Guardando Firenze nei particolari da dietro l'obiettivo di una fotocamera.

lunedì 28 settembre 2015

L'armonia e la bellezza

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Firenze, Piazza San Giovanni

Finalmente la lanterna del Battistero è stata riportata alla sua lucentezza e bellezza originaria e niente è più suggestivo di una fissazione nella memoria con una foto della sua eleganza in primo piano con un altrettanto incomparabile sfondo quale è il Campanile di Giotto. Ammiriamo i dettagli incomparabili.


Coordinate:  43°46'23.38"N,  11°15'18.27"E                      Mappe: Google - Bing




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giovedì 24 settembre 2015

La lanterna a nuovo

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Firenze, Piazza San Giovanni

Giorno dopo giorno vengono tolte le coperture e le impalcature che hanno circondato il Battistero per lunghi mesi al fine di ripulirlo e restaurarlo. E' dal Marzo del 2014 che lo hanno imprigionato per ripulire i marmi bianchi, la serpentina verde di Prato e il porfido, un intervento conservativo teso ad eliminare gli strati di incrostazioni nere e i depositi di sostanze inquinanti, in ultimo per consolidare e ridefinire gli elementi marmorei degradati nel tempo. L'anno passato il Battistero ha dovuto subire passivamente interpretazioni pubblicitarie estemporanee, di breve durata, quando è stato avvolto da una specie di foulard multicolore. Adesso  è tornata visibile completamente la copertura a otto spicchi e la splendida lanterna sormontata da una palla dorata con la croce  simile ma non uguale a quella che è situata sopra la cupola del Duomo. Uno splendore bianco, una cornice sorretta da otto eleganti colonne marmoree con capitelli con decorazioni finalmente leggibili. Lasciamo che il tempo e lo smog lavorino di nuovo per  rovinare, danneggiare, guastare il millenario 'mio bel San Giovanni' come lo ricordava Dante Alighieri. 


Coordinate:  43°46'23.38"N,  11°15'18.27"E                      Mappe: Google - Bing




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lunedì 21 settembre 2015

Il vello, il serpente e le mani sul viso di Eva

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Firenze, Duomo

Rimaniamo ancora qui intorno alla lunetta di sinistra del Duomo che abbiamo preso in considerazione in un  precedente post per osservare due statue che si trovano ai lati della stessa. A sinistra Adamo a destra Eva due opere di Lot Torelli (Firenze, 1835 - 1896)  che  Augusto Conti ( 1822-1905 ) nel suo“Sculture e mosaici nella facciata del Duomo di Firenze", pubblicato 1883, descrive "Catalogo  - XIV - Pinnacoli finali de' Piloncini a fianco della Porta e all'altezza del Frontone. Due statue. Adamo ed Eva".
Eva ha i fianchi coperti da una vello che potrebbe essere di pecora, le mani sul volto, conscia del peccato appena commesso, con il serpente dritto che sbuca da dietro ai suoi piedi che la guarda vittorioso.
Ancora Augusto Conti "Le due Statue hanno atteggiamento di vergogna e di dolore, succeduti alla colpa loro; come Gesù è nel Frontone, in atto di patire vituperj e dolori. Ma la Fede in Lui, promesso da Dio ai Progenitori, li salvò, e la radice del Genere umano é trapiantata in Cielo, cantata dall'Alighieri angelicamente.


Coordinate:  43°46'23.78"N,  11°15'20.18"E                      Mappe: Google - Bing




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giovedì 17 settembre 2015

la Cupola del Brunelleschi dentro Palazzo Vecchio

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Firenze,   Palazzo Vecchio

L'effetto sorpresa è innegabile dal basso se si entra in Palazzo Vecchio dal grande portone con scalinata  di Via dei Leoni  per arrivare nel terzo cortile. Appare una struttura bianco argentea dalle linee inconfondibile della Cupola, in scala,  l'opera di Filippo Brunelleschi  (Firenze, 1377 - 1446) che da più di  mezzo millennio è ammirata dal vero in Piazza del Duomo.
La struttura  alta otto metri e mezzo e larga sei ospita l' I-Dome, uno spazio multimediale dove i visitatori potranno immergersi in un percorso sensoriale della città interagendo con schermi touch screen, nei quali percorsi video tematici raccontano le eccellenze fiorentine e toscane al mondo.



Coordinate:   43°46'8.41"N, 11°15'26.20"E                    Mappe: Google - Bing




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lunedì 14 settembre 2015

Il torrino di Palazzo Torrigiani

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Firenze, Palazzo Torrigiani

Chi si trova in Piazza Pitti volgendo lo sguardo via Romana non può fare a meno di notare una costruzione che si erge sopra i tetti, dalla forma ottagonale. Riveliamo qui cosa sia, con alcuni antefatti.
Ai primi decenni del Cinquecento (1520 circa) il banchiere Bernardo Bini accorpò alcune proprietà trasformandole in un palazzo signorile.   Passato ai Torrigiani nel 1749, l'edificio fu ampliato, facendo tra l'altro costruire una rampa per i cavalli, che saliva dal cortile verso la collina di Boboli. Nel 1771 il granduca Pietro Leopoldo di Lorena acquistò l'immobile per destinarlo alla formazione di un museo scientifico che fu infatti aperto nel 1775. E' nell'ambito di questo cantiere che dalle fondamenta si eresse il così detto torrino, una torre ottagona per le osservazioni astronomiche.(notizie dal Repertorio delle Architetture Civili di Firenze). 



Coordinate:   43°45'51.74"N,  11°14'50.66"E                     Mappe: Google - Bing




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giovedì 10 settembre 2015

La chiesa fuor della porta

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Firenze, San Miniato a Monte

Leggiamo un brano dal  "Diario Fiorentino di Agostino Lapini dal 252 al 1596", pubblicato per la prima volta nel 1900 a cura di G.O. Corazzini, che riguarda San Miniato a Monte.
Morte di Santo Miniato e del miracolo che mostrò.
252 delli anni di Cristo. Decio Imperator Romano essendo per diporto venuto qui in Firenze, come pagano perseguitava li cristiani : et intendendo la gran santità di santo Miniato, figliuolo del Re d' Erminia, lo fece decapitare. Qual santo Miniato abitava in sul monte dove è posta la chiesa di Saminiato, fuor della porta Saminiato, dove in quel tempo era una gran selva e gran bosco, e si chiamava detta selva Arisbotto : dove era una chiesetta intitolala santo Piero, dove detto santo faceva le sua orazione. E per miracolo grandissimo, detto santo, quando fu decapitato, con le sua proprie mani si pose la sua testa sopra lo imbusto, e camminando con i sua proprij piedi, arrivò a il luogo proprio dove dimorava, et a dove è oggi la chiesa di Saminiato detta ; et arrivato nel detto luogo, rese la sua santa anima a Dio, e li fu sepolto. E di poi nelli anni di Cristo 1013, uno certo messer Alibrando cittadino e vescovo allora di Firenze, fece cominciare a edificare la grande e bella chiesa di detto Saminiato, con li belli marmi, come oggi si vede, e si cominciò nel detto millesimo (1). Et a di 26 d' aprile, per comandamento del molto catolico e santo imperatore Arrigo secondo di Baviera, e della sua moglie imperatrice Santa Cunegonda, sopra la detta muraglia fu fatta l'Arte di Calimara della città di Firenze.(2)
1 Cfr. Villani, Cronica, Libro I: cap. LVII. 
2 Vuol dire il Cronista che il detto Imperatore ordinò che l'Arte di Calimala soprintendesse alla edificazione della muraglia cioè della chiesa di San Miniato.

 Agostino Lapini (Firenze, 28 ottobre 1515 -  18 settembre 1592)



Coordinate:  43°45'34.33"N,  11°15'54.01"E                     Mappe: Google - Bing




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lunedì 7 settembre 2015

Riverberi d'argento

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Firenze, Ponte Vecchio

I riflessi  argentei sull'Arno sono di luce ma i riflessi sono anche dentro le botteghe e nelle vetrine degli orafi addossate sul ponte .

Leggiamo un brano che riguarda il Ponte Vecchio tratto da "Della vecchiezza sovraggrande del Ponte Vecchio di Firenze e de' cangiamenti di esso" lezione di Domenico M. Manni, pubblicata nel 1763  recitata nell' Accademia Etrusca di Cortona il 9 Settembre 1763 . 
Che verso l'anno 1400. fosser in buon ordine le botteghe del Ponte , n' abbiamo contezza in Goro Dati , dove a car. 108. della sua Storia dice : Fra gli altri ( Ponti ) ven' è uno, sul quale da ogni parte son bellissime botteghe artieri lavorate di pietra concia, che non pare, che sia Ponte , se non in sul mezzo di esso , dove è una piazza 1 che ti mostra il fiume di sopra, e di fotto.
Che ver l'anno 1422. si fossero introdotti sul Ponte de' sordidi macelli, che mal facevano decoro a quel luogo, io l'ho in Ser Antonio di Pardo , siccomc in altro Notaio del 1495. Di queste botteghe sì lorde disgradendo la vista a chi vi passava tuttora, fur cangiate, destinandosi per gli orafi , argentieri , e gioiellieri , che innanzi dimora facevano e in via del Moro , e presso Mercato nuovo , e in via de' Servi.



Coordinate:  43°46'3.13"N,  11°15'10.05"E                      Mappe: Google - Bing




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giovedì 3 settembre 2015

L'icosaedro di cristallo

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Firenze, Piazza de' Giudici

Più volte abbiamo visto e desctitto la meridiana monumentale situata davanti al Museo Galileo (della Scienza) in Piazza de' Giudici. L'abbiamo vista estendersi in altezza, sul piano orizzontale a terra, il geco in bronzo integro e poi sfregiato, ma mai ci siamo soffermati sull'icosaedro di cristallo verde che di giorno in giorno mese dopo mese, a mezzogiorno punta la luce l'ombra sul segno zodiacale corrispondente. Dunque, finalmente, eccolo nella foto in alto.


Coordinate:   43°46'3.19"N,  11°15'21.69"E                     Mappe: Google - Bing




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