Guardando Firenze nei particolari da dietro l'obiettivo di una fotocamera.

lunedì 28 aprile 2014

Torri e campanili

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Firenze, dalle Rampe

Il campanile della Badia fiorentina, la torre del Bargello, il Campanile di Giotto, le torrette della Biblioteca Nazionale Centrtale (soprannominate "le orecchie dell'architetto") e la Torre di San Niccolò, in uno spicchio di prospettiva.


Coordinate:  43°45'51.88"N,  11°15'53.64"E                            Mappe:   Google   -    Bing


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venerdì 25 aprile 2014

I colori del Ponte al tramonto

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Firenze, Ponte Vecchio

Comincia a calare lentamente la sera su Firenze in questa stagione. Dalla balaustra della terrazza di Lungarno Anna Maria de' Medici dietro gli Uffizi il sole sembra immergersi nelle lente acque dell'Arno d'argento oltre il Ponte Vecchio, in quelle stesse acque dove, come narra una vecchia melodia, fra qualche ora, si specchierà il firmamento.


Coordinate:  43°46'3.91"N,  11°15'18.94"E                      Mappe: Google - Bing


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mercoledì 23 aprile 2014

Palazzo Medici Riccardi

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Firenze, Piazza San Lorenzo

Siamo saliti fino alla Basilica di San Lorenzo e, voltando le spalle  all'entrata, abbiamo diretto lo sguardo verso  la statua a Giovanni delle Bande Nere (padre di Cosimo I) scolpita da Baccio Bandinelli (1488 – 1560) nel 1540 e collocata sul basamento al lato della piazza quando invece avrebbe dovuto essere sistemata all'interno della Basilica.  All'incrocio di via de' Gori con Via San Gallo si erge maestoso un lato e il retro di Palazzo Medici Riccardi la cui entrata principale è in via Cavour chiamata Via Larga, per evidenti ragioni, a suo tempo. Accanto, a destra della foto, vediamo solo l'angolo delle Case Martelli. 


Coordinate: 43°46'29.08"N, 11°15'17.48"E                       Mappe: Google - Bing


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domenica 20 aprile 2014

Le bolle pasquali sulle rampe

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Firenze, Le Rampe

Scendendo giù da piazzale Michelangelo per giungere a Piazza Poggi si incontra un piazzale con una fontana. Qui un artista gioca con le bolle di sapone.


Coordinate:  43°45'51.88"N,  11°15'53.64"E                            Mappe:   Google   -    Bing



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venerdì 18 aprile 2014

Le scale del secondo cortile

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Firenze, Palazzo Vecchio

Palazzo Vecchio ha tre cortili, il primo cortile è senza dubbio il più teatrale e raffinato, il secondo cortile è più funzionale ma allo stesso tempo elegante, il terzo è il più sobrio.
Qui siamo fuori del portone di Via della Ninna, dietro a noi la perduta chiesa di San Pier Scheraggio. E' necessario salire qualche gradino per entrare nel cortile e, volendo, uscire in Piazza della Signoria dal portone detto 'della Dogana'.La foto è in bianco e nero fa risaltare le forme, le volte a crociera e i possenti pilastri che hanno il compito di sostenere il Salone dei Cinquecento. situato al piano superiore. Sulla sinistra, ancora fuori del Palazzo troviamo la porticina di fuga del Duca d'Atene.


Coordinate:  43°46'9.23"N,  11°15'23.07"E                      Mappe: Google - Bing


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mercoledì 16 aprile 2014

Il tabernacolo ripulito di via Lambertesca

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Firenze, Via Lambertesca, tabernacolo

Via Lambertesca, appena si entra dal piazzale circondato dagli ombreggiati archi degli Uffizi, di fronte alla Porta delle suppliche e alla buca delle suppliche, vediamo, per modo di dire, un tabernacolo sempre poco illuminato dalla luce del giorno, sia d'estate che d'inverno, mattino o pomeriggio che sia. Bisogna sapere che c'è per vederlo. E' un tabernacolo nel quale vi è raffigurata la Madonna col Bambino e i Santi, di un non ben identificato pittore fiorentino di fine secolo XVI, dipinta su tavola. L'edicola entro cui è racchiusa è opera più tarda, del secolo XVIII in stucchi policromi, recentemente  restaurata, nel 1996. Chissà quanti, nei secoli, hanno visto questo dipinto situato in un luogo tra i più transitati di Firenze, chissà quanti si sono chiesti chi fosse il pittore fiorentino che ha vissuto tutta la sua vita nell'anonimato lasciando ai posteri solo questa opera come unico segno della sua esistenza terrena. 

Questo tabernacolo lo ha visto anche Francesco Bigazzi  e ne ha scritto qualcosa nella sua opera del 1886 intitolata "Iscrizioni e memorie della città di  Firenze - raccolte e illustrate da Francesco Bigazzi". Leggiamo:"...Per questa porta, non sono molti anni passati, si entrava per ascendere alla pubblica Galleria degli Ufizi; attualmente però vi si ascende dagli Uffizi Lunghi per una porta, che è presso alla statua di Lorenzo il Magnifico.
(Tabernacolo)
EX AERE PIO 
COLLECTO

Presso gli Ufizi Corti  in Via Lambertesca, sotto ad un tabernacolo mal custodito e pieno di polvere, che fa più vergogna di quello che ispiri rispetto e devozione, leggesi malamente la suddetta memoria. Pregasi pertanto chi è in dovere di farlo spolverare e restaurare, od altrimenti toglierlo. (1)... "
Più sotto la nota: "(1) Tale era il tabernacolo quando lo vidi, e ne copiai la breve memoria; ma oggi Febbraio 1886 è stato restaurato e pulito."



Coordinate:  43°46'6.71"N,  11°15'19.70"E                      Mappe: Google - Bing


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domenica 13 aprile 2014

Sedendo e mirando dalla spalletta dell'Arno

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Firenze, Lungarno Corsini

Perché non sedersi sulla sponda del fiume per aspettare che passi il cadavere del tuo nemico? Meglio ancora è sedersi sulla spalletta del fiume in Lungarno Corsini per riprendersi un po', riposarsi dalla stanchezza per avere camminato tutto il giorno, ammirando una bella architettura, armonica,  a misura d'uomo. Riposarsi per godere comodamente uno scorcio tra i più belli della città, lungo il fiume che la attraversa da sempre. Di fronte c'è il Ponte alla Carraia, (progettato da Lapo, cioè Jacopo, Tedesco, vissuto nel XIII secolo)  dietro al quale appare la cupola al Cestello della Chiesa di San Frediano in Cestello e sullo sfondo a destra le fronde più alte degli alberi che annunciano inizio del Parco delle Cascine.


Coordinate:    43°46'11.05"N,   11°14'59.59"E                                  Mappe: Google - Bing


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mercoledì 9 aprile 2014

Il Corridoio Vasariano da Ponte Vecchio

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Firenze, Corridoio Vasariano

Lo sapete, Firenze va vista con calma, passeggiando, guardando e riguardando i monumenti, le cose particolari, da punti di vista differenti, nelle condizioni climatiche le più differenti. Niente è lo stesso, tutto cambia pur rimanendo immutato nei secoli. Qui, dal Ponte Vecchio, vediamo il  Corridoio Vasariano sotto un cielo terso, mentre si rispecchia nelle verdi acque lente e tranquille dell'Arno finalmente docile dopo un inverno di pericolose piene. Le arcate del Corridoio proseguono sullo sfondo con gli Uffizi ed oltre si intravede in scorcio il Palazzo Castellani oggi Museo Galileo già Museo di storia della scienza.

Non pensate però che un secolo fa si potessero vedere gli archi del Corridoio con questo gioco di luce ed ombra. In realtà gli archi erano abitati, chiusi da mura con aperture occhieggianti sul fiume terrazzini e travicelli di sostegno, come potete vedere qui nella stampa del Burci (Emilio Burci, 1811-1877) del 1851 che rappresenta Via degli Archibusieri, guardando il Ponte Vecchio dal loggiato degli Uffizi.

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Coordinate:   43°46'5.51"N,  11°15'14.44"E                                             Mappe: Google - Bing


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domenica 6 aprile 2014

Sapiti in via

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Firenze, via Sapiti

Una stretta stradina, semibuia simile a tante altre della Firenze antica, parte da Borgo San Jacopo per aprirsi verso Piazza della Passera, da cui, proseguendo si arriva a Piazza Pitti. Un contrafforte incornicia la via, ed oltre un classico lampione e vasi di garofani sui davanzali.
En passant, i Sapiti erano una famiglia iscritta al Gonfalone del Drago del quartiere di S. Giovanni e in parte al Gonfalone del Nicchio del quartiere di S. Spirito, abitavano in Oltrarno, nel Borgo S. Jacopo, dove c'è appunto la nostra strada a loro intitolata. I Sapiti vennero a Firenze dall'Ancisa, forse nella persona di Andrea di Ser Filippo Sapiti che fu notaro della Signoria nel 1292, 1294, 1296 e 1298. Furono ammessi al Priorato nel 1351 che da quell'epoca al 1504 conseguirono per dodici volte.


Coordinate:  43°46'4.30"N,  11°15'2.54"E                      Mappe: Google - Bing


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giovedì 3 aprile 2014

La pietra forte al tramonto

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Firenze,   Piazza della Signoria

L'ora del tramonto su Palazzo Vecchio e la pietra forte, tipica pietra dell'edilizia fiorentina, conferiscono alla Torre d'Arnolfo (1310) vista dal centro di Piazza della Signoria un caldo e intenso  colore  esaltato dalle corte ombre geometriche, rappresenta uno spettacolo che si protrae da oltre settecento anni. La luce. In cima alla torre il Marzocco fermo e immobile in assenza di vento annuncia l'arrivo della stagione estiva.


Coordinate:  43°46'9.20"N,  11°15'21.20"E         Mappe:   Google   -   Bing


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