Guardando Firenze nei particolari da dietro l'obiettivo di una fotocamera.

sabato 9 ottobre 2010

I segreti della Torre della Zecca

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Firenze, riva destra dell'Arno, Piazza Piave, Torre della Zecca

Nel quadro dello Zocchi (vedere Post precedente) si notava in modo evidente la Torre della Zecca. Essa era invece coperta dagli alberi nella nostra moderna foto. Scopriamo interamente come è oggi dalla foto qui sopra. Con un po' di fantasia però dobbiamo immaginarla come è stata per lungo tempo, ovvero parte integrante delle mura medievali difensive dell'ultima cerchia costruita tra il 1282 e il 1333, prima della loro demolizione ottocentesca. I curiosi possono rintracciare i quadri di Fabio Borbottoni (1820-1902) anche in rete per vedere come si appariva fino alla metà del 1800.
La torre si trovava nei pressi della Porta della Giustizia, oltre la quale, fuori della città veniva eretto il patibolo per le esecuzioni capitali, di solito per impiccagione. Nel Cinquecento le esecuzioni furono trasferite poco più a monte, fuori Porta alla Croce, l'odierna porta che si apre nella torre di Piazza Beccaria. Sotto la torre furono ricavati locali per 300 metri quadrati di superficie dove dal Quattrocento al Settecento venivano coniati i fiorini della Repubblica, operazione per la quale servivano macchine azionate dall'acqua e per questo l'officina era sotterranea e vicino al fiume. Nel Cinquecento fu scavato un collegamento usato con scopi difensivi, un corridoio sotto l'Arno per raggiungere l'altra sponda.

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