Guardando Firenze nei particolari da dietro l'obiettivo di una fotocamera.

sabato 30 gennaio 2010

Lentamente, disteso, 'adagio'



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Firenze, Piazza Pitti, "Adagio" opera di Roberto Barni in esposizione

Roberto Barni è nato a Pistoia nel 1939, vive e lavora a Firenze. Ha cominciato a esporre nel 1960 e nel 1963 ottiene una borsa di studio dal Comune di Firenze. Firenze - dal 25 giugno al 30 ottobre 2007.

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giovedì 28 gennaio 2010

Mucca non pascolante



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Firenze, Piazzale degli Uffizi, opera di Pascal Knapp “Cow Parade” in varie piazze fiorentine
(25 ottobre 2005 - 20 gennaio 2006)

La CowParade è una mostra d'arte pubblica, ideata nel 1998 a Zurigo dallo scultore svizzero Pascal Knapp. Da allora la manifestazione si è diffusa in vari angoli del mondo, da New York a Praga, da Londra a Las Vegas, da Dublino ad Atlanta, da Stoccolma a Johannesburg, da São Paulo a Praga.  Fondamentale è il ruolo degli sponsor che, adottando le pazze mucche d'artista in vetroresina, a grandezza naturale,  ne consentono istallazione in vari punti selezionati della città.




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martedì 26 gennaio 2010

Vicolo dei Malespini


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Firenze, Vicolo dei Malespini di fronte a Piazza della Signoria.
La nobile famiglia dei Malespini ha le sue origini probabilmente a Roma. Il più conosciuto dei Malespini è Ricordano Malespini (c. 1220 – c. 1290) che, oltre ad essere affiliato alla fazione dei guelfi fiorentini, è stato scrittore, storico , cronista noto soprattutto per avere scritto la Storia fiorentina, che ricorda la più famosa Nuova Cronica di Giovanni Villani. La sua cronaca arriva fino all'anno 1281 e proseguita dal nipote Giacotto  fino al 1286 . Nei primi capitoli segue tradizioni favolose e leggendarie, poi racconta la storia di Firenze in modo del tutto lineare con toni espressivi.


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domenica 24 gennaio 2010

Alba dorata sulla sponda dell'Arno d'argento



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Firenze, skyline all'alba dal Lungarno.


FIRENZE SOGNA
(Autore: Cesare Cesarini - 1939)

Firenze stanotte sei bella in un manto di stelle
che in cielo risplendono tremule come fiammelle
nell'ombra nascondi gli amanti,
le bocche tremanti si parlan d'amore
intorno c'è tanta poesia per te, vita mia,
sospira il mio cuor



Sull'Arno d'argento si specchia il firmamento
mentre un sospiro e un canto si perde lontan
dorme Firenze sotto il raggio della luna
ma, dietro ad un balcone, veglia una madonna bruna

Balconi adornati di pampini e glicini in fiore
stanotte schiudetevi ancora che passa l'amore
germogliano le serenate,
madonne ascoltate, son mille canzoni.
Un vostro sorriso è la vita, la gioia infinita,
l'eterna passion

Sull'Arno d'argento si specchia il firmamento
mentre un sospiro e un canto si perde lontan
dorme Firenze sotto il raggio della luna
ma, dietro ad un balcone, veglia una madonna bruna.




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venerdì 22 gennaio 2010

Cavalcanti


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Firenze, Via de' Calzaiuoli, Palazzo Cavalcanti, stemma e targa

Guido Cavalcanti (circa 1259-1300) è l'esponente più significativo dello stilnovo. I Cavalcanti hanno origine da Fiesole con possedimenti in Greve in Chianti, la loro ricchezza viene probabilmente con gli scambi mercantili.
Perch’i’ no spero di tornar giammai,
ballatetta, in Toscana,
va’ tu, leggera e piana,
dritt’ a la donna mia,   
che per sua cortesia
ti farà molto onore.

Tu porterai novelle di sospiri
piene di dogli’ e di molta paura;
  ma guarda che persona non ti miri   
che sia nemica di gentil natura:
ché certo per la mia disaventura
tu saresti contesa,
tanto da lei ripresa
che mi sarebbe angoscia;   
dopo la morte, poscia,
pianto e novel dolore.

Tu senti, ballatetta, che la morte
mi stringe sì, che vita m’abbandona;
  e senti come ’l cor si sbatte forte   
per quel che ciascun spirito ragiona.
Tanto è distrutta già la mia persona,
ch’i’ non posso soffrire:
se tu mi vuoi servire,
mena l’anima teco
   
(molto di ciò ti preco)
quando uscirà del core.
Deh, ballatetta mia, a la tu’ amistate
quest’anima che trema raccomando:
  menala teco, nella sua pietate,   
a quella bella donna a cu’ ti mando.
Deh, ballatetta, dille sospirando,
quando le se’ presente:
«Questa vostra servente
vien per istar con voi,   
partita da colui
che fu servo d’Amore».

Tu, voce sbigottita e deboletta
ch’esci piangendo de lo cor dolente
  coll’anima e con questa ballatetta   
va’ ragionando della strutta mente.
Voi troverete una donna piacente,
di sì dolce intelletto
che vi sarà diletto
starle davanti ognora.   
Anim’, e tu l’adora
sempre, nel su’ valore.
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mercoledì 20 gennaio 2010

Il miracolo di San Zanobi


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Firenze, Piazza San Giovanni, Colonna di San Zanobi

Composta da un fusto in granito sormontato da un albero in ferro e una croce si trova in Piazza San Giovanni, davanti alla porta nord del Battistero di San Giovanni. Fu abbattuta dall'alluvione del 1333 e eretta nuovamente l'anno successivo.
La colonna, dedicata a San Zanobi, vescovo di Firenze vissuto tra il IV e il V secolo,  è sormontata da una croce in marmo e da una ghirlanda in ferro battuto.  Zanobi venne sepolto nella chiesa di San Lorenzo fuori le mura poi in seguito i fiorentini ritennero opportuno trasferire la salma nella cattedrale di Santa Reparata. Durante il trasferimento in un gelido mattino di gennaio la bara passando sotto un olmo vicino al Battistero, lo sfiorò e questi improvvisamente si ricoprì di foglie verdissime. Ancora oggi, in ricordo del miracolo  del 429, il 26 Gennaio di ogni anno vengono posti fiori e ghirlande.



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lunedì 18 gennaio 2010

Il tempo dell'uomo



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Firenze,  Piazza del Duomo angolo Via de' Martelli, all'altezza del primo piano, orologio n ferro battuto.
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sabato 16 gennaio 2010

I costoloni e la palla dorata

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Firenze, Santa Maria del Fiore Duomo di Firenze, particolare di uno degli otto costoloni che sorreggono la lanterna, due 'spicchi', la palla di bronzo dorato di due metri e 30 centimetri di diametro con al vertice la croce.

Il Duomo fu iniziato nel 1294-1295 . Nel 1418 l'Opera del Duomo bandì un concorso pubblico per la cupola. In seguito al concorso, che pure ufficialmente non ebbe vincitori, Filippo Brunelleschi e Lorenzo Ghiberti furono nominati capomaestri: il 7 agosto 1420 ebbe inizio la costruzione della cupola, che fu completata fino alla base della lanterna il 1º agosto 1436. A partire da un tamburo ottagonale la Cupola si erge su otto spicchi, le vele, organizzati su due calotte separate da uno spazio vuoto. La sua base d’imposta si trova a circa 55 metri dal suolo, la lanterna è alta 21 metri, il tamburo misura 13 metri e l’altezza della Cupola è, in media, 34 metri. L'elevazione totale dell'intera struttura, compresa la palla dorata e la croce che la sormontano, è di metri 116,50. I costoloni convergono verso il serraglio, la base della Lanterna, il cui diametro è circa 6 metri.

Secondo quanto riportato in articoli di giornali locali mercoledì scorso Filippo Brunelleschi nella realizzazione della cupola di Santa Maria del Fiore, utilizzò anche il ferro mescolato ad altri materiali. È questo uno dei risultati della ricerca sul capolavoro di Brunelleschi, che sarà pubblicata nei prossimi mesi dall'editore Pontecorboli. Il contenuto è stato anticipato oggi in palazzo Vecchio dagli autori, Roberto Corazzi, professore ordinario di Fondamenti ed applicazioni della geometria descrittiva, e Giuseppe Conti, docente associato d'istituzioni matematiche presso la Facoltà di Architettura dell'Università di Firenze. La Cupola del Duomo di Santa Maria del Fiore di Firenze, costruita dal Brunelleschi fra il 1420 ed il 1436, è in realtà formata da due cupole: una interna, che è la struttura principale, ed una esterna, più sottile. La quale, come disse il Brunelleschi, serve a proteggere la cupola interna dalle intemperie ed a renderla «più magnifica e gonfiante». Proprio l'analisi della cupola interna, composta da tre strati ha riservato la sorpresa.

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giovedì 14 gennaio 2010

La Giustizia

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Firenze, Piazza Santa Trinita, statua della Giustizia


Al centro della piazza sorge la Colonna della Giustizia, una poderosa colonna monolitica in porfido rosso antico. Alta 11,17 metri e pesante circa 50 tonnellate in granito orientale proveniente dalle terme di Caracalla fu donata da papa Pio IV, de' Medici, di un ramo lombardo della famiglia, nel 1560 per Cosimo I, il primo Granduca della città. Nel 1581 fu aggiunta la statua della Giustizia alla sommità, da cui il nome odierno.
La statua è stata realizzata assemblando insieme con perni metallici sei pezzi di porfido probabilmente proveniente anch'esso da Roma. Per scolpire La Giustizia nel durissimo materiale furono necessari ben undici anni. Il modello della statua era dell'Ammannati, in quanto i Ferrucci che la realizzarono erano semplici scalpellini senza valenza artistica. Il panneggio in bronzo del mantello che copre le spalle della Giustizia, originariamente non previsto, fu applicato dall'artista soltanto a statua ultimata per rimediare ad un difetto alle spalle, che apparivano assai piccole rispetto al corpo, anche a causa del particolare punto di vista prospettico.



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martedì 12 gennaio 2010

Tramonto sull'Arno


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Firenze, tramonto dalle Cascine.



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lunedì 11 gennaio 2010

Qui coabitò Leonardo da Vinci


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Firenze, Via Martelli 9, attualmente edificio ad uso scolastico quale liceo "Galileo", targa in memoria del soggiorno  di Leonardo Da Vinci (1452 - 1519) in una delle dimore dei Martelli nel 1508.


IN QUESTE CHE FURONO CASE DEI MARTELLI
LEONARDO DA VINCI
COABITÒ NEL MDVIII
CON GIANFRANCESCO RUSTICI SCULTORE
E QUI DAVA A LUI CONSIGLIO E NORMA
PEL GRUPPO IN BRONZO
IL BATTISTA IL FARISEO IL LEVITA
CHE SOPR'UNA DELLE PORTE DEL NOSTRO BEL SAN GIOVANNI
E FIORENTINA MEMORIA
CONSACRATA DAL PENSIERO E DALLA MANO
DELL'ARTEFICE UNIVERSALE
__________

II MAGGIO MCMXIX
QUARTO CENTENARIO DELLA MORTE



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sabato 9 gennaio 2010

Autoritratto del Ghiberti


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Firenze, Battistero San Giovanni, Porta del Paradiso lato est, Lorenzo Ghiberti (Firenze, 1378 – Firenze, 1455), autoritratto del Ghiberti.

Ghiberti fu scultore, orafo, architetto e scrittore e, come tale , il primo storico dell'arte italiano.
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giovedì 7 gennaio 2010

Attendendo i Magi



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Firenze, Sagrato del Duomo di Firenze, Sacra Rappresentazione vivente.

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mercoledì 6 gennaio 2010

La liberazione di Andromeda



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Firenze, Piazza della Signoria, Loggia , piedistallo del Perseo di Benvenuto Cellini, Liberazione di Andromeda
Benvenuto Cellini  (Firenze 1500 - 1571) - Perseo, Liberazione di Andromeda (1545-55).



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lunedì 4 gennaio 2010

Cupido



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Firenze, sotto gli archi della galleria degli Uffizi, Cupido per i turisti.



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sabato 2 gennaio 2010

L'elezione a duca nel 1537



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Firenze, Piazza della Signoria, basamento su cui poggia la statua equestre di Cosimo I, bassorilievo in bronzo, l'elezione a duca avvenuta nel 1537

La statua equestre di Cosimo I (Firenze, 12 giugno 1519 – Villa di Castello, 21 aprile 1574), opera del Giambologna ( Jean de Boulogne, Douai, 1529 – Firenze, 1608), scultore fiammingo. Nel 1591 il cavallo era pronto ed era stato fuso in un'unica gittata. Nel 1594 l'opera fu finalmente completa, con la figura del Granduca.

Coordinate:  43°46'11.20"N,  11°15'21.57"E        Mappe:   Google  -  Bing



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