto il naturale, chr furon portate a Napoli, e posle sopra il sepolcrodel Senazaro. Trasferitoli poscia ad Urbino diede principio a una sepoltura , e lauorò molte historie di stucco; ma in questo tempo morendo il Duca, egli sene tornò a Firenze, e fece quella Sepoltura di marmo , che douea andare nella Nuntiata di Mario Nari Romano, che combatte con Francefco Mufi, in cui egli havea fatto la Vittoria , che hauea fatto un prigione , due fanciulli e la statua di Mario sopra la cassa ; ma quell'opera (perché fu stimata incerta da qual parte fosse la Vittoria , e perché non fu l'Ammannato in ciò molto fauorito dal Bandinello) non si scoperse altramente, e le statue furon traportate in vari Iuoghi, & i due fanciulli di marmo sono hoggi rappresentando due Agnoli dinanzi all'alitar maggiore nella Chiesa de Servi. .... Poscia havendosi a fare il Nettuno che e nel mezzo della ricca fontana di piazza, egli à concorrenza di Benvenuto Cellini , di Vincentio Danti ,c di Ciambologna fece il modello , & a lui dal Duca Cosimo fu allogata la statua, e tutta l'opera della Fontana. Ma perché il marmo gli riuscì stretto nelle spalle non potè egli sicome desiderava far mostrare alla sua figura attitudine con le braccia alzate; ma fu costretto a farla con gran difficoltà , come hoggi si vede. Il qual Nettuno , come sapete e alto braccia dieci , & ha fra le gambe tre Tritoni di marmo posando sopra una gran conca marina , che gli serve per carro , a cui sono in atto di tirarla quattro cavalli due di marmo bianco, e due di mistio: il gran vaso in cui l'acqua christallina (che per molti zampilli salando in aria ricade) é fatto à otto facce di marmo mistio , di cui le quattro minori di bambini di bronzo con molte cose marine, d'alcuni Cornucopi , e d'uno Epitaffio in mezzo sono fatte adorne : e sopra il piano d'esse , (che più d'ogn'altro all'intorno s'innalza) posano quattro statue di metallo più grandi del naturale , due femine figurate per Teti, e per Dori, e due maschi rappresentanti due Dei marini, che à pie di queste facce otto Satiri di bronzo seggono in vane attitudini: le facce poi maggiori son fatte basse , acciò che l'acque chaire, che nella conca vanno ondeggiando si possan vedere. Ma troppo lungo farei se i gradi di marmo. Se le pile basse, e se gl'infiniti ornamenti di questa fontana, che per settanta bocche manda fuori l'acque sue, volessi raccontare. Però seguendo ... "
Da Il riposo di Raffaello Borghini, in cvi della pittvra, e della scultura si fauella, de' piu illustri pittori, e scultori, et delle piu famose opere loro si fa mentione; e le cose principali appartenenti a dette arti s'insegnano - 1584 - LIBRO Quarto - pgg 590 e seg.
Raffaello Borghini (Firenze, 1537 – 1588) è stato commediografo e poeta.
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