Guardando Firenze nei particolari da dietro l'obiettivo di una fotocamera.

lunedì 8 ottobre 2018

Il Putto con Delfino del Verrocchio





Firenze, Palazzo Vecchio, Cortile di Michelozzo

VITA DI ANDREA DEL VERROCCHIO
pittore, scultore ED ARCHITETTO FIORENTINO. 

Andrea del Verrocchio [Firenze, tra il 1474 e il 1437  - Venezia, 1488)], fiorentino, fu nei tempi suoi orefice, prospettivo, scultore, intagliatore, pittore e musico. Ma in vero, nell'arte della scultura e pittura ebbe la maniera alquanto dura e crudetta, come quello che con infinito studio se la guadagnò più che col benefizio o facilità della natura. La qual facilità sebben gli fusse tanto mancata quanto gli avanzò studio e diligenza, sarebbe stato in queste arti eccellentissimo, le quali a una somma perfezione vorrebbono congiunto studio e natura ; e dove l'un de' due manca, rade volte si perviene al colmo; sebben lo studio ne porta seco la maggior parte, il quale perchè fu in Andrea, quanto in alcuno altro mai, grandissimo, si mette tra i rari ed eccellenti artefici dell'arte nostra.



...
Fece anco a Lorenzo de' Medici (1449 - 1492) per la fonte della villa a Careggi un putto di bronzo che strozza un pesce, il quale ha fatto porre, come oggi si vede, il signor Duca Cosimo alla fonte che è nel cortile del suo palazzo [Palazzo Vecchio], il qual putto è veramente maraviglioso.
Quel vezzosissimo fanciullo alato tiene sotto il braccio e stringe al corpo un giovine delfino che vigorosamente si dibatte, e dalle cui narici zampilla l'acqua. Non si può vedere cosa più gaia, nè più vivace della espressione del volto e della movenza di questo putto, nè è  facile tra i getti moderni incontrare uno sì ben trattato nella materia, e che sia come questo di uno stile degno da servir di modello. Con tutto che la movenza appaia  mezzo volante, mezzo slanciantesi, pure ben si vede che il gruppo da più parti sporgente, riposa sempre sul proprio centro di gravità. Con felice accorgimento l'artefice  rivestì il putto di una rotonda pienezza, e dette al pesce ed alle ali, che sono le parti più rilevate, una certa acutezza di angoli. Questa stupenda opera nel rinettamento dei tubi della fontana, è stata sgraziatamente spogliata della bella patina di cui il tempo l'aveva ricoperta; onde son derivate certe durezze, che i futuri ammiratori  attribuiranno, non già all'artefice, ma all' artistica baro barie del nostri tempi.

Da Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori -  Giorgio Vasari (Arezzo, 30 luglio 1511 – Firenze, 27 giugno 1574) Prima pubblicazione: 1550



Coordinate:  43°46'9.22"N,  11°15'22.06"E                               Mappe:     Google     -      Bing





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