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sabato 16 gennaio 2010

I costoloni e la palla dorata

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Firenze, Santa Maria del Fiore Duomo di Firenze, particolare di uno degli otto costoloni che sorreggono la lanterna, due 'spicchi', la palla di bronzo dorato di due metri e 30 centimetri di diametro con al vertice la croce.

Il Duomo fu iniziato nel 1294-1295 . Nel 1418 l'Opera del Duomo bandì un concorso pubblico per la cupola. In seguito al concorso, che pure ufficialmente non ebbe vincitori, Filippo Brunelleschi e Lorenzo Ghiberti furono nominati capomaestri: il 7 agosto 1420 ebbe inizio la costruzione della cupola, che fu completata fino alla base della lanterna il 1º agosto 1436. A partire da un tamburo ottagonale la Cupola si erge su otto spicchi, le vele, organizzati su due calotte separate da uno spazio vuoto. La sua base d’imposta si trova a circa 55 metri dal suolo, la lanterna è alta 21 metri, il tamburo misura 13 metri e l’altezza della Cupola è, in media, 34 metri. L'elevazione totale dell'intera struttura, compresa la palla dorata e la croce che la sormontano, è di metri 116,50. I costoloni convergono verso il serraglio, la base della Lanterna, il cui diametro è circa 6 metri.

Secondo quanto riportato in articoli di giornali locali mercoledì scorso Filippo Brunelleschi nella realizzazione della cupola di Santa Maria del Fiore, utilizzò anche il ferro mescolato ad altri materiali. È questo uno dei risultati della ricerca sul capolavoro di Brunelleschi, che sarà pubblicata nei prossimi mesi dall'editore Pontecorboli. Il contenuto è stato anticipato oggi in palazzo Vecchio dagli autori, Roberto Corazzi, professore ordinario di Fondamenti ed applicazioni della geometria descrittiva, e Giuseppe Conti, docente associato d'istituzioni matematiche presso la Facoltà di Architettura dell'Università di Firenze. La Cupola del Duomo di Santa Maria del Fiore di Firenze, costruita dal Brunelleschi fra il 1420 ed il 1436, è in realtà formata da due cupole: una interna, che è la struttura principale, ed una esterna, più sottile. La quale, come disse il Brunelleschi, serve a proteggere la cupola interna dalle intemperie ed a renderla «più magnifica e gonfiante». Proprio l'analisi della cupola interna, composta da tre strati ha riservato la sorpresa.

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