Guardando Firenze nei particolari da dietro l'obiettivo di una fotocamera.

venerdì 30 dicembre 2011

Girare intorno alla Torre


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Firenze, Via de' Bardi, Corridoio Vasariano

Cosimo I non ci riuscì ad abbatterla, la Torre, pur appartenendo alla potente famiglia fiorentina de' Medici, dovette far costruire a Giorgio Vasari una variante al progetto per aggirarla, la Torre che i Mannelli non volevano permettergli di abbattere.


Coordinate:  43°46'2.92"N,  11°15'10.18"E                          Mappe:   Google     -    Bing


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martedì 27 dicembre 2011

Il silenzio del Chiostro

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Firenze, Piazza San Lorenzo, Basilica di  San Lorenzo, il Chiostro dei Canonici

 Deve il suo nome al fatto che anticamente erano collocate le abitazioni dei canonici e i vari ambienti della vita monastica.  Il progetto è del Brunelleschi  ma la realizzazione dopo la sua morte tra il 1457 e il 1460 la si deve ad un suo discepolo Antonio Manetti,  con un doppio loggiato, arcate a tutto sesto nel piano inferiore e architravi nel piano superiore. 

Coordinate:  43°46'28.61"N,  11°15'14.82"E                                           Mappe:  Google    -    Bing

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sabato 24 dicembre 2011

Il Ratto in Piazza

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Firenze, Piazza della Signoria, Loggia dei Lanzi, Il Ratto delle Sabine del Giambologna


L'imponente scultura, alta  4,10 metri,  è una mirabile opera manierista tra le meglio riuscite del Giambologna, nome italianizzato di Jean de Boulogne (Douai 1529 - Firenze 1608) .

Coordinate:  43°46'9.18"N,  11°15'20.11"E                                     Mappe:    Google   -   Bing
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mercoledì 21 dicembre 2011

Il mistero della Berta

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Firenze, Piazza Santa Maria Maggiore, iscrizione

Ritorniamo a dare un'occhiata alla pareti esterne della Chiesa di Santa Maria Maggiore questa volta dalla parte della facciata. Sul lato sinistro abbiamo visto una iscrizione parzialmente scalpelleta e parte di una statua una ben nota testa inglobata tra le mura della torre campanaria dietro la quale vi sono due o tre leggende (La testa e l'iscrizione).  Alla testa di donna la tradizione attribuisce il nome di Berta. La cosa è abbastanza strana.
Però guardando con attenzione si vede sulla facciata a metà altezza una striscia apparentemente di bronzo sulla quale si legge distintamente con un buon ingrandimento fotografico E R T A  in caratteri medievali e spostandoci verso l'angolo si riesce a intravedere ciò che resta di una B, le due gobbe proprio sulla sinistra rispetto alla E di ERTA. Forse non è bronzo ma una sottile striscia di pietra scura incisa.


L'angolo della chiesa è consunto e arrotondato segno che il tempo ha agito profondamente (venne ricostruita nel XII sec), tanto da consumare, rompere la parte sinistra dell'iscrizione. Resta da capire se la testa, l'iscrizione parziale, la lapide scalpellata hanno qualcosa in comune. Forse si. Tra le varie leggende, la meno fantasiosa e letteraria risulta essere quella di un'erbivendola che, con grandi sacrifici donò alla Chiesa una campana che avrebbe dovuto avvertire con i suoi rintocchi, i contadini arrivati in città, che le porte di Firenze stavano per chiudere e che era l'ora di tornare a casa.

Coordinate:  43°46'23.99"N,  11°15'10.22"E           Mappe:   Google   -   Bing
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domenica 18 dicembre 2011

La forma a U di Palazzo Corsini

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Firenze, Lungarno Corsini, Palazzo Corsini al Parione



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 Palazzo Corsini  di Giuseppe Zocchi (Firenze, 1711 – Firenze, 1767)

Il palazzo è un edificio di stile tardo barocco e ciò è visibile, in tutto il suo insieme, dai tetti dove si stagliano statue e vasi in terracotta, una novità per la Firenze rinascimentale, e dalla corte principale a forma di "U" che si apre verso il Lungarno. I due artefici di Palazzo Corsini furono: Bartolomeo Corsini (1622-1685), figlio di Filippo e Maria Maddalena Macchiavelli e, Filippo figlio di Bartolomeo (1647-1705) che ampliò il Palazzo nella parte che si protrae verso il Ponte S. Trinita. La costruzione del Palazzo è durata, senza interruzione alcuna, per 50 anni. La decorazione del Palazzo compiuta dal 1692 al 1700, rivela in tutta la sua bellezza, uno dei momenti più felici e intensi della pittura fiorentina. Tra i pittori che i Corsini incaricarono per decorare l'appartamento nobile del primo piano dove sono situati la Galleria Aurora, il Salone, la Sala da Ballo ed altre importanti sale, spiccano i nomi di Anton Domenico Gabbiani, Alessandro Gherardini, Pier Dandini. (dal sito ufficiale del Palazzo)

Coordinate:  43°46'13.71"N,  11°14'56.20"E                              Mappe:  Google  -  Bing




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giovedì 15 dicembre 2011

L'arco di Maria Maddalena

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Firenze, Via Gino Capponi, arco

L'arco di  Maria Maddalena de' Medici (Firenze,1600 -1633) si trova nella stessa via Gino Capponi dove abbiamo visto la ex chiesa di San Pierino, Due confratelli incappucciati. Lo possiamo vedere anche in fondo a destra nella foto del post  Quando le carrozze erano in piazza
A quanto sembra era abitudine dei Medici crearsi dei corridoi personali da utilizzare per spostarsi con sicurezza da un punto all'altro della città, vedasi il Corridoio Vasariano che collega palazzo Vecchio a Palazzo Pitti, ma questo corridoio che viene evidenziato dalla presenza di un arco sopra Via Gino Capponi è stato creato per una triste ragione. Esso serviva a Maria Maddalena de' Medici, sorella sfortunata con problemi di deambulazione di Cosimo II de' Medici, per assistere alla messa nella Basilica di Santissima Annunziata da una grata nella navata, lontana da occhi indiscreti e senza l'incomodo di gradini da salire e scendere. 

Coordinate:  43°46'36.74"N,  11°15'41.36"E             Mappe: Google  -   Bing



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lunedì 12 dicembre 2011

Due confratelli incappucciati

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Firenze,  via Gino Capponi, l'oratorio di San Pierino



Fu l'antica sede della Confraternita di San Pietro Maggiore, o del Sacramento, fondata nel '500.  Nel 1738 divenne parrocchia . All'interno fu decorata tra il 1585 e il 1590 da maestri del tardo Cinquecento tra i quali  Andrea Boscoli, Giovan Battista Naldini, Bernardino Poccetti (Firenze 1542- 1612) con Scene della Passione di Cristo e della Vita della Vergine importanti esempi di pittura devozionale controriformata.

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All'esterno, sopra la porta d'accesso al chiostro, si trova una lunetta in terracotta invetriata di Santi Buglioni (il cui vero nome era Santi di Michele, 1494 – 1576, scultore italiano, concorrente dei Della Robbia) raffigurante l'Annunciazione fra due confratelli incappucciati.  Adesso è sede della Società Dante Alighieri.

Coordinate:  43°46'37.23"N,  11°15'42.32"E                                    Mappe:       Bing         Google



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venerdì 9 dicembre 2011

Quando le carrozze erano in piazza

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Firenze,  Piazza della Santissima Annunziata

Sotto vediamo un'austera Piazza SS Annunziata nel 700 come la vedeva Giuseppe Zocchi (Firenze, 1711 – Firenze, 1767)  priva di auto e percorsa da carrozze trainate da cavalli. Niente sembra essere cambiato, ci sono le due fontane con mostri marini in bronzo e il monumento equestre del granduca Ferdinando I opera del Giambologna oltre che la basilica della Santissima Annunziata, lo Spedale degli Innocenti (il primo orfanotrofio europeo) e sulla nostra sinistra la Loggia dei Servi di Maria.




Coordinate:  43°46'34.69"N,  11°15'37.82"E        Mappe:  Google   -    Bing



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martedì 6 dicembre 2011

Ognissanti

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Firenze,  Piazza Ognissanti

Sulla sinistra nella foto e nella lito  vediamo il Palazzo Lenzi sede del Consolato francese, al centro la duecentesca Chiesa d'Ognissanti

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Giuseppe Zocchi (Firenze, 1711 – Firenze, 1767) vedeva così  Piazza Ognissanti nel '700.


Coordinate:  43°46'20.46"N,  11°14'44.67"E       Google Mappe   -   Bing Mappe




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sabato 3 dicembre 2011

La Loggia trasferita

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Firenze, Piazza della Repubblica

In questo quadro di Fabio Fabbi, Piazza del Mercato Vecchio, ci mostra ancora una volta come era Piazza della Repubblica prima della grande ristrutturazione all'epoca di Firenze Capitale del Regno d'Italia. Sulla sinistra si intravedono due archi della Loggia del Pesce che abbiamo già visto in una foto dei Fratelli Alinari. Per vederla nella sua interezza passare qui o dal vivo oggi in Piazza dei Ciompi.

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Coordinate: 43°46'17.38"N, 11°15'13.40"E


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mercoledì 30 novembre 2011

Per primi qui cancellarono la pena di morte

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Firenze, Piazza della Signoria, interno di Palazzo Vecchio

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PER MEMORIA
DELLA TOSCANA FELICITÀ
QUANDO PIETRO LEOPOLDO
CON LEGGE DE' 30 NOVEMBRE 1786
LA PENA DI MORTE, L'INFAMIA, LA TORTURA,
OGNI DELITTO DI LESA MAESTÀ
COLLA CONFISCAZIONE DELLE
SOSTANZE
CANCELLÒ
PER PRIMO IN EUROPA
DALLA VECCHIA LEGISLAZIONE
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QUESTA  EPIGRAFE   -  PREDISPOSTA  DA  GIUSEPPE  PELLI  BENCIVENNI   NEL

DICEMBRE 1786  -  IL COMUNE DI FIRENZE HA VOLUTO SCOLPITA  IN QUESTO
LUOGO  NELL'   OCCASIONE    DELLA   PRIMA   RICORRENZA   DELLA    FESTA
      COMMEMORATIVA   ISTITUITA   DALLA   REGIONE  TOSCANA                                  
                                                                         30 NOVEMBRE 2000
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Il 30 novembre, dal 2000, ricorre la `Festa della Regione Toscana', per ricordare un lontano 30 novembre del 1786 il giorno in cui venne promulgata la Riforma Penale da parte di Pietro Leopoldo di Lorena (1747 - 1792), Granduca di Toscana dal 1765 - 1790. La Toscana divenne il primo Stato al mondo in cui si abolì la pena di morte, uno degli atti più incivili perpetuati fino ad allora da tutti i governi, "... conveniente - secondo Pietro Leopoldo - solo ai popoli barbari". 

Coordinate:  43°46'9.07"N,  11°15'24.28"E


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domenica 27 novembre 2011

Ninna nanna a San Pier

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Firenze, Via della Ninna, resti di San Pietro

Scheraggio, dal latino exclarare, schiarire. Da qui la voce antica con significato di fossato o fogna per raccogliere l'acqua piovana di una città dove le acque si schiariscono. Probabilmente il terreno in questo punto degradava ed è qui che in epoca romana sorgeva il teatro sfruttando il declivio naturale del terreno per accogliere la cavea, gli spettatori. Le fondamenta del teatro sono state ritrovate sotto Palazzo Vecchio.
Qui era la chiesa di San Pier Scheraggio, vicino a Palazzo Vecchio, e quel che resta in via della Ninna  è parte della navata centrale, restaurata nel 1971. Le sue antiche vestigia, come recita la targa apposta,
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sono ancora lì. I suoi archi e le colonne affiorano dal fianco degli Uffizi, il resto è inglobato dalla seconda metà del Cinquecento. La chiesa era affrescata con una famosa Madonna con Bambino di Cimabue chiamata dai fiorentini Madonna della Ninna Nanna ed è da questo nome che successivamente viene il nome della via. della Ninna.

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Coordinate:  43°46'8.45"N,  11°15'21.86"E 



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giovedì 24 novembre 2011

Sedersi per secoli sotto la colonna

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Firenze, Piazza della Repubblica

Come scrivevamo in un precedente post, dove prima erano state le linde, fastose case romane e le severe dimore degli antichi fiorentini, si fecero catapecchie e casupole di povera gente, il Mercato, e il Ghetto. Oggi, su quella zona, è Piazza della Repubblica, risultato dello sventramento dell'epoca del "Risanamento", quando fu ridefinita l'urbanistica della città in seguito all'insediamento della capitale del Regno d'Italia a Firenze (dal 1865 al 1871). Ma le abitudini degli esseri umani rimangono le stesse per sempre come sedersi sotto  la Colonna dell'Abbondanza come ci testimonia il dipinto di Jan Van der Straet italianizzato in Giovanni Stradano. E' probabile che accadesse la stessa cosa sin dai tempi remotissimi a partire dal momento in cui la colonna rappresentava il punto di incrocio delle due vie principali di Florentia romana, il Cardo ed il Decumano Massimo, e qui si apriva il Forum della città.   

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Nella foto sopra riportata vediamo Piazza del Mercato Vecchio, intorno al 1555,  Giovanni Stradano. Jan Van der Straet, detto Giovanni Stradano o Stradanus (Bruges, 1523 – Firenze, 11 febbraio 1605) è stato un pittore fiammingo che operò a lungo a Firenze nella seconda metà del XVI secolo disegnando arazzi e producendo dipinti della vita locale.

Coordinate: 43°46'17.38"N, 11°15'13.40"E

Vedere anche:
- Il Mercato Vecchio degli Alinari e di Signorini
- Colonna dell'Abbondanza.

- Il Ponte Vecchio 130 anni fa e oggi
- La via Torta di Telemaco
- Alle Grazie fu Rubaconte
- Il Tiratoio
- Porta San Gallo da fuori...nel tempo
- Firenze come è e come la vedeva lo Zocchi



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lunedì 21 novembre 2011

Pier Maggiore desantificata

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Firenze, Piazza Pier Maggiore, facciata

La chiesa di San Pier Maggiore fu demolita nel 1783 in quanto pericolante. Rimane in piedi solo parte della facciata, gli archi del portico antistante alla chiesa, due dei quali tamponati, che chiudono il lato est della piazza. Un attiguo monastero femminile fu destinato a usi abitativi ed intorno si costruirono semplici case.

Qui sotto una stampa di Giuseppe Zocchi di Piazza con la chiesa di San Pier Maggiore come era nel 1744.

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Coordinate: 43°46′17″N 11°15′41.5″E





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venerdì 18 novembre 2011

I due dell'Arco

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Firenze, Arco de' Peruzzi, lapide

Sotto l'arco che unisce Via de' Benci con Piazza de' Peruzzi, sulla volta a 4/5 metri d'altezza, si trova un'incisione (su un piccolo pezzo di pietra, marmo, o intonaco?), visibile con un buon ingrandimento fotografico, con questa scritta in corsivo:

P. Arusi
M. Boni
1857


Un'altra lettura potrebbe essere quella dell'indicazione del luogo e di un nostro antenato concittadino:


Peruzi
M. Boni
1857

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Coordinate:  43°46'6.55"N,  11°15'36.02"E

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martedì 15 novembre 2011

Il Mercato Vecchio degli Alinari e di Signorini

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Firenze, Piazza della Repubblica

All'epoca romana qui sorgeva il Campidoglio, il foro, le superbe terme: Il Mercato Vecchio fu una località sontuosa e ricca a tempo dei romani  e qui scesero i fiesolani “ab antico” come dice Dante sulle sponde dell'Arno. Sulle rovine della civiltà romana sorsero allora i superbi palazzi e le sontuose case del medio evo, che poi alterate, deturpate e trasandate, ridussero quel luogo il peggiore della città. E dove prima erano state le linde, fastose case romane, e le severe dimore degli antichi fiorentini, si fecero catapecchie e casupole di povera gente, il Mercato, e il Ghetto. Oggi, su quella zona, è Piazza della Repubblica, risultato dello sventramento dell'epoca del "Risanamento", quando fu ridefinita l'urbanistica della città in seguito all'insediamento della capitale del Regno d'Italia a Firenze (dal 1865 al 1871).

Quasi nella stessa posizione della Colonna dell'Abbondanza.

Coordinate: 43°46'17.38"N,  11°15'13.40"E

Piazza del Mercato Vecchio come la vediamo in una foto dei Fratelli Alinari del 1893. Si intravede sulla sinistra la Loggia del Pesce ora in Piazza dei Ciompi.

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Piazza del Mercato Vecchio come la vedeva nel 1882-83 Telemaco Signorini (Firenze, 18 agosto 1835 – Firenze, 10 febbraio 1901) .

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Vedere anche:
- Il Ponte Vecchio 130 anni fa e oggi
- La via Torta di Telemaco
- Alle Grazie fu Rubaconte
- Il Tiratoio
- Porta San Gallo da fuori...nel tempo
- Firenze come è e come la vedeva lo Zocchi



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sabato 12 novembre 2011

La porticina

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Firenze, Palazzo Vecchio Via della Ninna, porticina

Nella solida muraglia di Palazzo Vecchio si apre una piccola porta ferrata dalla quale si accede alla Scala segreta del Duca  d'Atene,  Gualtieri VI di Brienne, costruita nello spessore del muro, che su San Pier Scheraggio. All'interno del Palazzo è il percorso della scala che Gualtieri volle realizzare soprattutto come accesso e via di fuga segrete al palazzo-fortezza. Oggi, la Scala segreta è visitabile ma il suo percorso si arresta al primo piano del palazzo all'altezza di quelli che furono gli appartamenti di Cosimo I, oggi perduti con la sola eccezione della stanza che costituisce l'anticamera dello Studiolo di Francesco I.



Vedere anche:
- ...di mala ambizione tratto



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mercoledì 9 novembre 2011

Loggia del Grano

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Firenze, Loggia del Grano,


La Loggia del Grano di Firenze si trova in piazza del Grano, all'angolo tra via de' Neri e via de' Castellani, sul retro della Galleria degli Uffizi e a pochi passi da piazza della Signoria.

Fu iniziata nel 1619 dell'architetto Giulio Parigi su commissione del granduca Cosimo II, come mercato del grano, un ruolo che in passato era stato ricoperto anche dalla chiesa di Orsanmichele.

La via ove sorge la loggia prende il nome dalla famiglia fiorentina dei Nori, storpiato poi in Neri, che in questa strada aveva le sue case. Apparteneva alla famiglia per esempio Francesco Nori che salvò la vita a Lorenzo de' Medici durante la Congiura dei Pazzi, facendo scudo con il suo corpo e morendo per le ferite riportate.

Legato al ricordo della Loggia è il vecchio detto fiorentino "a tutto spiano" che indica un'azione compiuta con totale abbondanza, cioè al massimo della misura. E lo "spiano" era appunto la misura della quantità del grano che ogni mese gli Ufficiali della Grascia o dell'Abbondanza assegnavano ai fornai per la panificazione: se non c'erano carestie o particolari scarsità del prodotto la quantità erogata con profusione era appunto quella a "tutto spiano", mentre in caso contrario veniva ridotta a mezzo spiano o anche di meno.



Sotto la loggia furono posti gli antichi stemmi di Firenze e della Croce del Popolo, attorno alla Torre dell'arme degli Ufficiali della Torre che presiedevano ai pubblici servizi economici e edilizi. Ufficiali della Torre, sotto questa magistratura che al principio sovrintendeva alle fortificazioni , vengono compresi poi gli uffici dei beni dei ribelli, di Signori e di tutte le gabelle, degli ufficiali delle molina, degli Ufficiali del mare, dei ponti, delle mura.

Coordinate:  43°46'9.57"N,  11°15'27.36"E

Vedere anche:
- Fontana del Mascherone




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domenica 6 novembre 2011

Lo stemma policromo

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Firenze, Palazzo Vecchio, Primo Cortile, stemma de' Medici

Nella foto sopra riportata vediamo in dettaglio ciò che vedevamo nella foto del post precedente nel Cortile del Palazzo. Lo stemma è a sei palle in campo d'oro, cinque smaltate di rosso e una azzurra con tre fiordalisi (gigli)  dorati.



Vedere anche:
- La Loggia dei Lanzi dal cortile di Palazzo Vecchio
- Il cortile di Palazzo Vecchio dalla Loggia dei Lanzi
- Le narici del delfino
- Portone chiodato

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giovedì 3 novembre 2011

La casa natale di Benvenuto Cellini

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Firenze,Piazza del Mercato centrale, targa

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IN QUESTA CASA
NACQUE BENVENUTO CELLINI
IL PRIMO DI NOVEMBRE  
DEL 1500
E VI PASSO' I PRIMI ANNI
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Questa è l'anonima facciata, tra gazebo e tavolini di ristoranti e pizzerie, della casa ove nacque Benvenuto Cellini. Il nonno di Benvenuto era un semplice muratore mentre il  padre Giovanni Cellini era suonatore e costruttore di strumenti musicali. 

Curioso il fatto che la targa assegni la data di nascita al Primo Novembre del 1500 mentre altre biografie segnano il 2 ed altre il 3. Comunque, giorno più giorno meno, ad oggi (3 Novembre 2011) sono trascorsi cinquecentoundici anni da quando vide la luce per la prima volta il sommo artista che produsse mirabili opere come il Perseo. Sul Ponte Vecchio troviamo un monumento a lui dedicato.

Nella Piazza del Mercato Centrale troviamo anche il monumento a Pinocchio e l'edificio tardo 800, epoca di Firenze capitale del Regno d'Italia, del Mercato Centrale .

Vedere anche:

Coordinate:  43°46'36.04"N,  11°15'15.24"E



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