Firenze, Duomo, Porta della Mandorla
Con l'insieme che costituisce un'opera d'arte assoluta, in stile gotico, con l'ingegno e l'arte di Donatello, Antonio e Nanni di Banco, Niccolò di Pietro Lamberti, Giovanni d'Ambrogio, la coppia di fratelli Ghirlandaio David e il più noto Domenico ed altri ancora, proprio il leone dimezzato, la testa rotta a metà doveva attrarre la mia attenzione? E' un particolare della Porta della Mandorla, la testa di leone nella cornice di sinistra che rotta a metà nella sua lunghezza ed rotto anche il naso. Per il fatto che le parti mancano significa che non essendo state restaurate esse sono da considerare perse per sempre. Prese a martellate? Soggette all'azione devastante degli elementi atmosferici o dalla insensibilità dell'uomo nei confronti dell'uomo? Una domanda a cui non trovo risposta. E' solo un dettaglio, certo, tra tanta bellezza che pervade quella che per alcuni è la porta più bella del Duomo, più bella della Porta dei Canonici e della Porta della Balla e forse della stessa porta monumentale d'accesso della facciata ottocentesca.
Qui sotto l'immagine della testa di leone ancora intatta inserita nella cornice di destra.
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