Firenze, Giardino di Boboli
Quali fossero i giochi in voga al tempo dei Medici è possibile arguirlo visitando il Giardino di Boboli. Tra i suoi viali ombreggiati nei nascosti viottoli si aprono piccoli slarghi dove sono situate innumerevoli statue fra le quali un paio, affrontate, che raffigurano due ei più famosi giochi dell'epoca forse non del tutto dimenticati oggi, una volta praticati anche dal volgo oggi per lo più nelle fiere paesane. In alto vediamo la raffigurazione di un momento colto dall'artista nel quale un giocatore bendato cerca con un martello di colpire una 'pentolaccia', un vaso poggiato arrovesciato per terra, mentre evita i colpi e sorride dell'impaccio dell'altro. Di fronte ai 'Giocatori della pentolaccia' (opera di Giovan Battista Capezzuoli) troviamo 'I giocatori del saccomazzone' (opera di Orazio Mochi e dal 1625, alla sua morte, da Romolo Ferrucci della Tedalda) un gioco nel quale i due contendenti bendati cercano di colpirsi con un sacco riempito di stracci tenendo poggiata una mano su un sasso al fine di non allontanarsi troppo per sfuggire ai colpi dell'avversario. Insomma, fanno a cuscinate.
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