Guardando Firenze nei particolari da dietro l'obiettivo di una fotocamera.

lunedì 27 giugno 2016

Reminiscenza egizia a Firenze

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Firenze, Costa San Giorgio 75

Un battiporta che sembra fuori posto in una città come Firenze e in palazzo una facciata dai sobri caratteri seicenteschi, una testina dal vago sentore egizio in un portone in Costa San Giorgio. Strano, ma non del tutto, se consideriamo che proprietari e residenti nel tempo sono state famiglie inglesi e americane in periodi nei quali furoreggiava l'Egitto. Il nome dell'edificio Casa di Santa Caterina, a cui appartiene il portone, risiede nel fatto che possa essere stato dimora di Santa Caterina da Siena.


Coordinate:   43°45'58.92"N,  11°15'14.60"E                   Mappe: Google - Bing




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lunedì 20 giugno 2016

Le scarpe e l'orchestra immaginaria

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Firenze, Forte Belvedere

 Il Forte Belvedere come nucleo tematico dell'esposizione Jan Fabre. Spiritual Guards, per le sue caratteristiche spaziali e storiche. Una fortificazione che nel tempo è servita per difendere Firenze dalle minacce esterne, ma anche per proteggere la famiglia dei Medici in tempi di rivolte cittadine. Un luogo di difesa dall'esterno e dall'interno quindi, che suggerisce un percorso attraverso la vita, le ambizioni e le angosce dei potenti signori medicei e che allude a opposte percezioni e sensazioni umane come quelle di controllo e abbandono, ma anche a bisogni e desideri contrapposti come quelli di protezione armata e di slancio spirituale, così profondi e radicati da condizionare le forme architettoniche e la configurazione dello spazio naturale. Soprattutto qui al Forte Belvedere dove è evidente la necessità di fortificarsi nella consapevolezza di restare pur sempre indifesi.
Un direttore d'orchestra con le scarpe grosse che dirige un'orchestra che non c'è ...


... e un uomo con le fattezze di Fabre, come del resto tutte le altre statue, avvolto nel suo cappotto sopra la testa per proteggere la fiammella di un accendino, che calza scarpe eleganti di tipo inglese...


.. o più un là un'ancheggiante ilare statua con i piedi immersi in pochi millimetri d'acqua ...


che apertamente dichiara (forse) di essere un errore.


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Coordinate: 43.763300, 11.253606                     Mappe: Google - Bing




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lunedì 13 giugno 2016

La Torre della Zecca Vecchia

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Firenze, Piazza Piave 1

La torre è stata recentemente restaurata e presto sarà possibile accedervi per le visite e godere del panorama a 180 gradi dall'alto, come la dirimpettaia Torre San Niccolò situata sull'altra sponda dell'Arno, dai suoi 25 metri  d'altezza. Fu eretta a protezione del mai eseguito ponte Reale, progettato negli anni precedenti alla disastrosa alluvione del 1333 e così intitolato in onore di Roberto d'Angiò (Santa Maria Capua Vetere, 1277 – 1343), e a difesa della parte della cerchia di mura che insisteva in questo tratto, a costituirne il termine sull'Arno. Nel 1532, scapitozzata, fu incorporata su progetto di Antonio da Sangallo il Giovane (Firenze, 1484 – 1546), a fungere da bastione, nella fortezza Vecchia o baluardo di Mongibello, a sua volta collegata a gore, mulini e ad altri edifici che formavano in questa zona un tipico agglomerato. Proprio per la presenza di opifici con magli azionati ad acqua, la fabbrica ospitò per un certo periodo l'officina della Zecca fiorentina, da cui la denominazione corrente. 
All'interno si trovano ambienti voltati un tempo ad uso dei soldati di guardia, e piani sotterranei dai quali si dipartono stretti corridoi fognari coperti da volte, uno dei quali (oggi allagato e quindi non più praticabile) passerebbe sotto il fiume consentendo di raggiungere la sponda opposta. All'esterno si presenta semplice e massiccia, con alcune piccole feritoie e senza coronamento merlato: ampie e ben leggibili (come altrimenti non potrebbe essere) le porzioni frutto di restauro. Sul lato che guarda alla città è la porta d'accesso con al lato un bel portabandiera in ferro di fattura novecentesca, dal lato che prospetta verso l'Arno è una targa con alcuni versi di Dante dedicati al fiume. 


Coordinate:  43°45'58.99"N,  11°16'6.37"E                     Mappe: Google - Bing




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lunedì 6 giugno 2016

Sotto la polvere antica

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Firenze, Borgo Santa Croce, 2

Andiamo da Piazza Santa Croce in via dei Benci per una strada denominata Borgo Santa Croce. Con il termine 'borgo' si comprende che anticamente era una via fuori le mura, oltre una porta, infatti il nome 'borgo' è indice che la strada era una direttrice che usciva da una porta cittadina dell'antica cerchia muraria del XII secolo, in particolare la Porta a' Buoi, che ricordava come fuori da questa parte di mura si tenesse un mercato del bestiame. Sul portone di un edificio, un'antica proprietà degli Alberti sin dal XIV secolo, posto al numero 2 di detta via troviamo questa piccola allegoria probabilmente con funzione apotropaica, una testa grottesca e due putti che circondano come due parentesi tonde uno stemma a sei palle. Polvere e ragnatele non riescono ad annullare l'antica eleganza.

Coordinate: 43.767834, 11.259804                     Mappe: Google - Bing



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