Firenze, Piazza dei Davanzati, Palazzo Davanzati
Palazzo Davanzati è uno dei pochi esempi di edificio civile medievale sopravvissuti nel centro di Firenze alle demolizioni della fine dell'Ottocento (vedere la foto della fine 800 nel precedente post) . Esso rappresenta un momento di passaggio tra la struttura chiusa e a sviluppo verticale della casa torre medievale e il palazzo rinascimentale più ampio, organizzato intorno al cortile centrale. La sua attuale configurazione è sostanzialmente frutto del restauro effettuato agli inizi del secolo XX, su iniziativa dell'antiquario Elia Volpi.
La facciata riflette la divisione del palazzo in cinque piani: il pianterreno, con tre fornici chiusi da grandi portoni, ma in origine aperti sulla strada; i tre livelli successivi, con cinque finestre ciascuno, e infine l'ultimo piano, con una loggia (altana). Il paramento esterno è in arenaria a bugnato al pianterreno, liscio nei piani superiori. Ai lati delle finestre gli arpioni o "erri" in ferro battuto sostengono le stanghe in legno su cui si esponevano drappi colorati nei giorni di festa. Molti furono i proprietari a partire da chi lo fece edificare verso la metà del Trecento, i Davizzi. Il palazzo passò nel 1516 ai Bartolini , e da questi fu venduto nel 1578 a Bernardo Davanzati, famoso storico e letterato, la cui famiglia si estinse nel 1838. Nel 1904 fu acquistato dall’antiquario Elia Volpi che lo restaurò.
La facciata riflette la divisione del palazzo in cinque piani: il pianterreno, con tre fornici chiusi da grandi portoni, ma in origine aperti sulla strada; i tre livelli successivi, con cinque finestre ciascuno, e infine l'ultimo piano, con una loggia (altana). Il paramento esterno è in arenaria a bugnato al pianterreno, liscio nei piani superiori. Ai lati delle finestre gli arpioni o "erri" in ferro battuto sostengono le stanghe in legno su cui si esponevano drappi colorati nei giorni di festa. Molti furono i proprietari a partire da chi lo fece edificare verso la metà del Trecento, i Davizzi. Il palazzo passò nel 1516 ai Bartolini , e da questi fu venduto nel 1578 a Bernardo Davanzati, famoso storico e letterato, la cui famiglia si estinse nel 1838. Nel 1904 fu acquistato dall’antiquario Elia Volpi che lo restaurò.
In alto è una grande loggia
del Cinquecento
coperta da un tetto molto sporgente e , sempre del Cinquecento, è il grande scudo con arme dei Davanzati posto al centro della facciata.
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