Guardando Firenze nei particolari da dietro l'obiettivo di una fotocamera.

giovedì 29 settembre 2016

La facciata sulla facciata

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Firenze, piazza Santa Maria Novella, basilica di Santa Maria Novella


Le lunette sopra le porte della  basilica di Santa Maria Novella furono dipinte da Ulisse Ciocchi (Monte San Savino 1560/70 - 1631)  tra il 1616 e il 1618. Quella centrale, qui sopra riportata, rappresenta San Tommaso d'Aquino in preghiera davanti al crocifisso, con bella evidenza al cento al centro lo stemma Rucellai, e la processione del Corpus Domini che parte da Santa Maria Novella. Se si ingrandisce l'immagine (sotto) appare la sagoma ben definita della stessa facciata della basilica così come si presentava all'inizio del Seicento, Si nota chiaramente un particolare, l'assenza, in quel periodo, della voluta di destra, accanto al grande rettangolo tripartito, sotto il timpano. Essa fu finalmente realizzata coi rivestimenti marmorei bianchi e serpentino solo nel 1920. 



Rispetto ai giorni nostri, notiamo altre differenze, la scalinata più lunga per l'accesso alla chiesa come se il prato antistante fosse ad un livello più basso dell'attuale e la presenza di caseggiati addossati al fianco destro.



Coordinate:   43°46'27.18"N,  11°14'57.76"E                    Mappe: Google - Bing




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lunedì 26 settembre 2016

Il Ghirlandaio ci guarda negli occhi

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Firenze, Piazza Santissima Annunziata, Spedale degli Innocenti

Riordinato e inaugurato da poche settimane il Museo degli Innocenti in Piazza Santissima Annunziata merita la visita, colmo di opere d'arte significative di eccelsi artisti, affreschi, olii su tavole, chiostri, volte a crociera ecc.. Alla ricerca di dettagli quale è il filo rosso del nostro Blog, si coglie l'occasione per mettere in evidenza i volti che compaiono nella tavola lucente di tempere e olii policromi, quelli che dovevano essere i volti dei fiorentini della fine del Quattrocento nella "Adorazione dei Magi" di Domenico Ghirlandaio (Domenico Bigordi, Firenze, 1449 - 1494). Opera che secondo il committente, il priore Francesco Tesori, doveva essere compiuta dalla sola mano del Ghirlandaio, finita in trenta mesi a fronte di un emolumento di 115 fiorini. In realtà l'opera, che doveva essere posizionata sull'altare maggiore della Chiesa di Santa Maria degli Innocenti, fu terminata oltre il tempo stabilito e Domenico fu aiutato dal altri della sua bottega, David Ghirlandaio (David Bigordi, Firenze 1451 -  1523) e Bartolomeo di Giovanni (Firenze, 1458 - 1501).




A sinistra del quadro vediamo raffigurato un uomo vestito di nero, è il priore, il committente e accanto a lui il volto di un personaggio, in tunica rossa, che ci guarda negli occhi, che non è altri che lo stesso Domenico Ghirlandaio, all'incirca quarantenne e ben nutrito visto che l'opera è del 1488-1489.


Coordinate:  43°46'33.99"N,  11°15'38.95"E                     Mappe: Google - Bing




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giovedì 22 settembre 2016

Una finestra e uno stemma

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Firenze, Via della Vigna Nuova, 18

La via ha un nome che evoca molte cose, Dante, per esempio. La strada stretta nominata via del Purgatorio lascia vedere in fondo ad essa una diga maestosa, un palazzo imponente, uno dei modelli ripresi per rappresentare  il Rinascimento fiorentino. Reso omogeneo fondendo più costruzioni da Bernardo Rossellino (Settignano, 1409 – Firenze, 1464) su disegno di Giovan Battista Alberti intorno alla metà del Quattrocento, la data non è certa pochè sono andati perduti i documenti storici, per volere di Giovanni Rucellai. Rimaneggiato nei secoli successivi particolarmente nel Settecento.
"Piccole sono le finestre quadrate del piano terreno, grandi  le bifore entro ghiere di conci bugnati dei piani superiori. Sopra il cornicione aggettante s'innalza una loggetta, visibile solo in lontananza, con pitture murali monocrome del sec. XV. Nei fregi della facciata ricorrono anelli con diamanti e piume, emblemi dei Rucellai (oltre che dei Medici), e le vele gonfie, insegne di Giovanni". Sopra una bifora centrale vi è lo stemma Rucellai esemplificazione e trasferimento su pietra  di quello policromo trinciato nel primo di rosso, al leone leopardito d'argento, nel secondo fasciato increspato d'azzurro e d'oro.


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Coordinate:     43°46'16.47"N,  11°14'58.70"E                  Mappe: Google - Bing




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lunedì 19 settembre 2016

La villa rosa

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Firenze, Costa San Giorgio

Villa Bardini, una macchia rosa che sovrasta Firenze dalla collina della Costa San Giorgio, la via che porta all'omonimo Forte (Forte Belvedere), nasce nel 1641 su di un preesistente impianto medievale dall'architetto Gherardo Silvani (1579-1675) per il suo amico Francesco Manadori (1577-1656), da cui il nome originale di Villa Manadora. Qualche volta si ritrova in letteratura anche come villa Belvedere, per l'eccezionale posizione panoramica. Di qua della villa scende il giardino che occupa buona parte della collina giù fino a Via de' Bardi e Piazza de' Mozzi dove è l'altrettanto famoso Museo Stefano Bardini. In primo piano vediamo Palazzo Capponi delle Rovinate con la facciata sul Lungarno Torrigiani e gli affacci sull'Arno.



Coordinate:    43°45'51.24"N,  11°15'22.22"E                 Mappe: Google - Bing




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giovedì 15 settembre 2016

All'altezza del terzo piano

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Firenze,  Via del Moro

Si gira, si cammina, si va per le strade di Firenze per anni senza vedere cose che sono lì da centinaia di anni solo qualche metro sopra la nostra testa. La 'cosa' mi è apparsa girando  in via del Moro  da via della Vigna Nuova, sulla sinistra in alto all'altezza del terzo piano. E' uno stemma, in pietra serena, un po' sbocconcellato, eroso, consumato come deve essere considerando che sta sopportando gli elementi atmosferici da qualche centinaio di anni. La facciata sulla quale è saldamente fissato dall'ottavo decennio del '700 è quella del  palazzo Arrighetti, da quando Giovanni Tommaso acquistò il palazzo aggiungendo lo stemma di famiglia, uno scudo con l'arme degli Arrighetti  monocromo come può esserlo il grigio della pietra ma che nell'originale policromo su carta lo  stemma è azzurro, seminato di gigli d'argento, alla banda attraversante d'oro, caricata di tre ghirlande di verde. 



Coordinate:    43°46'16.65"N,  11°14'53.73"E                   Mappe: Google - Bing




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lunedì 12 settembre 2016

La palma dei Conti

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Firenze, Via de' Conti

In via de' Conti ma ben visibile dallo slargo triangolare in convergenza con via Zanetti, si trova un palazzo signorile oggi diventato hotel. Il palazzo sorge dove furono proprietà  dei Boni, dei Bettini, dei Bartolini Salimbeni, dei Romoli, dello Spedale degli Innocenti e di altri ancora acquistate dai Malaspina a partire dalla fine del Seicento.  Ai primi dell'Ottocento il palazzo fu acquistato dai marchesi Conti di Pisa i quali vollero sostituire sulla facciata gli antichi stemmi della famiglia Malaspina  con lo scudo l'arme della famiglia Conti di Pisa d'azzurro, all'albero di palma al naturale, che fuoriesce su un monte di tre cime d'oro. 



Coordinate:   43°46'26.54"N,  11°15'11.27"E                    Mappe: Google - Bing




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giovedì 8 settembre 2016

Un'entrata laterale

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Firenze, Via del Parione


La facciata del Buontalenti (Firenze, 1536 – 1608]) della chiesa di Santa Trinita e l'entrata principale si trovano nella piazza omonima ma esiste un altro accesso laterale poco conosciuto dai più, i turisti, ma ben conosciuto dai parrocchiani che frequentato la chiesa per le funzioni religiose. La porta laterale è  in Via del Parione. Buio è l'ingresso e ina giornata estiva luminosa si fa fatica ad adattare l'occhio alla semi oscurità ma una volta fatto si notano ai lati tombe, antichi affreschi, iscrizione dimenticate. Una di queste, sulla destra recita:

D. O. M,
IOANNI STROZZAE PHILOSOPHIAM SVMMA
CVM LAVDE PROFESSO AD FERD1NANDVM
lMPERATOREM . PIVM QVARTVM PONTIFICEM
 ET CONCILIVM TRIDENTINVM AMPLISSIMA
LEGATIONIBVS FVNCTO
  PETRVS STROZZA PANDOLPHI F -
  (G)ENTILI DE SE OPTIME MERITO - P -
  (VI)XIT ANNOS LII, MENSES XI. DIES I (X) -
  OBIIT ANNO SAL. MDLXX.


 


Nel suo libro 'Notizie Istoriche delle Chiese Fiorentine Divise nei suoi Quartieri' di Giuseppe Richa del 1775 scrive "...Nella Cappella degli Strozzi restaurata nel 1609 da Piero di Pandolfo degli Strozzi , e che fu fatta l'anno 1340, si legge questa iscrizione ..." 



Coordinate:  43°46'13.28"N,  11°15'2.90"E                     Mappe: Google - Bing




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lunedì 5 settembre 2016

Battente

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Firenze, Piazza di Parte Guelfa

La piazzetta da cui inizia Via Pellicceria ha un fascino particolare, piccola, delimitata dal palazzo Giandonati, dal Palazzo dei Capitani di Parte Guelfa e la ex Chiesa di Santa Maria sopra Porta, sconsacrata nell'800 e adesso adibita a sala di lettura della Biblioteca dell'Università Popolare. Come moltissime delle antiche chiese fiorentine, per poter accedervi si doveva percorrere una doppia scalinata che portava su, all'ingresso. Sul portone si trova il bellissimo battente qui sopra riportato.

 

Coordinate:   43°46'10.99"N,  11°15'12.88"E                    Mappe: Google - Bing




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giovedì 1 settembre 2016

Quella strana testa di Orsanmichele

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Firenze, Orsanmichele

Un particolare ben difficile da vedere. Ad angolo tra via Lamberti e via Arte della Lana, sulla cornice del tetto di Orsanmichele, troviamo una testa in pietra forte tra svariate teste di leone. Queste ultime le vediamo in moltissimi monumenti fiorentini a cominciare da fuori Palazzo Vecchio, sulla Loggia dei Lanzi, per finire quelle tutte intorno al Duomo. Le teste sono un po' più rare. Ricordiamo in particolare quelle della scarsella del Battistero.


Coordinate:    43°46'14.16"N,  11°15'17.35"E                   Mappe: Google - Bing




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