Guardando Firenze nei particolari da dietro l'obiettivo di una fotocamera.

lunedì 31 ottobre 2011

Nel Cortile del Palazzo

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Firenze, Cortile di Palazzo Vecchio

Il primo cortile, al quale si accede dal portone chiodato di Piazza della Signoria, fu progettato nel 1453 da Michelozzo. Nel 1565, in occasione delle nozze tra Francesco I de' Medici e Giovanna d'Austria, sorella dell'imperatore Massimiliano II, il cortile venne trasformato ed abbellito in stile manierista su progetto di Giorgio Vasari. Nelle lunette, tutto intorno al porticato, sono riprodotte le insegne delle chiese e delle corporazioni delle arti e mestieri della città, mentre nei riquadri inferiori sono dipinte, in onore proprio di Giovanna d'Austria, le Vedute di città dell'Impero degli Asburgo, dipinte da Bastiano Lombardi, Cesare Baglioni e Turino Piemontese. Le città raffigurate sono Praga, Passavia (Passago), Stein, Klosterneuburg, Graz, Friburgo in Brisgovia, Linz, Bratislava (Possonia), Vienna, Innsbruck, Eberndorf, Costanza, Neustadt e Hall. Le volte sono arricchite da decorazioni grottesche. Al centro del cortile troviamo una fontana in porfido di Battista del Tadda e Raffaello di Domenico di Polo, su disegno di Vasari e con la collaborazione probabile di Bartolomeo Ammannati. 
Nella nostra foto si intravvede lo stemma della famiglia di' Medici che vedremo meglio raffigurato  nei prossimi giorni.

Coordinate: 43°46'9.20"N, 11°15'22.10"E

Vedere anche:
- La Loggia dei Lanzi dal cortile di Palazzo Vecchio
- Il cortile di Palazzo Vecchio dalla Loggia dei Lanzi
- Le narici del delfino
- Portone chiodato



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venerdì 28 ottobre 2011

La cancellata del Chiostro Grande

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Firenze,  Basilica di  Santa Croce, Chiostro Grande, la cancellata in ferro dell'ingresso

Sul lato destro guardando la facciata della Basilica di  Santa Croce troviamo il primo chiostro o Chiostro Grande in fondo al quale risalta l'elegante Cappella dei Pazzi  uno dei più conosciuti capolavori di Filippo Brunelleschi. Commissionata nel 1429, iniziata nel 1433 fu terminata una quarantina di anni dopo.

Dietro di essa vediamo l'esile campanile realizzato tra il 1847 e il 1865 da Gaetano Baccani che raggiunge un'altezza totale di m 78,45. La realizzazione del campanile in epoca così tarda risptto alla costruzione della Basilica stessa spiega il perchè non fosse visibile nel quadro di Giuseppe Zocchi.

Coordinate:  43°46'6.23"N,  11°15'43.27"E

Vedere anche:



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martedì 25 ottobre 2011

Interpretazioni pittoriche

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Firenze, Piazzale Michelangelo, quadri

L'angolo del Piazzale Michelangelo che volge verso il panorama del centro storico di Firenze è il più frequentato dai pittori di tutto il mondo. Il paesaggio è unico ma le interpretazioni coloristiche e stilistiche sono infinite.

Vedere anche:


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sabato 22 ottobre 2011

La valigia di Folon

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Firenze, Giardino delle Rose, opera di Folon

Jean-Michel Folon (Uccle, 1º marzo 1934 – Principato di Monaco, 20 ottobre 2005) illustratore, pittore e scultore belga) ha voluto donare a Firenze prima della sua scomparsa 12 sue opere che sono state poste in un bellissimo giardino, un vero gioiello che raccoglie centinaia di varietà di rose. Il giardino fino poco tempo fa veniva aperto al pubblico solo nel periodo della fioritura primaverile ma dal settembre 2011 è visitabile tutti i giorni dalle 9 fino al tramonto.  

Vedere anche:
-  L'uomo della pioggia
- L'Uomo della Pace

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mercoledì 19 ottobre 2011

Dietro Forte Belvedere

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Firenze, Piazzale Michelangelo, tramonto

Il sole autunnale tramonta dietro Forte di Belvedere.

Coordinate: 43°45'47.57"N, 11°15'51.62"E



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domenica 16 ottobre 2011

Verso San Miniato

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Firenze, San Miniato al Monte, accesso dal portone fortificato a nord, verso l'Abbazia

L'ingresso è quel che resta della fortezza cinquecentesca che si stendeva intorno alla chiesa di San Miniato, area che fu poi utilizzata poi per realizzare il Cimitero delle Porte Sante (1837), cimitero monumentale di Firenze situato entro il bastione fortificato della Basilica di San Miniato al Monte. Il progetto del cimitero monumentale, inizialmente affidato all'architetto Niccolò Matas 'autore della facciata della basilica di Santa Croce.


Una lapide con incisa dedica a Cosimo de' Medici murata sulla parete di destra che si intravede sulla strada in salita verso la volta oltre cui si apre lo spiazzo ove sorge la Basilica.



Coordinate:  43°45'35.58"N,  11°15'55.32"E


Vedere anche:
- Palazzo dei Vescovi a San Miniato al Monte
- Basilica di San Miniato al Monte 2
- Basilica di San Miniato al Monte 1
- I materassi di Michelangelo
ed anche:
- La lapide alta di Matas


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giovedì 13 ottobre 2011

Pitti, Motuproprio e la Guardia Civica del 1847

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Firenze, Piazza Pitti, Palazzo Pitti

Sono trascorsi oltre 160 anni dalla nostra foto qui in alto e la litografia policroma qui sotto raffigurata. Le differenze sono minime, i lampioni e la vetta della torre mozzata della cima piramidale in fondo a destra. Per il resto

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La scritta e la dedica della litografia.
La gran festa Nazionale seguita in Firenze il 12 Settembre 1847
Dedicata al Mar.se Ferdinando Bartolomnei Capo della Guardia Civica

L'istituzione della Guardia civica

Il 12 settembre del 1847, in occasione dell'istituzione della Guardia civica da parte di Leopoldo II, si tenne a Firenze una grande festa cittadina, che vide coinvolte numerose folle provenienti da tutta la Toscana. Il 4 settembre venne emanato il Motuproprio (vedi sotto) con cui si annunciava la nascita del nuovo corpo cittadino ed il giorno seguente vi furono festeggiamenti spontanei con sbandierate per le strade. La solenne festa per rendere omaggio al sovrano venne organizzata dalla Comunità, con la partecipazione delle delegazioni di numerose città toscane, per la settimana successiva: oltre 70.000 persone marciarono per le strade fiorentine, suddivise ordinatamente in file ed accompagnate da una cinquantina di bande musicali. La sera vennero illuminati, a spese della Comunità, la cupola del Duomo, la loggia del mercato Nuovo, il Palazzo comunale e le "fabbriche dipendenti", oltre che gli stabilimenti pubblici e gli edifici "di regia pertinenza".  (Archivio Storico del Comune di Firenze)
 .

MOTUPROPRIO

NOI LEOPOLDO SECONDO

PER LA GRAZIA DI DIO

PRINCIPE IMPERIALE D'AUSTRIA
PRINCIPE REALE D'UNGHERIA E DI BOEMIA
ARCIDUCA D'AUSTRIA
GRANDUCA DI TOSCANA EC.   EC.  EC .

Animati sempre dal più costante attaccamento al ben essere generale della Toscana, e persuasi della unità e convenienza di creare una Guardia Civica che concorra a mantenere la pubblica quiete e sicurezza;
Sull'unanime pare dei Componenti la R. Consulta di Stato, 
E sentito il nostro Consiglio, ordiniamo quanto appresso: 

Art. 1." E istituita nel Gran-Ducato la Guardia Civica , la quale dichiariamo dover essere riguardata come Istituzione dello Stato.

Art. 2.° Ci riserbiamo ad approvare le norme fondamentali di siffatta Istituzione, al seguito del parere della R. Consulta di Stato già richiamata a referire in proposito , in conformità della Legge.

Toscani! la Guardia Civica è un' istituzione conservatrice, Istituzione di garanzia dell'ordine sociale, della sicurezza pubblica e privata.

Accoglietene l' ordinamento come un nuovo pegno della illimitata fiducia che in voi ripone il vostro Principe e Padre.

Sia pacata e deferente la vostra ansietà nell' attendere il necessario sviluppo della già approvata Istituzione.

Fedeli al Sovrano , obbedienti alle Leggi ed ai Magistrati , siate sempre quali sempre voi foste. Non perdete di vista che tutti i vostri interessi sono impegnati nell' ordine e nell'osservanza delle Leggi: che le agitazioni, anzi che portare al progresso civile, sono sempre causa di disordini, e possono dar luogo al ristagno della industria e del commercio, alla perturbazione degli interessi particolari e generali, al danno di tutti, inducendo diffidenza e timore in qualsiasi classe della Società.

Dato il quattro Settembre mille otto-cento-quarantasette.

LEOPOLDO

                                      V. F. C E M P I N I 
                                                                               L ALBIANI.




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lunedì 10 ottobre 2011

Il Porcellino è un cinghiale

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Firenze, Mercato Nuovo, fontana del Porcellino

Anche se è nota in tutto il mondo come Fontana del Porcellino, l'animale raffigurato nella scultura è un cinghiale, ed è una copia di bronzo dell'originale situato nel Museo Bardini,  realizzata nel 1612 da  Pietro Tacca, su ispirazione di un altro originale ellenistico in marmo oggi conservato nella Galleria degli Uffizi, 
Il Comune di Firenze ha murato sulla Loggia del Porcellino una lapide che ricorda una novella di Hans Christian Andersen (1805 – 1875)), il grande scrittore danese, scaturita dalla sua fantasia vedendo la riproduzione bronzea durante un suo soggiorno fiorentino. Un  cinghiale che si anima e porta a cavalcioni il bimbo protagonista alla scoperta della Firenze notturna. "Il porcellino di bronzo Fiaba di Hans Christian Andersen - 111 - Nella città di Firenze, non lontano da Piazza del granduca , si trova una traversa che credo si chiami Porto rossa; qui, davanti a una specie di bancarella di verdura, sta un porcellino di bronzo, di bella fattura; fresca e limpida acqua scorre dalla bocca di quell'animale, che a causa dell'età è tutto verde scuro solo il grugno brilla, come fosse stato tirato a lucido, e  questo si deve alle molte centinaia di bambini e di poveretti che vi si afferrano per avvicinare la bocca a quella dell'animale e bere...." Continua qui.

Coordinate:  43°46'11.50"N,  11°15'15.14"E


 Vedere anche:
- La Loggia del Mercato Nuovo del XXI e XIX secolo
- I' Lachera
-  Sulla Pietra dello Scandalo



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venerdì 7 ottobre 2011

Gli obelischi, il giglio, le tartarughe e il mischio

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Firenze, Piazza Santa Maria Novella, uno dei due obelischi

I due obelischi presenti nella piazza sono in marmo mischio di Serravezza, le cave in realtà erano a Stazzema, stati realizzati dal Giambologna, su commissione di Cosimo I,  nel 1563 come limiti (mete) del circuito del 'Palio dei Cocchi' che vedeva come percorso di gara la stessa piazza in data 23 Giugno. Il Palio si corse fino alla metà dell'Ottocento.  La base su cui poggiano gli obelischi è in pietra arenaria.  Sul vertice il giglio fiorentino in bronzo e quattro tartarughe in bronzo di sostegno alla base.

Coordinate:  43°46'23.63"N,  11°14'57.69"E

 Partita di calcio storico in piazza S. Maria Novella, fine XIX secolo.

 Vedere anche:
-  Le destinazioni dell'obelisco, la sfera e le tartarughe
- Piazza S.M. Novella


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martedì 4 ottobre 2011

Le destinazioni dell'obelisco, la sfera e le tartarughe

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Firenze, Palazzo Pitti, Giardino di Boboli, obelisco

Non è un falso storico, è un originale obelisco del 1200 a.C.. L'attuale collocazione al centro dell'anfiteatro a Boboli è stata voluta dal Granduca di Toscana  Pietro Leopoldo di Lorena  ed eretto nel 1790. Le tappe del viaggio che ha portato l'obelisco dove ora lo vediamo sono lunghe centinaia di chilometri nell'arco di qualche millennio. Pietro Leopoldo lo trasferì a Firenze da dove si trovava precedentemente sin dal XVI secolo, villa Medici a Roma, sul Pincio, residenza del cardinale Ferdinando de' Medici. Fino a quel momento l'obelisco era situato a Campo Marzio zona sacra al re etrusco (e quindi "toscano") Tarquinio Prisco. Ripercorrendo le strade a ritroso risaliamo alle precedenti collocazioni romane, trasferito a Roma nel 30 a.C., presso il Tempio di Iside al Campo Marzio, assieme all'obelisco di Dogali del Pantheon e della Minerva. probabilmente la sua prima collocazione era a Heliopoli e l'epoca di erezione le iscrizioni portano a collocarne la realizzazione intorno al regno di Ramesse II (1297 a.C. - 1213 a.C.). Quando ancora non era stato tagliato e  scolpito il materiale grezzo di granito rosso giaceva ad Assuan.

L'obelisco di Boboli è alto 6,34 metri, la sfera e le tartarughe in bronzo che lo sostengono sono antiche.

Coordinate:   43°45'51.07"N ,  11°15'3.34"E

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Sopra 'Capriccio Romano' di Gian Paolo Pannini (Piacenza 1691 - Roma 1765)  o Panini




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sabato 1 ottobre 2011

Guardando a nord nord-est

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Firenze, panorama

Dal giardino di Boboli uno scorcio unico di Firenze con le colline di Fiesole sullo sfondo.

Coordinate:  43°45'54.29"N,  11°15'4.64"E


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