Guardando Firenze nei particolari da dietro l'obiettivo di una fotocamera.

sabato 31 luglio 2010

La Loggia in piazza, coperta ma aperta, per niente segreta


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Firenze, Piazza della Signoria, Loggia dei Lanzi

La Loggia dell'Orcagna (Andrea di Cione di Arcangelo soprannominato L'Orcagna architetto, pittore e scultore italiano, attivo a Firenze tra il 1343 ed il 1368) viene chiamata dai fiorentini Loggia dei Lanzi perché qui si accamparono i lanzichenecchi nel 1527 di passaggio verso Roma.


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giovedì 29 luglio 2010

Il disco che divide il campo - 2



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Firenze, Piazza di Santa Croce, disco che divide il campo del calcio in costume

Nel palazzo di fronte, nella parte opposta di Piazza santa Croce, si trova l'omologo punto di riferimento che serviva e serve anche oggi per dividere in due il campo di gioco del calcio fiorentino. Il disco, piantato sulla facciata del palazzo, risale come l'altro al 1565 , più precisamente al 10  Febbraio come è scolpito chiaramente.
Il calcio fiorentino, detto anche "calcio in costume" o "calcio in livrea", è un gioco che affonda le sue radici in tempi remoti. Il primo vocabolario italiano del 1612, degli Accademici della Crusca, avvalora la tesi fornendo la seguente definizione: "...è calcio anche il nome di un gioco, proprio e antico della città di Firenze, a guisa di battaglia ordinato, passato da’ Greci a’ Latini, e da’ Latini a noi". Quindi gioco "proprio c antico" di Firenze le cui origini, remotissime, vanno però cercate prima dai Greci e poi dai Latini.




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martedì 27 luglio 2010

Portone chiodato


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Firenze, Piazza della Signoria Palazzo Vecchio, portone aperto sull'Arengario

Portone in legno chiodato.



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domenica 25 luglio 2010

Posa per un attimo


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Firenze, Piazza della Signoria, Loggia dei Lanzi

Tra le statue di marmo, tra pose fissate nelle tempo, una ispirazione per una posa della durata di un attimo.



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venerdì 23 luglio 2010

Riflessi ... lenti


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Firenze, Piazzale Michelangelo, binocolo puntato su Santa Croce con riflesso il cielo azzurro e qualche rara nuvola bianca.



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mercoledì 21 luglio 2010

L'urlo dall'alto


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Firenze, Piazza del Duomo, scolpita nel marmo bianco una testa apotropaica.

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lunedì 19 luglio 2010

Il disco che divide il campo


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Firenze, Piazza di Santa Croce, Palazzo dell'Antella, disco che divide il campo del calcio in costume

Il calcio fiorentino, detto anche "calcio in costume" o "calcio in livrea", è un gioco che affonda le sue radici in tempi remoti, Il primo vocabolario italiano del 1612, degli Accademici della Crusca, avvalora la tesi fornendo la seguente definizione: "...è calcio anche il nome di un gioco, proprio e antico della città di Firenze, a guisa di battaglia ordinato, passato da’ Greci a’ Latini, e da’ Latini a noi". Quindi gioco "proprio c antico" di Firenze le cui origini, remotissime, vanno però cercate prima dai Greci e poi dai Latini.



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sabato 17 luglio 2010

Ombrelli cartolina



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Firenze, al Piazzale Michelangelo ombrelli aperti al sole.

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giovedì 15 luglio 2010

Lo sguardo del Nettuno


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Firenze, Piazza della Signoria

Il Nettuno  di Bartolomeo Ammannati (Settignano, 1511 – Firenze, 1592) della, Fontana del Nettuno con sullo sfondo la palla dorata in vetta alla cupola del Duomo.



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martedì 13 luglio 2010

L'indice puntato



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Firenze, iscrizione in Via San Remigio, angolo Via dei Neri (Canto dei Soldani),
dopo il 1333


M CCC XXXIII
DÌ QUATRO DI NOVEMBRE, GIUOVEDÌ,
LA NOCTE POI VENGNENDO-L VENERDÌ
FU ALTA L’ACQUA D’ARNO I(N)FINO A QUI.

All'altezza di circa 4 metri si trova una lapide originale d'epoca per ricordare il livello raggiunto dalle acque uscite dall'alveo dell'Arno nel lontano 1333. Da notare la mano e l'indice puntato. Circa un metro più in alto vediamo una lapida molto più moderna a ricordo di un'altra alluvione che colpì Firenze, eravamo nel Novembre 1966, il 4 una domenica.

Leggere anche:
- L'alluvione del 1557


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domenica 11 luglio 2010

Le narici del delfino


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Firenze, Piazza della Signoria, Palazzo Vecchio, Primo cortile


Entrando nel primo cortile entrando da piazza della Signoria, troviamo al centro una fontana in porfido di Battista del Tadda e Raffaello di Domenico di Polo, su disegno di Vasari e con la collaborazione probabile di Bartolomeo Ammannati. Si poggia su un basamento ottagonale una colonnina di porfido che regge una vasca marmorea sulla quale è una fontana con la copia della statua bronzea del Putto con delfino di Andrea del Verrocchio (1470 circa). L'originale si trova al secondo piano del palazzo. Questa piccola scultura, che poggia su un balaustrino centrale a forma d'anfora con teste leonine zampillanti e dalle narici del delfino, trae le acque dalla collina di Boboli grazie ad un antico sistema idrico di tubature.


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venerdì 9 luglio 2010

Gli intrecci d'oro

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Firenze, Via  Gomitolo d'Oro


A meta di Via del Canto dei Nelli nel quartiere di San Lorenzo inizia quella che una volta era una strada rinomata di collegamento (oggi porterebbe al Mercato Centrale di San Lorenzo), adesso monca: Via Gomitolo dell'Oro. Anticamente vi si apriva una grande quantità di laboratori non d'oro, non erano orefici, bensì di filatori e tessitori d'oro che producevano la materia prima con cui si ricamavano e intessevano broccati, sete e, principalmente, i paramenti sacri. In questa strada ebbero casa e bottega i Bigordi, specializzati nell'intreccio di ghirlande d'argento e d'oro e perciò detti "ghirlandai". Da questa famiglia di abili artigiani sarebbe poi disceso un ramo di pittori: a cominciare da Domenico Bigordi detto "il Ghirlandaio" (1449-1494), discepolo di Filippo Lippi e autore fra l'altro di celebri affreschi nella vicina Basilica di Santa Maria Novella, proseguendo con il fratello David (1452-1525), specializzatosi poi nei mosaici, e infine con il figlio Ridolfo (1483-1561), seguace di Fra Bartolommeo e di Raffaello, di cui ci restano opere anche nella prestigiosa sede di Palazzo Vecchio.
Adesso la strada ha in un angolo in alto una telecamera ed un potente faretto che di notte controllano non certo svaligiatori e possibili ladri d'oro ma traffici non meglio identificati.


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mercoledì 7 luglio 2010

Il Mercato Centrale


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Firenze, Mercato Centrale di San Lorenzo, lato nord

Il Mercato Centrale di Firenze è situato fra via dell'Ariento, via Sant'Antonino, via Panicale e piazza del Mercato Centrale. Fu uno dei risultati dell'epoca del Risanamento, dal periodo di Firenze Capitale d'Italia alla fine del XIX secolo. La struttura del Mercato fu progettata da Giuseppe Mengoni (1870-1874), l'architetto della Galleria Vittorio Emanuele II di Milano, che si ispirò alle Halles parigine. Il risultato fu  l'integrazione dei materiali più moderni (ferro, vetro, ghisa) con l'aspetto degli edifici preesistenti. Tutt'intorno fu costruita una loggia di 10 arcate classiche per ogni lato, con snelle colonne di pietra serena. L'inaugurazione avvenne nel 1874 con l'Esposizione Internazionale di Agricoltura.

Coordinate:  43°46'36.38"N,  11°15'12.84"E


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lunedì 5 luglio 2010

Un geco sulla colonna del tempo


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Firenze, Piazza de' Giudici, Museo Galileo (ex Istituto e Museo della Scienza) , Meridiana monumentale.

Concepita come 'ornamento matematico ' dell'istituto e Museo della Scienza, la meridiana è stata costruita nel 2007 su disegno di Luise Schnabel e Filippo Camerota. L'ombra del poliedro di vetro collocato in cima al grande gnomone di bronzo indica l'ora solare vera e la data. Le ore sono marcate dalle linee radiali di ottone, mentre la data è indicata dalle linee trasversali di travertino che segnano il percorso diurno del Sole in vari periodi dell'anno, indicando il succedersi dei mesi e delle stagioni.Il geco in bronzo termina con la coda testa a forma di serpente è stata aggiunta alla meridiana nel mese di Giugno 2010.

Vedere:
Meridiana 1
Meridiana 2
Meridiana 3



Coordinate:   43°46'3.19"N,  11°15'21.69"E                     Mappe: Google - Bing




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sabato 3 luglio 2010

Un po' di moto sul Ponte Vecchio



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Firenze, Spalletta sul Lungarno sotto il Corridoio Vasariano con vista Ponte Vecchio.



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giovedì 1 luglio 2010

La lanterna di San Giovanni


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Firenze, Piazza San Giovanni, Battistero, particolare della lanterna.

E' probabile che la struttura a base ottagonale sia stata costruita su resti di una struttura romana, una ricca domus del I secolo DC, con mosaici a motivi geometrici ritenuta in origine un tempio dedicato al dio pagano Marte. La data di fondazione è assai incerta: si pensa al IV-V secolo DC, con rimaneggiamenti nel VII secolo ed in seguito alla conversione al cristianesimo della regina Teodolinda. La prima citazione risale all'anno 897, quando l'inviato dell'imperatore rende giustizia sotto il portico "davanti alla basilica di San Giovanni Battista": la denominazione di basilica indica che l'edificio doveva svolgere le funzioni di chiesa cattedrale. Il papa fiorentino Niccolò II riconsacrò la basilica, ancora cattedrale di Firenze, nel 1059.

Di fronte si trova la lanterna sul vertice della cupola del Duomo
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