Firenze, Ponte Vecchio
All'incirca la foto riprende dallo stesso punto di vista ciò che vedevano André Durand ed Eugéne Cicéri verso la seconda metà del XIX secolo nella loro stampa a litografia raffigurante il Ponte Vecchio e il Corridoio Vasariano. Ho cercato attivamente una rappresentazione realistica di questo segmento del Corridoio sul Ponte Vecchio del passato per confrontarlo con il dipinto del conte visto nei giorni precedenti, incuriosito dal fatto che nel dipinto del conte Lancelot Theodore Turpin de Crisse
dell'inizio dell'ottocento
apparissero stranamente tre bifore così fuori luogo rispetto alle consuete finestre protette da inferriate tanto più rispetto ai luminosi finestroni di oggi.
Le finestrone furono aperte in occasione della visita di Hitler a Firenze, il 9 Maggio 1938. La visita includeva il percorso del corridoio vasariano, da palazzo Pitti agli Uffizi, e si voleva offrire al dittatore una visuale dell'Arno da Ponte Vecchio.
RispondiEliminaGrazie dell'informazione, Gianni.
RispondiEliminaciao Massimo, come si può vedere da fotografie del ponte immediatamente dopo la guerra, per Hitler furono aperte tre finestre ravvicinate che occupavano lo spazio della campata centrale attuale. I finestroni attuali, uno per campata, ci sono invece già nelle cartoline anni '60
RispondiEliminaSimone Frasca