Firenze, Piazza San Giovanni, il Battistero
Qui siamo alla Porta sud del Battistero intitolato a San Giovanni, porta bronzea realizzata da Andrea Pisano (Pisa, 1290 -1349) nella prima metà del Trecento. Qui sopra vediamo una delle 28 formelle, esattamente la quindicesima, nella quale viene rappresentata la 'Danza di Salomè, figlia di Erode ed Erodiade'. In seguito alla danza il re Erode le chiede di scegliere la sua ricompensa e la ragazza, istigata dalla madre, chiede la testa del Battista.
Leggiamo qui di seguito alcune righe tratte dalle pagine
L 44 e 45
del libro di
Arnaldo Cocchi intitolato " Le
chiese di Firenze dal secolo IV al secolo XX" pubblicato nel 1903.
".... L'
Arte di Calimara, a cui era stata affidata la conservazione della
basilica, ne curò sempre religiosamente gli abbellimenti e
l'arricchì di opere d'arte e di arredi preziosi. Con una
deliberazione del dì 6 novembre dell'anno 1329 ordinava, che le
porte della chiesa di San Giovanni si faccino di metallo o ottone più
belle che si può e che Piero d'Iacopo vadia a Pisa a vedere quelle
che sono in detta città e le ritragga e dipoi vadia a Venezia a
cercare di maestro che le faccia, e trovandolo che lui deva essere il
maestro a lavorare la forma di detta porta di metallo .....
Pare
che il detto Piero non trovasse in Venezia maestro a ciò
sufficiente, perché i Consoli il dì 9 di gennaio del 1330
allogarono la porta a maestro Andrea di Ser Ugolino da Pisa. Andrea
mise mano all'opera il dì 22 gennaio ed ebbe per lavoranti, oltre
Piero di Iacopo, gli orafi Lippo di Bino e Piero di Donato, e già il
2 di aprile dello stesso anno le storie di cera erano finite e la
porta era
stata gettata nell'aprile del 1332 da maestro Lionardo del fu Avanzo,
campanaio di Venezia. Ma nel gettarla, essendo venuta tanto torta da
non poterla adoperare, fu dapprima commesso a Piero di Donato di
raddrizzarla e non bastandogli poi l'animo di farlo, l'Arte lo
disobbligò, dando l'incarico ad Andrea Pisano, che lo prese a fare a
tutto rischio dell'Arte, per il prezzo di
10 fiorini d'oro e nel termine di due mesi. A' 24 di luglio del 1333
fu pattuito con Andrea di fare di metallo 24 teste di leone e darle
finite e dorate per il primo del prossimo dicembre, obbligandosi
Andrea a commetterle bene nella mezza porta o battente, che era
allora nell'Opera di San Giovanni, e insieme a dorare le storie
dell'altra mezza porta, che era già stata messa su. Tutto questo
lavoro era finito e posto nel suo luogo nel 1336, anno in cui si
trova la spesa di 11. 25 per il marmo della soglia, fatto venire da
Carrara.
Nella
parte superiore di questa porta sta scritto a lettere di rilievo :
ANDREAS
VGOLINI NINI DE PISIS
ME
FECIT A. DNl MCCCXXX
L'anno
indicato dall' iscrizione, si deve intendere per quello in cui fu
compiuto il modello di terra e incominciato il getto di metallo, a
terminare il quale si richiesero cinque anni. E' questa la porta più
antica e fu dapprima collocata nella facciata principale. E divisa in
28 spazi, di cui venti rappresentano la storia del Battista e gli
altri otto diverse Virtù.
Nel
1403 venne commessa a Lorenzo Ghiberti quella di tramontana, che fu
compiuta nell'aprile del 1424 e messa a posto il 19 dello stesso
mese. Come quella di Andrea Pisano è pure divisa in 28 spazi,
rappresentanti vari fatti della vita di Gesù Cristo e degli
Apostoli. ..."
Si consiglia di cliccare sull'immagine per ingrandire
Sopra vediamo la sedicesima formella che rappresenta la "Decollazione del santo".
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