Firenze, Piazza della Signoria, Loggia dei Lanzi
Internamente, tutt'intorno alla Loggia dei Lanzi si trovano tre file di alti gradoni utilizzati da secoli dai fiorentini ed occasionali visitatori, nonché turisti, per trovare un po' di conforto alla stanchezza sedendosi ad ammirare capolavori unici in un'atmosfera particolare. Seduti sui gradoni si guarda avanti incontrando con lo sguardo il Ratto delle Sabine, l'Ercole e il Centauro, Patroclo e Menelao, il Gruppo di Polissena, varie matrone di fattura romana e greca, il Perseo e la Medusa del Cellini e i due leoni che fiancheggiano la scalinata di accesso. Ma se si guarda in alto dal gradino più alto, alla base e congiunzione di due volte a crociera, quella di sinistra e la centrale, appare il massiccio peduccio, pesantemente incombente, minaccioso per certi versi, in una prospettiva come mai raramente visto. Consumato dal tempo sia pure in modo minore rispetto al gemello che si trova alla base della terza volta unendosi alla volta centrale. Due figure ieratiche, sedute, affiancate da due personaggi più somiglianti a monaci orientali sovrappeso che a putti eterei.
.
Nessun commento:
Posta un commento