Guardando Firenze nei particolari da dietro l'obiettivo di una fotocamera.

venerdì 30 agosto 2013

La porticina merlata sulla Porta della Dogana

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Firenze, Piazza della Signoria, Porta della Dogana

Palazzo Vecchio ha 5 ingressi riconosciuti più uno 'di riserva', una porticina di fuga. La porta sul lato nord, vicino a Via dei Gondi, reca sul portale, oltre ai consueti stemmi scolpiti di Firenze e del Popolo, una porticina merlata intarsiata in marmi policromi, lo stemma della Dogana. Da qui si accedeva infatti agli uffici della dogana che aveva i suoi magazzini nei sotterranei del palazzo, e che ancora dà il nome al cosiddetto Cortile della Dogana (o Secondo Cortile). Ad est si apre l'accesso da Via dei Leoni, a Nord la Porta della Dogana e la Porta di Tramontana, a ovest l'ingresso principale, a sud la Porta di Via  della Ninna con accanto la porticina del Duca D'Atene.



Coordinate:  43°46'10.11"N,  11°15'23.17"E                      Mappe: Google - Bing


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martedì 27 agosto 2013

Il Bacco sotto la Torre dei Rossi-Cerchi

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Firen ze, Borgo San Jacopo, Torre dei Rossi-Cerchi, statua


Non riceve molta attenzione la statua bronzea anche se posta così vicino al Ponte Vecchio. Pochi sguardi, poche foto da parte dei turisti che affollano in gran numero uno dei ponti più conosciuti al mondo. Eppure il Bacco è l'opera, sia pur giovanile,  databile attorno al 1560, di un grande maestro, il Giambologna (Jean de Boulogne, Douai 1529 - Firenze 1608), che ha lasciato il segno in questa città con i suoi marmi, le sculture, le statue. Si trova, la statua, in una nicchia, su progetto dell'architetto Francesco Leoni del 1838,   ricavata all'interno della torre  Rossi-Cerchi, accanto ad un'antica vasca di marmo. L'antica torre fu edificata nel Duecento dalla famiglia guelfa dei Rossi d’Oltrarno, dai Rossi  passò ai Cerchi e poi ai Canigiani, prima di essere distrutta dalle mine tedesche nel 1944. La torre fu riedificata nel 1958 nello stesso luogo della precedente riutilizzando quante più pietre originali, sostituendo la vasca con un sarcofago di epoca romana  e ricollocando la statua nella sua posizione consueta, sana e salva poiché era stata messa al sicuro negli anni della guerra.



Coordinate:  43°46'3.10"N,  11°15'9.62"E                       Mappe: Google - Bing


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sabato 24 agosto 2013

Nelle strade e nelle piazze

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Firenze, tra le strade e le piazze

Camminare per le strade di Firenze di oggi gli incontri occasionali con la gente di oggi offre spunti per fermare immagini diverse da quelle delle 'cose' vecchie di storia e storie di centinaia di anni. troviamo i pittori e acuarellisti di scorci cittadini, madonnari, artisti che riescono a realizzare un ritratto in pochi minuti o una caricatura, o statue virenti, maghi, ballerine ed seguaci di religioni orientali.





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giovedì 22 agosto 2013

Il capitello errante in Piazza San Lorenzo

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Firenze, Piazza San Lorenzo

Nel retro della colonnina che vediamo al centro si può leggere la seguente descrizione:

Per celebrare la magnificenza del suo pontificato, Leone X decise, nel 1515, la realizzazione dì una facciata che venisse a completare la quattrocentesca chiesa medicea "di famiglia", rimasta priva della fronte monumentale a causa della morte di Lorenzo il Magnifico (1492).
Coinvolti i più grandi artisti del momento, da Giuliano da Sangallo a Raffaello, da Baccio d'Agnolo a Jacopo Sansovino, a Michelangelo, il pontefice decretò che venisse usato come materiale esclusivo il candido marmo apuano di Seravezza, le cui cave (tutte nel Capitanato di Pietrasanta, divenuto territorio fiorentino dal 1513 grazie a un apposito "Lodo" del medesimo Leone X) vennero avviate dal Buonarroti stesso, che in pochi anni estrasse tonnellate di prezioso materiale sia per le membrature architettoniche che per le gigantesche statue che avrebbero dovuto ornare l'inedito prospetto.
Viste anche le ingenti spese, dopo cinque anni il papa cambiò d'avviso e 'licenziò' Michelangelo, destinandolo ad altri incarichi sempre nel complesso laurenziano (la Biblioteca, il Vestibolo e la Sagrestia Nuova), mentre i monumentali blocchi marmorei, in parte rimasti presso le cave, in parte già arrivati a Firenze per via d'acqua, vennero dispersi o impiegati in altri interventi monumentali, come ad esempio il pavimento del Duomo.
Tre fusti ritrovati recentemente in Versilia (1998), delle esatte dimensioni di quelli estratti da Michelangelo dalle cave di Pietrasanta, più due capitelli 'erratici' riconosciuti (2010) in un giardino pubblico di Firenze - uno dei quali è qui esposto -potrebbero essere i pochi, preziosi, problematici resti di un'impresa tanto gloriosa quanto sfortunata.

Coordinate: 43°46'29.08"N, 11°15'17.48"E                       Mappe: Google - Bing


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martedì 20 agosto 2013

Questa pietra di Palazzo Pitti

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Firenze, Palazzo Pitti, facciata

Quello che subito risalta guardando l'ampio edificio che costituisce Palazzo Pitti è la facciata in bugnato rustico. La tradizione attribuisce l'opera al Brunelleschi (Firenze, 1377 – Firenze, 15 aprile 1446),  avvalorata dal Vasari (Arezzo, 1511 – Firenze, 1574) ,  affiancato da Luca Fancelli (Settignano, 1430 - Firenze o Mantova, 1502)  quale esecutore dell'opera. Non esistendo alcuna documentazione che la confermi, questa attribuzione resta la più accreditata.
Quando passate dalla piazza omonima per entrare dentro il Palazzo o per accedere al Giardino di Boboli, provenendo da Via de' Guicciardini, fate attenzione alla pietra della seconda fila partendo dal basso. E' un unico blocco di pietra forte, la più grande di tutte essendo larga circa 10 metri. La cava di pietra forte, la pietra più utilizzata per realizzate le facciate in bugnato della città non era affatto lontana, si trovava proprio accanto, dietro il Palazzo dove adesso è il Giardino di Boboli.


Coordinate:  43°45'55.27"N,  11°15'0.94"E                      Mappe: Google - Bing


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domenica 18 agosto 2013

La riva sinistra oltre il Ponte Vecchio

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Firenze, Arno

Se ci affacciamo sullo slargo che al centro del Ponte Vecchio guardando verso Ovest verso cui scorre l'Arno vediamo la sponda sinistra su cui si ergono i palazzi e le chiese che si allungano verso il Ponte di Santa Trinita. Vediamo la parte posteriore dell'abside della Chiesa di San Jacopo in Soprarno col suo campanile  e Palazzo Frescobaldi (o della Missione) .


Coordinate:  43°46'6.84"N,  11°15'0.86"E                      Mappe: Google - Bing


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mercoledì 14 agosto 2013

Le tre campane di Orsammichele

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Firenze,  Via de' Calzaioli,  Orsanmichele

Si vedono appena, ma si sentono benissimo i loro rintocchi all'unisono, le piccole tre campane nascoste in tre nicchie entro la facciata della Chiesa di Orsanmichele che guarda  in Via de' Calzaioli. Nella foto appare solo,  grazie al taglio di luce mattutina tra le due bandiere  del Comune di Firenze col giglio rosso su sfondo bianco,  quella campana situata a sinistra quasi all'angolo di Via de' Lamberti.  In basso spunta la testa bronzea di San Matteo del Ghiberti.

Coordinate:  43°46'14.22"N,  11°15'18.99"E                      Mappe: Google - Bing


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domenica 11 agosto 2013

Pubbliciclo

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Firenze, Borgo de' Greci

Firenze è anche questo, non solo monumenti. Per fortuna si vive anche nel presente. Quel miglior pubblicità di questo oggetto comune abbinato ad un frutto di stagione? Indovinate quale è la specialità del bar di fronte in Borgo de' Greci.

Coordinate:  43°46'8.88"N,  11°15'31.24"E                      Mappe: Google - Bing


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sabato 10 agosto 2013

Incomparabile, sole e lettura

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Firenze, sull'Arno

Proprio sotto gli Uffizi in  Lungarno de' Medici Anna Maria Luisa vi è una porticina attraverso la quale si scende giù alla sede della Società Canottieri Firenze, fondata nel 1886. D'estate non solo sport ma anche bagni di sole e lettura del giornale rinfrescati dalla brezza che sale lungo le sponde dell'Arno avendo alle spalle il Ponte Vecchio. Non male, vero?

Coordinate:  43°46'4.11"N,  11°15'16.70"E                      Mappe: Google - Bing


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mercoledì 7 agosto 2013

Il Secondo Cortile

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Firenze, Piazza della Signoria, Palazzo Vecchio, Secondo Cortile

Abbiamo parlato più volte del Secondo Cortile di Palazzo Vecchio, ultimamente lodandone la sensazione di benessere immergendosi nella frescura interna a contrasto col caldo torrido di Piazza della Signoria e della città tutta in questi giorni d'estate piena. De cortile abbiamo già visto la prima fonte dei leoni e la lapide che ricorda la prova di grande civiltà quando Firenze per prima al mondo cancellò la pena di morte dal prprio ordinamento giuridico. Adesso è arrivato il momento di mostrarlo, con la foto in alto, il famoso Secondo Cortile, detto anche della Dogana, di Palazzo Vecchio. I massicci pilastri e le volte a crociera del 1494 hanno il compito di sostenere il Salone dei Cinquecento situato al secondo piano. 


Coordinate:  43°46'9.23"N,  11°15'23.07"E                      Mappe: Google - Bing



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lunedì 5 agosto 2013

Santa Trinita vista da Giuseppe Zocchi

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Firenze, Piazza Santa Trinita

Era rimasta una foto da vedere per completare la piccola panoramica in cui viene racchiusa la Piazza e il Ponte di Santa Trinita nell'incisione del Giuseppe Zocchi  (Firenze, 1711 – Firenze, 1767). La parte destra, quella relativa alla Chiesa di Santa Trinita ai giorni nostri l'abbiamo già vista nei giorni precedenti. Dietro la Colonna della Giustizia, Palazzo Spini-Feroni e sulla sinistra Palazzo Bartolini - Salimbeni e Palazzo Buondelmonti.






Coordinate:  43°46'12.78"N,  11°15'4.69"E                      Mappe:  Google - Bing



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venerdì 2 agosto 2013

Riposando

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Firenze, Piazza della Signoria, Loggia dei Lanzi

Il dettaglio non ve lo posso mostrare, è un lungo sedile di dura pietra nella penombra di un'assolata giornata estiva. E' a ridosso di tutta la parete sud della Loggia, rifugio di turisti stanchi e accaldati, alla ricerca di un breve riposo in un luogo abbastanza fresco quando soffia almeno un leggero venticello. Il più delle volte ci si deve accontentare di quello che la natura offre considerando che il colpo d'occhio è unico al mondo, un concentrato di monumenti e opere d'arte. La Fontana del Nettuno del Giambologna, il Perseo di Benvenuto Cellini, il Marzocco di Donatello, la  Giuditta e Oloferne ancora di Donatello, il  Ratto di Polissena di  Pio Fedi  , Ercole e Caco di Baccio Bandinelli, Palazzo Vecchio


Coordinate: 43°46'9.12"N, 11°15'20.57"E                            Mappe: Google - Bing


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