Guardando Firenze nei particolari da dietro l'obiettivo di una fotocamera.

lunedì 9 novembre 2015

La Danza di Salomè sul Battistero e le 24 teste di leone finite e dorate

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Firenze, Piazza San Giovanni, il Battistero

Qui siamo alla Porta sud del Battistero intitolato a San Giovanni, porta bronzea realizzata da Andrea Pisano  (Pisa, 1290 -1349) nella prima metà del Trecento. Qui sopra vediamo una delle 28 formelle, esattamente la quindicesima, nella quale viene rappresentata la 'Danza di Salomè, figlia di Erode ed Erodiade'. In seguito alla danza il re Erode le chiede di scegliere la sua ricompensa e la ragazza, istigata dalla madre, chiede la testa del Battista.
Leggiamo qui di seguito alcune righe tratte dalle pagine L 44 e 45 del libro di Arnaldo Cocchi intitolato " Le chiese di Firenze dal secolo IV al secolo XX" pubblicato nel 1903.

".... L' Arte di Calimara, a cui era stata affidata la conservazione della basilica, ne curò sempre religiosamente gli abbellimenti e l'arricchì di opere d'arte e di arredi preziosi. Con una deliberazione del dì 6 novembre dell'anno 1329 ordinava, che le porte della chiesa di San Giovanni si faccino di metallo o ottone più belle che si può e che Piero d'Iacopo vadia a Pisa a vedere quelle che sono in detta città e le ritragga e dipoi vadia a Venezia a cercare di maestro che le faccia, e trovandolo che lui deva essere il maestro a lavorare la forma di detta porta di metallo .....
Pare che il detto Piero non trovasse in Venezia maestro a ciò sufficiente, perché i Consoli il dì 9 di gennaio del 1330 allogarono la porta a maestro Andrea di Ser Ugolino da Pisa. Andrea mise mano all'opera il dì 22 gennaio ed ebbe per lavoranti, oltre Piero di Iacopo, gli orafi Lippo di Bino e Piero di Donato, e già il 2 di aprile dello stesso anno le storie di cera erano finite e la porta era stata gettata nell'aprile del 1332 da maestro Lionardo del fu Avanzo, campanaio di Venezia. Ma nel gettarla, essendo venuta tanto torta da non poterla adoperare, fu dapprima commesso a Piero di Donato di raddrizzarla e non bastandogli poi l'animo di farlo, l'Arte lo disobbligò, dando l'incarico ad Andrea Pisano, che lo prese a fare a tutto rischio dell'Arte, per il prezzo di 10 fiorini d'oro e nel termine di due mesi. A' 24 di luglio del 1333 fu pattuito con Andrea di fare di metallo 24 teste di leone e darle finite e dorate per il primo del prossimo dicembre, obbligandosi Andrea a commetterle bene nella mezza porta o battente, che era allora nell'Opera di San Giovanni, e insieme a dorare le storie dell'altra mezza porta, che era già stata messa su. Tutto questo lavoro era finito e posto nel suo luogo nel 1336, anno in cui si trova la spesa di 11. 25 per il marmo della soglia, fatto venire da Carrara.

Nella parte superiore di questa porta sta scritto a lettere di rilievo :

ANDREAS VGOLINI NINI DE PISIS
ME FECIT A. DNl MCCCXXX

L'anno indicato dall' iscrizione, si deve intendere per quello in cui fu compiuto il modello di terra e incominciato il getto di metallo, a terminare il quale si richiesero cinque anni. E' questa la porta più antica e fu dapprima collocata nella facciata principale. E divisa in 28 spazi, di cui venti rappresentano la storia del Battista e gli altri otto diverse Virtù.
Nel 1403 venne commessa a Lorenzo Ghiberti quella di tramontana, che fu compiuta nell'aprile del 1424 e messa a posto il 19 dello stesso mese. Come quella di Andrea Pisano è pure divisa in 28 spazi, rappresentanti vari fatti della vita di Gesù Cristo e degli Apostoli. ..."


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Sopra vediamo la sedicesima formella che rappresenta la "Decollazione del santo".




 Coordinate:  43°46'22.69"N,  11°15'18.25"E                Mappe: Google -  Bing




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