Guardando Firenze nei particolari da dietro l'obiettivo di una fotocamera.

lunedì 7 luglio 2014

Le monete d' oro e d' argento d'Orsanmichele

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Firenze, Orsanmichele

Da Piazza della Signoria e più precisamente dai gradini della Loggia dei Lanzi si vede spuntare la parte più alta di Orsanmichele nella sua veste calda del sole estivo e delle sfumature date dalla sua pietra forte.

Antichissimo è questo posto di cui parleremo colla maggior precisione e chiarezza . La Repubblica Fiorentina avendo stabilito di erigere un luogo per la vendita pubblica del grano, disegnò questo luogo, ove colla direzione di Arnolfo di Lapo fu alzata la Loggia. Il Vasari, che noi tempre seguitiamo, come Autore più vicino, è veridico, parla in questa guisa.
“Era intanto ( Arnolfo ) tenuto il migliore Architetto di Toscana, che non pure fondarono i Fiorentini col parer suo l'ultimo Cerchio delle mura della loro Città 1'anno 1284. , ma fecero secondo il disegno di lui, di mattoni, e con un semplice tetto di sopra la loggia, e i pilatri d' Or San Michele dove si vendeva il grano. “ Questo nome di Or San Michele era assai più antico della Loggia: corre la tradizione, che fino del 750. vi fosse un Oratorio dedicato al Santo Arcangelo; è però certo che nel mille eravi una Chiesa Parrocchiale dedicata a S. Michele Arcangelo, e detta in Orto, per essere molto vicina ad un Orto; questa Chiesa era Parrocchia, trovandosi molte memorie di que' tempi che dicono, Popolo San Michele in Orto. Le Memorie ci riportano, che i Monaci Cistercensi della Badia di San Silvestro di Nonantola ne avevano il dominio; che da questi poi fu tolta, e la Repubblica se l'aggregò, non sappiamo per qual ragione: la Signoria avendo in seguito bisogno di una Piazza per la vendita del grano, e di stanzoni per conservarlo, e considerato il posto favorevole di Or San Michele, ordinò che si demolire la Chieda, e si facesse la Loggia; ma perché non si perdesse la memoria di Chieda così antica, volle che Arnolfo ne fabbricasse un' altra di contro alla nuova Loggia , che fu l'Oratorio di S. Michele, e che poi acquistò il nome di San Carlo, ... Il porto d' Orsanmichele era altresì un luogo giuridico, e pubblico della Repubblica Fiorentina: ...” .....  
E' varia l' opinione sull'Architetto: la più comune è, che folle Taddeo Gaddi: fu dunque gettata fa la prima pietra a' 29. di Luglio del 1337, presente la Signoria, tutti i Magistrati, ed i Giudici forestieri seguitati da tutta la gente, col Vescovo di que' tempi Francesco da Cingolo: la funzione si fece a nome de' Guelfi, che erano dominanti la Città: vi furono gettate monete d' oro, e d' argento coniate da una parte con l'Edifizio, e con lettere che dicevano: Ut Magnificentia Populi Flor. Artium , et Artificum ostendatur . E dall'altra parte l' Armi della Repubblica, e del Popolo, colla leggenda: Rexpub. et Pop Decus et Honor. A questa funzione si trovò ancora presente l'Ambasciatore degli Aretini , che era un tal Francesco dal Borro , e anch'egli vi buttò a nome della sua Città delle diverse monete piccole....  
 
Firenze antica, e moderna illustrata -Volume v.6 - 1789 - di  Vincenzo Follini   (1759-1836) e Modesto Rastrelli

Coordinate:  43°46'15.05"N,  11°15'17.94"E                      Mappe: Google - Bing


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