Guardando Firenze nei particolari da dietro l'obiettivo di una fotocamera.

lunedì 23 aprile 2018

Lo scivolo di Palazzo Strozzi e l’intelligenza delle piante





Firenze, Palazzo Strozzi

Dal 19 aprile al 26 agosto 2018 Palazzo Strozzi presenta The Florence Experiment, nuovo progetto site-specific dell’artista Carsten Höller e dello scienziato Stefano Mancuso, a cura di Arturo Galansino: un esperimento che unisce arte e scienza studiando l’interazione tra piante ed esseri umani attraverso due monumentali scivoli che permettono ai visitatori una discesa di 20 metri di altezza dal loggiato del secondo piano al cortile e uno spazio laboratoriale nella Strozzina, collegato alla facciata del Palazzo.

Carsten Höller è celebre per la sua riflessione tra arte, scienza e tecnologia con installazioni che creano un forte coinvolgimento del pubblico. Per questo progetto collabora con Stefano Mancuso, fondatore della neurobiologia vegetale, che si occupa di studiare l’intelligenza delle piante, analizzate come esseri complessi dotati di straordinaria sensibilità e in grado di comunicare con l’ambiente esterno attraverso i composti chimici che riescono a percepire ed emettere.

The Florence Experiment propone una riflessione sul rapporto tra esseri umani e piante. Il progetto mira a creare una nuova consapevolezza sul modo in cui l’uomo vede, conosce e interagisce con un organismo vegetale, trasformando Palazzo Strozzi in uno spazio di sperimentazione scientifica e artistica sulle capacità comunicative ed emozionali di tutti gli esseri viventi.

La prima parte del progetto è costituita dai grandi scivoli del cortile (The Florence Experiment Slides) che tutti i visitatori possono utilizzare vivendo un’esperienza totalmente inedita di Palazzo Strozzi. Ogni settimana una parte dei visitatori, scelti in maniera casuale, intraprende la discesa portando con sé una pianta di fagiolo. Dopo la discesa la pianta è consegnata a un team di scienziati che ne analizza i parametri fotosintetici e le molecole emesse come reazione alla discesa, confrontando i risultati con quelli di piante che sono state fatte scendere da sole e di altre che, invece, non hanno affrontato la discesa.


La seconda parte dell’esperimento (Plant Decision-Making Based on Human Smell of Fear and Joy) utilizza due sale cinematografiche: in una sono proiettate scene di film horror, nell’altra spezzoni di film comici. La paura o il divertimento dei visitatori producono composti chimici volatili differenti che, attraverso due condotti di aspirazione, sono trasportati sulla facciata. Qui potranno influenzare la crescita di piante di glicine rampicanti disposte su strutture a forma di Y: su un braccio della Y viene rilasciata “l’aria della paura”, sull’altro “l’aria del divertimento”.

L’esperienza di The Florence Experience è di tipo individuale. Per poter partecipare al progetto è necessario prendere visione e accettare le avvertenze disponibili in biglietteria e consultabili online a questo link. Si segnala che l’età minima per utilizzare gli scivoli è 6 anni ed è necessario avere un’altezza compresa tra 130 e 195 cm e un peso non superiore a 120 kg. Per i minori di 14 anni è necessaria la firma di una liberatoria da parte di un adulto accompagnatore.

Fonte Palazzo Strozzi


Coordinate:  43°46'16.73"N,  11°15'6.79"E                 Mappe:   Google   -   Bing




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lunedì 16 aprile 2018

La casa di Lorenzo Ghiberti




Firenze, Piazza dei Ciompi 11

In questi mesi Piazza dei Ciompi è sottosopra, si stanno facendo i lavori per riqualificare la piazza che una volta ospitava il Mercato delle Pulci, mercatino caratteristico degli oggetti di antiquariato ed artigianato fiorentino unici, che era molto frequentato sia dai turisti che dai fiorentini. Era possibile trovare vecchie lampade, servizi da tè, posate, mobili, stampe, libri e bigiotterie, oggetti di un passato più o meno lontano. Situata a mezza strada tra il Duomo, Santa Croce e Piazza Beccaria la piazza accoglie la famosa Loggia del Pesce ricostruita qui a cavallo della metà del 1900 (1955)   dopo essere stata smontata negli anni della riqualificazione (1885-1895) del Ghetto nel centro storico ai tempi di Firenze Capitale del Regno d'Italia (1865-1871) nel Mercato Vecchio oggi Piazza della Repubblica.
Sul lato est della piazza vi è una casa apparentemente del tutto anonima non fosse per una vistosa lapide  posta sopra la cornice in pietra serena del portone d'ingresso che ricorda una proprietà di Lorenzo Ghiberti (Firenze, 1378 – Firenze, 1455) .

DI LORENZO GHIBERTI DALLE PORTE
QUESTA FU LA CASA








Vista l'importanza del personaggio è da ricordare come un tempo l'area si connotasse decisamente per la presenza di numerose botteghe di artisti, tanto che poco distante da qui, dall'altro lato di Borgo Allegri (dove era questa casa prima che si creasse la piazza dei Ciompi), a quello che era il numero civico 83, la tradizione riconosceva l'abitazione e bottega di Cimabue (Firenze, 1240 circa – Pisa, 1302) e di conseguenza il luogo dove si era formato Giotto (Vespignano, 1267 circa – 1337), ugualmente contrassegnata da una memoria in marmo e distrutta nel corso dello sventramento del quartiere attuato nel 1936.



Coordinate:   43°46'16.04"N,  11°15'54.57"E                    Mappe: Google - Bing




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lunedì 9 aprile 2018

L'affresco dello Zuccari e il busto di Cosimo II de' Medici





Firenze,  Arcispedale di Santa Maria Nuova

L'Ospedale di Santa Maria Nuova fu fondato nel 1288 da Folco Portinari (Portico di Romagna,data ignota – 31 dicembre 1289) noto anche per essere il padre di Beatrice la musa di Dante, e qui riposa il suo corpo mortale. In un post dedicato abbiamo trattato le vicissitudini che hanno portato alla nascita dell'Arcispedale

Sotto il portico sono grandi lunette ad affresco, opera di Cristoforo Roncalli detto Pomarancio e datate al 1614, raffiguranti, nell'ordine, da sinistra, Disputa al tempio, Strage degli Innocenti, Adorazione dei Magi, Adorazione dei pastori. Alla testata di destra è un grande affresco del 1560 circa dell'Annunciazione, opera di Taddeo Zuccari (Sant'Angelo in Vado, 1529 – Roma, 1566). Al centro del portico è l'ingresso alla chiesa di Sant'Egidio con una lunetta recante il calco di una Incoronazione della Vergine attribuita a Dello Delli ( c. 1403 – c. 1470). Dei cinque busti posti su mensole al culmine degli archi del loggiato quattro sono antichi e, partendo dalla sinistra del porticato di facciata, raffigurano Cosimo II de' Medici (Firenze,  1590 – Firenze, 1621) di Giovanni Battista Caccini (Montopoli in Val d'Arno, 1556 – 1613),  



Ferdinando II (Bartolomeo Cennini), Cosimo III (Carlo Andrea Marcellini), Gian Gastone (Antonio Montauti), ciascuno riconducibile e quindi databile alle varie fasi di costruzione della fabbrica. Il busto sull'ala sinistra, moderna, rappresenta Bernardo Buontalenti ed è opera di Mario Moschi (1960). 


Coordinate:    43°46'23.37"N,  11°15'35.18"E                   Mappe: Google Bing




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