Guardando Firenze nei particolari da dietro l'obiettivo di una fotocamera.

lunedì 23 novembre 2015

Intorno alla Madonna del sacco

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Firenze, Piazza Santissima Annunziata, Basilica della Santissima Annunziata, Chiostro

Si entra da un altro portone a sinistra del portone principale della Basilica, attraversando un ampio corridoio sormontato da una volta a botte lungo il quale, a destra e a sinistra vi sono lapidi e busti di personaggi che hanno voluto lasciare il ricordo del loro passaggio su questa terra, in questa città, qui. La nostra meta è oltre questo corridoio, dritto in fondo all'angolo del Chiostro dei Morti: la Madonna del Sacco, affresco di Andrea del Sarto (Firenze, 1486 – 1530) del 1525, restaurata nel 2012. Dell'opera si conoscono disegni preparatori conservati nei musei britannici e francesi, oltre a copie a Firenze, Londra e Roma.
 
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Da Notizie inedite della vita d'Andrea del Sarto: raccolte da manoscritti e documenti autentici - Luigi Biadi – 1831 – pagg. 43/48

Prezzo - E invalsa generalmente la opinione che quella Madonna sia nominata - del Sacco - e perchè Andrea nel recinto dell' a-fresco rappresentò un sacco sul quale appoggiasi S. Giuseppe, e perché qualche Scrittore sostiene che in premio dell'opera ricevè il Del Sarto un sacco di grano.
Convengo che il nome - Madonna del Sacco - possa prendere la derivazione dal sacco che per uno slancio di vaga fantasìa Andrea dipinse nell'a-fresco in modo da figurarlo ripieno non d'altro che dei panni occorrenti al bambino Gesù, alla Vergine, ed a S. Giuseppe, che vi si riposa senza in menoma parte avvallarlo, come dovrebbe accadere se dall'Autore si fosse voluto dimostrare il sacco ripieno di grano, e non di panni. Ma nego che il premio all'Artefice consistesse in grano: e lo nego cui documento alla mano tratto dai Libri manoscritti di spese dei PP. Serviti di Firenze esistente nell'Archivio centrale delle Corporazioni Religiose soppresse - ivi - Giugno 1514. ad Andrea Del Sarto per resto della Madonna del Sacco lire 56. - Il vocabolo - resto - somministra naturalmente il concetto di un'antecedente somma di danaro in conto, che potrà dirsi ricevuta da Andrea in lire 14., facendo si ammontar l'onorario fino a scudi 10. Nè può supporsi che maggiore delli scudi 10. fosse il pagamento di sì bella fatica, avvertendo il Vasari - fecela ( la Madonna del Sacco ) per poca somma.
Nego che il palmario consistesse in grano, sull'appoggio ancora dell'istesso Vasari - Fu de' danari di una donna che avea fatto un voto, dal quale scioltala M. Jacopo Frate de'Servi, gli ordinò che facesse fare la Madonna (del Sacco) che Andrea fu incombensato e fecela per poca somma.

CAPITOLO XI.
Reputazione d'Andrea in questo tempo.  
Che Andrea, mercè le sue più squisite produzioni avesse in tal tempo acquistato maggior fama, e fosse divenuto l'onor della Patria, siccome madre feconda di non comuni talenti, viene unanimemente consentito dalli Scrittori, i quali fermandosi a contemplar le bellezze dei dipinti - La Natività di Maria - I Magi - e - La Madonna del Sacco - esclamano energicamente che non si possono quelle mai abbastanza lodare, ed esortano altresì di imitarle chi nella pittura aspiri ad una ben solida reputazione . Il Vasari così ne ragiona - Le quali tutte opere diedero sì gran nome ad Andrea nella sua Città, che fra molti giovani e vecchi che allora dipignevano era stimato de' più eccellenti che adoprassino colori e pennelli - Argenville - En voyant ces Tableaux on rendroit toute la justice qu'est due à André Del Sarto, et l'on ne pourrait se defendre de le mettre au rang des premièrs peintres - Il Bocchi - E Tiziano Pittor famoso ne' tempi nostri, quando fu in Fiorenza per la vista di questa pittura ( Madonna del Sacco ) restò in guisa ammirato che commendando l'industria senza fìne, a tutte, le quali vedute havea, l'antipose, e quando era lontano, o altri di altra pittura favellava, non poteva a partito nessuno soffrire, e di haver dolore affermava, se della vista della Madonna del Sacco non saziava sua vista, e dell'alta sua bellezza non ragionava. - E il dottissimo Lanzi discorrendo della Madonna del Sacco - E a chi non vide Firenze e Roma fa fede ( quell'opera ) che Andrea al primo maestro dell'arte è talora piuttosto emulo che secondo. Chi sente che sia Tibullo nel poetare, sente che sia Andrea nel dipingere .

CAPITOLO XII.
Come lo consideravano in allora i bravi Artisti.  
Se fra i non pochi Artisti contemporanei d'Andrea, profondi conoscitori dei di lui meriti in questo tempo ed eziandio intenti a celebrarlo, non fo speciale menzione del Sansovino, del Puligo, del Granacci, del Bandinelli, del Ghiberti, del Perugino, procede dal sentirmi risuonar la voce del primo fra i primi, di quel Michelangiolo nominato dall' Ariosto

E quel eh' a par sculpe e colora
Michel, più che mortale Angel divino.

che intuona a relazione del Bocchi inni di gloria al nostro Del Sarto, professandogli stima non minore che all' Urbinese - ivi - Per lo che fu sempre questo maraviglioso artefice ( Andrea ) tenuto in pregio dal Buonarroto, e come chiedeva la sua virtù, altamente commendato ; ed ebbe ardire ( cotanto puote la verità in cuor gentile ) di dire queste parole in sul viso a Raffaello da Urbino, mentre che favellava seco sopra il valore di rari artefici - egli ha in Firenze un omaccetto volendo significare Andrea, il quale se in grandi affari, come in te avviene, fosse adoprato,ti farebbe sudar la fronte.



Coordinate:  43°46'37.95"N,  11°15'40.76"E                      Mappe: Google - Bing




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