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Firenze, Piazza San Lorenzo, Monumento a Giovanni delle Bande Nere.
Baccio Bandinelli realizzò la statua di Giovanni delle Bande Nere a partire dal 1540, quando gli fu commissionata da Cosimo I, che così voleva rendere onore al padre, uno dei rarissimi condottieri in tutta la storia della famiglia Medici. Inizialmente sarebbe dovuta essere collocata dentro la Cappella Negroni all'interno della basilica, per questo lo scultore concepì il guerriero seduto (posa alquanto insolita per un condottiero) sopra il basamento, ma presto Cosimo cambiò idea e la volle nella Sala delle Udienze di Palazzo Vecchio. Il basamento monumentale, troppo grande per il palazzo, venne invece collocato all'esterno in Piazza San Lorenzo. Suffragata di una fontanina ancora oggi presente, la base di San Lorenzo, come veniva chiamata dai fiorentini, rimase nella collocazione dove ancora oggi si trova. Nel 1850 venne deciso di ricollocare la statua di Giovanni delle Bande Nere, che a causa dell'accentuata corazza venne anche detto la balia di San Lorenzo.
Non è chiaro cosa regga la statua con la mano destra, forse l'impugnatura di una lancia. L'altisonante targa risale all'Ottocento e scherzosamente ha fatto ribattezzare la statua il "Gran Capitano Ebbe" perché recita: « Una parte di questo monumento destinato da Cosimo Primo
ad onorare la memoria del padre Giovanni delle Bande Nere lungamente non curata qui stette e il volgo la chiamò la base di San Lorenzo restaurata nell'anno MDCCCL e postavi la statua del gran capitano ebbe alfine compimento la pregevole opera scolpita dal Bandinelli. »
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