Cliccare sull'immagine per ingrandire
Firenze, Piazza del Duomo, l'erba e il David di Michelangelo
Una delle varie opzioni prese in considerazione dalla Commissione (composta da Sandro Botticelli, Filippino Lippi, Leonardo da Vinci, Pietro Perugino, Lorenzo di Credi, Antonio e Giuliano da Sangallo, Simone del Pollaiolo, Andrea della Robbia, Cosimo Rosselli, Domenico Ghirlandaio, Francesco Granacci, Piero di Cosimo ed Andrea Sansovino) chiamata nel 1505 a decretare la collocazione finale dell'opera era quella dove la hanno posizionato in questi giorni, per poco, cioè sulla destra della facciata (ottocentesca) del Duomo (Santa Maria del Fiore). Così il David di Michelangelo (una copia a grandezza naturale realizzata in vetroresina e polvere di marmo) se ne sta dritto e bianco come la neve a guardare i turisti che lo guardano e lo fotografano.
Ma i turisti e i fiorentini si trovano a vivere un'altra variazione al tema che conoscono immutabile nel tempo. Non trovano più la pietra serena sotto i piedi tra il Duomo e il Battistero ma ... erba. Erba che circonda tutto il Battistero. Il prato richiama alla memoria il miracolo di San Zanobi verificatosi al passaggio delle spoglie del santo davanti al Battistero, nell'occasione l'albero, ora sostituito dall'omonima colonna ed il prato fiorirono esattamente il 26 Gennaio del 429.
Cliccare sull'immagine per ingrandire
Vedere anche:
- Il miracolo di San Zanobi
Nessun commento:
Posta un commento