Firenze, Ponte Santa Trinità, statua
Ponte Santa Trinita ne ha passate di tutte, dalle alluvioni del 1557, del 1333 che portò via anche il Ponte Vecchio, distrutto, ma sempre ricostruito, anche per colpa parte dell'uomo nel 1259 crollato sotto il peso della folla che assisteva ad uno spettacolo in Arno e dai tedeschi in ritirata durante la Seconda Guerra Mondiale il 4 agosto del 1944. Prima in legno (1252), poi in muratura dalla fine del Duecento ha accolto a partire dal 1608 quattro statue allegoriche che ne decorano gli angoli e che raffigurano le quattro stagioni. La Primavera di Pietro Francavilla (Pierre Francheville o Franqueville, Cambrai, 1553 circa – Parigi, 1616), l'Estate e l'Autunno di Giovanni Caccini (1556 – 1613) e l'Inverno di Taddeo Landini (Firenze 1550 ca - Roma 1596) scolaro del Giambologna.
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