Guardando Firenze nei particolari da dietro l'obiettivo di una fotocamera.

lunedì 27 novembre 2017

Vay de Vaya del Palagio della Luna





Firenze, via di S. Leonardo, Palagio della Luna

La Villa si trova proprio di fronte a quello che fu lo studio di Ottone Rosai (Firenze, 1895 – 1957).

"La Luna o il Palagio della Luna è una delle più belle ville della collina di Arcetri e se nella facciata rivolta verso il Viale de’ Collimodernamente rifatta, nulla apparisce della sua antica struttura, resta quasi intatta nelle belle forme caratteristiche del xv secolo la parte che corrisponde sulla via di S. Leonardo, ov’ è un cortile con portico elegantissimo. Dette a questa villa il nome che da secoli le è proprio la famiglia che la edificò: i Della Luna che, originari forse di Montevarchi dove ebbero un antico palazzo, vennero a Firenze ad esercitar l'arte degli Spezialitrassero il cognome dall’insegna della loro spezieria. Arricchiti col commercio, acquistarono un palazzo in Mercato Vecchio che era già dei Manfredi, ebbero parte nei pubblici uffici e poterono nel 1432 imprestare anche cospicue somme alla Signoria. Estinti nel 1643 i Della Luna in Niccolò di Luca, che la mattina del 27 agosto fu trovato annegato nella vasca del Giardino de’ Semplicila villa restò ad Agnola di lui madre la quale nel 1615 la vendeva a Vincenzo di Raimondo Barducci-Chierichini. Per dato e fatto di un fidecommisso indotto da Gio. Battista Barducci nel suo testamento del 1675 fatto a Palermo, la villa passò il 17 novembre 1724 in possesso di Lorenzo di Pier Filippo Pandolfini. Fu per vario tempo dei Pandolfini e modernamente l’ebbe la famiglia Morelli che la ridusse all’aspetto presente." Pg 226, I DINTORNI DI FIRENZE, di Guido Carocci 



"Nell'ultimo secolo non sembrano intervenuti mutamenti significativi rispetto a quanto descritto, se non lavori tesi a restaurare e mantenere nella sua misurata eleganza la proprietà, che appunto su via San Leonardo documenta delle sue antiche origini, con i molti e articolati corpi che la costituiscono. Del palagio quattrocentesco, in particolare, attesta il corpo di fabbrica a torre posto a nord, da identificare con il nucleo più antico della fabbrica (restaurato negli anni ottanta del Novecento ha evidenziato le tamponature delle aperture originarie). Lungo la strada, a documentare l'ultima proprietà nota (ricordata nel repertorio di Bargellini e Guarnieri) è un bassorilievo in una nicchia di fattura moderna, raffigurante la Madonna, con uno stemma in marmo e l'iscrizione:

IN 
MEMORIAM
C.B.CONTESSA VAY DE VAYA

Da Repertorio delle architetture civili di Firenze.

La Baronessa Adelma Vay o von Vay (anche Vay de Vaya ), nata contessa Adelaide von Wurmbrand-Stuppach (21 Ottobre 1840 - 24 maggio 1925), è stata una medium e pioniera dello spiritualismo in Slovenia e l'Ungheria.


Coordinate:   43°45'26.14"N,  11°15'7.85"E                    Mappe: Google - Bing




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