Guardando Firenze nei particolari da dietro l'obiettivo di una fotocamera.

giovedì 31 marzo 2011

Palazzo di Bianca Cappello in primavera

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Firenze, Via Maggio 26, Palazzo Bianca Cappello, facciata

 Il Palazzo di Bianca Cappello fu fatto costruire da Bernardo Buontalenti (1570-1574) su richiesta del Granduca Francesco I de' Medici per la sua amante Bianca Cappello nobildonna veneziana.

Coordinate: 43°46'1.49"N, 11°14'56.93"E

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martedì 29 marzo 2011

Pozze

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Firenze, Piazzale degli Uffizi, pozze

Pozze d'acqua riflettono la Torre d'Arnolfo di Palazzo Vecchio e gru  metalliche.

Coordinate:  43°46'6.30"N,  11°15'19.86"E

Vedere anche:
- Un dito sul Marzocco
- Guardando dal basso
- Torre d'Arnolfo
- L'orologio di Palazzo Vecchio




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sabato 26 marzo 2011

Targa di via Giovanni da Verrazzano

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Firenze, via Giovanni da Verrazzano, targa

In via Giovanni da Verazzano, che una volta si chiamava via della Fogna ,al numero 4, nei pressi di piazza Santa Croce, si trova una epigrafe che attesta la partecipazione al giubileo del 1300 di una coppia fiorentina. In latino.


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AD PERPETUA MEMORIA PATEA
TOMIB EVIDENTIA IC PAGINAMI
SPECTURISQUOIPOTESDEVSIANO
DNIRIKUXPICCAPECIALEMG
RAMCOTULITXPIANISSAMSEPULCR
UODEXSTITERATASARACENISOCLI
PATURECOUICTUEATARTARIS7 X
PIANISRESTITUITU7CLEODEMANOF
UISSETA PAPA BONIFATIO SOLLEPNIS
REMISSIOIUMPECCATO 27 UIDELIC
ET CULPA 27 7 PENA 27 OMIB 3 EUTI
B' ROMAINDULTAMLTIEXIPISTAR
TARISADDICTA INDULGENTIA ROM
AM. ACCESSERUNT :. EANDOUIUGOLI
:. NOC OLAMOLGLE
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 La traduzione.
PER MEMORIA PERPETUA SIA MANIFESTO
A CHIUNQUE CHE OSSERVERA’ QUESTA SCRITTURA
AFFISSA CHE NELL’ANNO DEL SIGNOR NOSTRO
GESU’ CRISTO MCCC DIO ONNIPOTENTE CONFERI’
UNA GRAZIA SPECIALE AI CRISTIANI, GIACCHE’ IL SANTO SEPOLCRO CHE
RESTAVA OCCUPATO DAI SARACENI
FU RIACQUISTATO DAI TARTARI E RESTITUITO
AI CRISTIANI, ED ESSENDO IN QUELLO STESSO ANNO
STATA CONCESSA DA PAPA BONIFACIO UNA SOLENNE
REMISSIONE DI TUTTI I PECCATI, CIOE’
E DELLA COLPA E DELLE PENE PER CHIUNQUE
ANDASSE A ROMA, MOLTI DI QUESTI TARTARI
ANDARONO A ROMA PER LA DETTA INDULGENZA
E ANDOVVI UGOLINO
CON LA MOGLIE


Coordinate: 43°46'9.98"N , 11°15'41.67"E.



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mercoledì 23 marzo 2011

Dietro le quinte

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Firenze, Piazza Santa Croce, spettacolo di marionette

Coordinate:  43°46'8.91"N,  11°15'39.96"E



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domenica 20 marzo 2011

Le proibizioni per le meretrici del 1714

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Firenze, Via del Fico, targa, Signori Otto di Balia

Coordinate: 43°46'11.39"N, 11°15'43.03"E


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GLI SPETTABILI SIG. OTTO DI GUA
RDIA  E BALIA DLLA CITTA' DI FIR
ENZE PER DECRETO DE 22 GENA
1714 PROIBISCONO A TUTTE LE ME
RETRICI DESCRITTE AL LL OFFI
ZIO D'ABITARE NELLA VIA DL PEPE
SOTTO PENA DELLA CATTURA ET
ARBITRIO DI MAG LORO NON OB
BEDENDO E ALTRE PENE IMPOSTE
NELLA LEGGE DE 31 AGOSTO 1688
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Coordinate: 43°46'11.39"N, 11°15'43.03"E



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giovedì 17 marzo 2011

150 anni di unità. Villani prende appunti

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Firenze, Loggia di Piazza del Mercato, bandiera

Festa dei 150 anni dell'Unità d'Italia. Giovanni Villani nacque a Firenze nel 1276. E' stato un mercante ma soprattutto  scrittore e cronista italiano celebre  per aver scritto la "Nuova Cronica", un resoconto storico della città di Firenze e dell'epoca, uno dei documenti più significativi di tutta la cultura italiana.

Coordinate:  43°46'11.64"N  11°15'15.73"E
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martedì 15 marzo 2011

Vietato fare tumulti, giochi ed esercitare il 'mestiere' nel 1668

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Firenze, via Borgo Pinti, Targa dei Signori Otto

Coordinate:  43°46'27.59"N,  11°15'50.67"E

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GLI   SPETTABILI   SIGNORI   OTTO   PROIBISCONO   A
A  QVALVNQVE   PERSONA   IL   GIOCARE   AD   OGNI  SORTE
GIVOCO   FAR   RVMORE   O   TVMVLTO   ORINARE   IL  FARE
O  DIRE   QVALSIVOGLIA  ALTRA   SORTE   DI   SPORCIZIE
VICINO   ALLA CHIESA   DEL   MONASTERO   DI  S.  SILVESTRO 
A  BRACCIA   40   SOTTO   PENA   DI   SCVDI  DVA  DI  CATTVRA

DI   PIV   PROIBISCONO ALLE   MERETRICE  O  DONNE
DISONESTE   DI  ALCVNA   SORTE  IL  STARE   ED   ABITARE
VICINO  AL  DETTO  MONASTERO  A  B.  100  P  OGNI
VERSO   SOTTO   PENA   DI  LIRE  200  COME  P  DECRETO
     DE  9  GIVGNIO 1668
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sabato 12 marzo 2011

Le Pinzochere

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Firenze, da Via del Fico via delle Pinzochere


Le Pinzochere di Santa Croce erano delle religiose che facevano parte del terzo ordine francescano e che avevano particolare cura del convento di Santa Croce. Il sostantivo 'pinzochera' ha acquisito nel tempo una accezione particolare infatti nel vocabolario della lingua italiana si legge come sinonimo di 'bacchettone', 'bigotto'. C'è da crederci. Infatti nei pressi della via facente parte del quartiere di Santa Croce abbiamo ritrovato due lapidi affisse al muro dai Signori Otto, probabilmente istigati dalle bacchettone di cui sopra e dalle loro lamentele nei confronti di certe 'signorine' dell'epoca. O le 'signorine' avevano una concentrazione particolare dalle parti delle pinzochere o erano le pinzochere ad avere una sensibilità particolare nei confronti del 'mestiere'. Nei giorni prossimo vedremo le targhe applicate alle facciate di alcune abitazioni  con le dichiarate, minacciose pene per le 'donnine'.

Coordinate: 43°46'10.82"N,  11°15'45.27"E 



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mercoledì 9 marzo 2011

Le monache non volevano schiamazzi

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Firenze, via della Chiesa, Chiesa di San Salvatore, targa dei Signori Otto

Al numero 83 (89 ) è rimasta una targa dei Signori Otto di Guardia e di Balia datata 22 agosto 1714 che proibisce i giochi di "palla, ruzzola, pallottola, pallone, pillottola" in prossimità del convento, per non disturbare la quiete delle monache.

Coordinate:  43°46'0.80"N,  11°14'35.46"E

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A DI 22 AGOSTO 1714
GLI SPETTABILI SS: OTTO DI GVARDIA
E BALIA DELLA CITTA DI FIRENZE
ORDINANO A QVALSIESI PERSONA
O QUAL --- STAI O GRADO O CONDIDIZIO
NE SI SIA IL GIVOCARE PRESSO AL MONAS
TERO E MONACHE DELLA NUNZIATA
FIRENZE A BRACCIA CENTO PER OGNI
-O A PALLA PALLOTTOLE RUZZOLA
---ONE P BLO ET AD OGNI ALTRO
DI STREPITOSO E NON STREPITOSO A--
CANDO OLTRE L ALTRE PENE IMPOSTE D
E LEGGI E STATVTI E DETTERO FACVLTA A D
ETTE MONACHE DI FAR AFFICERE IN L VOGO V
E SCOPITO IN PIETRA IL PRESENTE DECRET
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domenica 6 marzo 2011

6 marzo del 1475

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Firenze, Piazza della Signoria, figuranti in costume

Oggi 6 Marzo Firenze ha voluto celebrare il compleanno di un illustre cittadino nato il 6 marzo del 1475,  Michelangelo Buonarroti. Un corteo della Repubblica fiorentina è partito dalla Basilica di Santa Croce dove è stata posta una corona di fiori sulla tomba del grande Maestro ed è giunta in Piazza della Signoria dopo essersi fermato in Via Ghibellina dove è stata posta un'altra corona alla casa che fu di Michelangelo.

Leggere anche:
- Un importuno, un perdigiorno oppure un suo debitore?


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venerdì 4 marzo 2011

Nell'alluvione del 6 Novembre 1864

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Firenze, Lungarno Archibusieri e Piazza del Pesce

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 La Via degli Archibusieri a Firenze, vista nella dolorosa circostanza dell'inondazione
avvenuta la sera del 6 Novembre 1864

Sia lode all'egregio Prefetto Cantelli, alla Guarda Nazionale, al Nostro Glorioso Esercito, ai Pompieri,
alla Guardie di Pubblica Sicurezza perché mostrarono che all'evidenza che l'abnegazione e lil sacrificio sono
e saranno sempre la divisa degli italiana nei supremi momenti del pericolo.

L'inondazione del 1864 superò di centimetri 31 quella del 1844
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martedì 1 marzo 2011

I' Lachera

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Firenze, Piazza del Mercato Nuovo, angolo con via di Capaccio, targa



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IN QUESTA ANTICA PIAZZA
DIVENNE POPOLARE GIUSEPPE LACHERI (1811-1864)
DETTO IL LACHERA
FACETO VENDITORE AMBULANTE
NOTO PER IL SUO VERACE BRIO SARCASTICO FIORENTINO
RAMMENTATO ANCHE DAL COLLODI

A RICORDO
"GIULLARI", 28 MAGGIO 2005
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"...benché non conciatore ma addobbato come loro con la giubba, il mazzo dei sigilli e la camicia con la lattuga, il famoso Lachera (al secolo Giuseppe Lacheri) venditore ambulante di dolci ma più specialmente di ciambelle, rinomato per la sua estrema pulizia, avendo sempre il grembiule e la camicia di bucato. Ma il Lachera non era celebre soltanto per le ciambelle, sivvero per la mordacità dei suoi frizzi e delle sue spiritosaggini, che sferzavano a sangue. Fu l'ultimo fiorentino bizzarro che rappresentasse quei tipi amenissimi e pieni di spirito del passato. Il Lachera veniva spesso richiamato dal Commissario del Buon Governo per le sue allusioni al Granduca, in specie quando lo vedeva passare in carrozza: il Sovrano portava la tuba, e il Lachera, figurando di vendere certi dolci che avessero quel nome, aveva il coraggio di dirgli sul viso: Babbalocchi a cilindro! Detto che rimase poi famoso." (FIRENZE VECCHIA -1799/1859 di Giuseppe Conti)

Accanto alla targa, il dipinto del  pittore Giovanni Colacicchi (Anagni, 19 gennaio 1900 – Firenze, 1992) rappresentante la  Madonna con il Bambino. 



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