Guardando Firenze nei particolari da dietro l'obiettivo di una fotocamera.

martedì 31 gennaio 2012

La Banderuola ritrovata


Cliccare sull'immagine per ingrandire


Firenze, Piazza della Signoria, Palazzo Vecchio, banderuola

Non mi capita spesso di fare un post su qualcosa che non sia esposto in pubblica piazza, all'esterno, sulla strada. Oggi faccio un'eccezione. La Banderuola (era all'aperto), l'originale, non la copia che vediamo in vetta sulla Torre di Arnolfo di Palazzo Vecchio l'ho ritrovata qui sulla scalinata che porta al salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio, anzi per essere preciso sul pianerottolo che precede la Sala Stampa. L'avevo cercata qualche tempo fa per fotografarla là dove pensavo che fosse poiché là l'avevo sempre vista, nel cortile della Dogana in Palazzo Vecchio. Siccome non l'avevo trovata avevo chiesto ragione alla Polizia Municipale di stanza in Palazzo Vecchio. Con un paio di telefonate riuscirono a darmi l'informazione che cercavo: era in restauro. Non si sapeva per quanto tempo sarebbe rimasta ricoverata presso l'Opificio delle Pietre Dure. L'Opificio, un'altra icona di Firenze.

Qualche informazione sulla Banderuola di Palazzo Vecchio
La Banderuola di Palazzo vecchio è stata ricollocata di fronte al Salone dei 500 il 5 novembre 2010. Il restauro durato solo 5 mesi e realizzato nel Settore Bronzi e Armi Antiche dell'Opificio. La Banderuola che ha sovrastato per secoli la Torre di Arnolfo in Palazzo Vecchio, dove fu posta nel 1453 quando Michelozzo iniziò i lavori di ristrutturazione del Palazzo. Attualmente sulla Torre vi è una copia in vetroresina eseguita nel 1981 quando l'originale fu ricoverato nel Cortile della Dogana dove è rimasto fino al presente restauro.

La banderuola è alta circa cinque metri e composta da tre elementi uniti insieme da un'asta in ferro:
  •  una grande Sfera eseguita in due elementi in lega di rame
  •  un leone rampante, realizzato in lamine di rame sbalzate e giunte ai margini da piccoli ribattini
  •  un Giglio, anch'esso in lamine di rame, posizionato all'apice della banderuola.

Data l'originaria collocazione sulla torre di Palazzo Vecchio, l'opera per lungo tempo è stata interamente esposta all'azione degli agenti atmosferici; le superfici risultavano perciò compromesse da estese e forti alterazioni verdastre, effetti della corrosione del rame. Su tutti gli elementi erano presenti grossi accumuli di polvere concrezionati e stesure di protettivi alterati. In prossimità dei ferri di supporto del Marzocco, erano evidenti spessi strati di vernici, minio, pece e grasso. Sul Leone e sul Giglio si sono riscontrate tracce di vecchie riparazioni con saldature in stagno-piombo e sostituzioni di lamine di rame. In alcune parti sono impresse, mediante punzonatura, la firma dell'autore delle riparazioni AS e le date di esecuzione: RATOPPATO 1843; 1844.
La banderuola era in origine interamente dorata ad amalgama di mercurio. Il restauro ha portato alla luce le tracce di doratura che prima erano appena percettibili ed ha restituito alla città di Firenze uno dei suoi simboli più noti.(dal sito web http://www.opificiodellepietredure.it)

 Coordinate:   43°46'9.46"N,   11°15'23.66"E                          Mappe:   Google     -    Bing

- Pozze
- Un dito sul Marzocco
- Guardando dal basso



 Firenze Nei Dettagli è su  
.

Nessun commento:

Posta un commento